Mercoledì 26 Dicembre 2018
L’escursione di oggi è un pò particolare perchè percorre nella prima parte la selvaggia valle del Bevera, il fiume che da Sospel scende giù fino a Ventimiglia, quasi parallelo al Roja senza però mai fondersi con quest’ultimo se non poco prima di sfociare nel mare. Il tracciato inizia da Olivetta, grazioso borgo il cui nome testimonia i numerosi e vecchissimi ulivi ancora in produzione, traversa lungamente in leggera discesa l’umido e boscoso versante destro orografico del fiume fino all’altezza di Collabassa, passando per il caratteristico e storico Ponte dell’Avaudorin. Questo permetteva di passare sul versante opposto, dove un tempo i numerosi terrazzamenti e i ruderi di grange testimoniano come era tutto coltivato. Senza attraversarlo si prosegue fino a Collabassa, frazione di Airole, e di qui si percorre il sentiero di ritorno, che invece è solare e panoramico, con bellissimi scorsi su tutta la val Roja e con la salita opzionale alla Cima di Rovere e alla Testa di Giauma.
Avvicinamento: si percorre dal tunnel del Tenda tutta la Val Roja fino a poco prima di Olivetta San Michele, dove si svolta a destra seguendo le indicazioni per Olivetta, che si raggiunge dopo una salita di pochi chilometri.
Itinerario: lasciata l’auto nella piazzetta del paese si scende per la stradina asfaltata in direzione di Torre e si prosegue tra bellissimi e secolari ulivi fino al Ponte della Sretta. Lo si attraversa per imboccare poco dopo sulla sinistra il sentiero verso Bossarè, una borgata ormai abbandonata e dove termina la strada. Si continua sul sentiero segnato in bianco-verde che con un lungo tratto corre parallelo al fiume a debita distanza fino al Ponte dell’Avaudorin. Senza attraversarlo si prosegue sul tacciato fino a un bivio nei pressi di un rudere. Si lascia il sentiero segnato in giallo che prosegue in piano per seguire quello sempre segnato in bianco-verde che invece sale deciso seguendo un costone. Si raggiunge così il Colletto, dove la visuale si apre su Collabassa, posta proprio di fronte sul versante opposto e sulla frazione di Torri con in lontananza il mare. Pochi metri prima del colletto si stacca a sinistra il nostro tracciato, segnato adesso in rosso che scende deciso sino al fiume, per poi attraversarlo su un altro bel ponte in pietra e proseguire in salita fino alle case di Collabassa. Raggiunta la strada asfaltata di accesso alla borgata si imbocca il sentiero di ritorno che prosegue in traverso sul versante Bevera. Volendo si può salire alla vicina Cima di Rovere dove si trova un ripetitore, poco interessante dal punto di vista geografico ma che offre invece un bel panorama sul Airole, posto proprio sulla sua verticale; in questo caso il sentiero parte tra le case seguendo Via della Cima di Rovere. Ritornati a Collabassa (noi siamo scesi diretti sul sentiero sottostante passando tra vecchi terrazzamenti di ulivi ma con qualche difficoltà,sconsgliato), si segue adesso il bel tracciato segnato in bianco rosso che raggiunge il non lontano Passo della Pagliurà. Qui si lascia il sentiero che scende ad Airole per continuare su quello in direzione di Olivetta e segnato in giallo. Il percorso passa dapprima sul versante est,Roja, poi dinuovo su quello del Bevera fino ad un colletto. Con una breve deviazione sulla destra si può raggiungere la Testa di Giauma, punto più alto dell’escursione. Dal colletto si passa dinuovo sul versante Roja e con un lungo e panoramico traverso si raggiunge un sella, dalla quale il tracciato scende raggiungendo una strada forestale che permette di ritornare così ad Olivetta.
partenza
tra ulivi secolari
si raggiunge il Bevera
inizio sentiero
a Bossarè
si costeggia il fiume
il bel Ponte di Avaudorin
Colla Bassa
vista su Torri e il mare
il sentiero continua verso Torri
sul ponte per Collabassa
il bel ponte in pietra
riposo a Collabassa
inizio sentiero di ritorno
Airole dalla Cima di Rovere
l’alta val Roja e Piene Haute
al Passo di Pagliurà
il sentiero di ritorno dalla Testa di Giauma
in vista di Olivetta
si raccolgono le olive
Itinerario: lasciata l’auto nella piazzetta del paese si scende per la stradina asfaltata in direzione di Torre e si prosegue tra bellissimi e secolari ulivi fino al Ponte della Sretta. Lo si attraversa per imboccare poco dopo sulla sinistra il sentiero verso Bossarè, una borgata ormai abbandonata e dove termina la strada. Si continua sul sentiero segnato in bianco-verde che con un lungo tratto corre parallelo al fiume a debita distanza fino al Ponte dell’Avaudorin. Senza attraversarlo si prosegue sul tacciato fino a un bivio nei pressi di un rudere. Si lascia il sentiero segnato in giallo che prosegue in piano per seguire quello sempre segnato in bianco-verde che invece sale deciso seguendo un costone. Si raggiunge così il Colletto, dove la visuale si apre su Collabassa, posta proprio di fronte sul versante opposto e sulla frazione di Torri con in lontananza il mare. Pochi metri prima del colletto si stacca a sinistra il nostro tracciato, segnato adesso in rosso che scende deciso sino al fiume, per poi attraversarlo su un altro bel ponte in pietra e proseguire in salita fino alle case di Collabassa. Raggiunta la strada asfaltata di accesso alla borgata si imbocca il sentiero di ritorno che prosegue in traverso sul versante Bevera. Volendo si può salire alla vicina Cima di Rovere dove si trova un ripetitore, poco interessante dal punto di vista geografico ma che offre invece un bel panorama sul Airole, posto proprio sulla sua verticale; in questo caso il sentiero parte tra le case seguendo Via della Cima di Rovere. Ritornati a Collabassa (noi siamo scesi diretti sul sentiero sottostante passando tra vecchi terrazzamenti di ulivi ma con qualche difficoltà,sconsgliato), si segue adesso il bel tracciato segnato in bianco rosso che raggiunge il non lontano Passo della Pagliurà. Qui si lascia il sentiero che scende ad Airole per continuare su quello in direzione di Olivetta e segnato in giallo. Il percorso passa dapprima sul versante est,Roja, poi dinuovo su quello del Bevera fino ad un colletto. Con una breve deviazione sulla destra si può raggiungere la Testa di Giauma, punto più alto dell’escursione. Dal colletto si passa dinuovo sul versante Roja e con un lungo e panoramico traverso si raggiunge un sella, dalla quale il tracciato scende raggiungendo una strada forestale che permette di ritornare così ad Olivetta.
partenza
tra ulivi secolari
si raggiunge il Bevera
inizio sentiero
a Bossarè
si costeggia il fiume
il bel Ponte di Avaudorin
Colla Bassa
vista su Torri e il mare
il sentiero continua verso Torri
sul ponte per Collabassa
il bel ponte in pietra
riposo a Collabassa
inizio sentiero di ritorno
Airole dalla Cima di Rovere
l’alta val Roja e Piene Haute
al Passo di Pagliurà
il sentiero di ritorno dalla Testa di Giauma
in vista di Olivetta
si raccolgono le olive
1 Comment
[…] in questa zona a dicembre per percorrere la parte alta della valle nella zona di Olivetta tramite questa escursione, oggi invece percorreremo la parte bassa che da Torri, frazione di Ventimiglia porta dinuovo a […]