Domenica 1 Novembre 2015
Il tempo continua a essere bello e stabile. Oggi ne approfittiamo con Ivana e Franco per fare la traversata della montagna di Cuneo,la Bisalta. In effetti si tratta di due cime ben distinte,la Besimauda e il Bric Costa Rossa unite da una bella cresta passante per la cima Centrale,che dalla città la fan sembrare bifida. Il nostro itinerario parte dalla valle Pesio e precisamente dalle Meschie,una località sopra l’abitato di Pradeboni in una valletta laterale della valle principale. Lasciamo l’auto nello slargo poco sopra le case e ci incamminiamo subito sulla destra in direzione ovest lasciando il tragitto classico per la cima che passa attraverso il colle Morteis.
partenza
Saliamo per il sentiero segnato che entra nel rado bosco per poi uscire subito su bei prati con numerose grange ormai diroccate. Qui la traccia si perde un pò e solo alcuni segni bianco rossi indicano l’esatto percorso. Proseguiamo sui ripido prati finchè giungiamo a un cartello indicatore alle case della Stalle Artondù.
fuori dal bosco la nostra prima meta là a sinistra
in salita
la cresta da salire
Qui tagliamo verso destra su un sentiero per raggiungere il costone. La traccia però lo abbandona tagliando più basso su dei prati per poi salire ripida fino alla bella sella panoramica della Sella Artondù.
Sella Artondù
Lasciamo il sentiero che scende alla Fontana Kappa e proseguiamo sulla dorsale per una labile e ripida traccia. Alcuni segni rossi indicano il percorso che si districa tra massi e rododendri e che segue sempre abbastanza fedelmente la dorsale. Man mano che ci alziamo il panorama si fa sempre più ampio su tutta la pianura e la città di Cuneo. Poco oltre la Testa delle Gore raggiungiamo una selletta,dove il sentiero devia sulla destra verso ovest per congiungersi su quello che arriva diretto da Fontana Kappa. Purtroppo però è ormai abbandonato e per niente evidente in mezzo a massi e vegetazione. Decidiamo quindi di proseguire sulla cresta,fuori sentiero in modo da salire più diretti e restare al sole vista l’aria frizzante da nord.
in salita
sulla dorsale
A dir la verità il percorso qui non è molto agevole,bisogna districarsi tra enormi massi e rododendri e aggirare alcuni tratti più ripidi. Non sappiamo quindi se è meglio il percorso originale o da questo lato. Per fortuna il tratto non è molto lungo e più in su ci ricongiungiamo con la traccia nei pressi della Chiesetta degli Alpini,che non è altro che un piccolo pilone votivo alla Madonna.
alla fine del tratto disagevole
Chiesetta degli Alpni
Proseguiamo adesso sulla traccia,segnata con ometti e alcuni sporadici segni gialli, ma comunque poco evidente. Superata un altra quota ci troviamo sotto l’antecima della Besimauda che raggiungiamo su una pietraia con chiazze di neve e brina. Qui si trova anche una piccola croce e davanti a noi la cima vera e propria della Besimauda,che sarebbe la prima e più bassa cima della Bisalta. Scesi a un ennesimo colletto saliamo adesso l’ultimo pendio che porta sulla sommità dove si trovano già alcune persone.
la Besimauda dall’antecima e dietro il Bric Costa Rossa
arrivo sulla Besimauda
Ci fermiamo al sole per mangiare qualcosa e osservare la nostra seconda meta,il Bric Costa Rossa,ancora laggiù lontano. Un pò di sconforto ci prende ma partiamo lesti e seguiamo la traccia adesso sì ben evidente e segnata che scende dalla cima per raggiungere la lunga dorsale.
lasciamo la Besimauda
Continuando con alcuni saliscendi raggiungiamo la Cima Centrale dove di recente è stata piazzata una croce e poi più avanti,superato sulla sinistra e in in leggera discesa un tratto roccioso sbuchiamo a un colletto dove parte un sentiero che scende ai Gias Sot e Pravinè.
la Cima Centrale
la lunga cresta già percorsa
Ancora un tratto in salita e raggiungiamo finalmente la cima più alta della Bisalta,il Bric Costa Rossa a 2403 metri. Dietro l’enorme basamento della croce ci sono già alcune persone al sole e anche noi ci fermiamo per mangiucchiare dinuovo qualcosa. Il percorso che faremo adesso è più aperto e solare e vediamo bene la lunga cresta che in discesa ci porterà al Passo di Ceresole.
arrivo in cima per Anto e Franco
la lunga dorsale verso la Mirauda e Limone
la cresta che scenderemo
Lasciamo quindi la cima e ci incamminiamo in discesa sulla bella traccia fino alla Cima Motta dove un cartello ci indica il nostro sentiero. La dorsale di discesa infatti è evitata nella parte alta perchè molto ripida e la traccia quindi fa il giro dalla cima Motta per poi scendere con un lungo traverso verso la cresta vera a propria. Seguendo sempre il bel sentiero giungiamo a un primo colletto dove passiamo sul versante nord in ombra per evitare un tratto roccioso e articolato. Continuiamo quindi fino a raggiungere il Passo Ceresole,meta di molti itinerari che partono da Vernante.
lasciamo la cima
in discesa sulla cresta
panorama verso nord e la Valle Colla
la nostra cima dal Passo Ceresole
Poco sotto il colle si trova il bel rifugio Ceresole,costruito poco tempo fa da gente locale ma chiuso con reperibilità delle chiavi non so dove. Scendiamo sulla traccia che passa al rifugio e che subito sotto entra nella bella faggeta.
rifugio Ceresole
Continuiamo adesso nel bel bosco ormai tutto in ombra che con molte svolte scende deciso fino in fondo al vallone nei pressi del torrente Colla. Qui seguendo la sterrata in breve raggiungiamo il Buscajè,località dove termina la strada asfaltata e dove avevamo parcheggiato in precedenza un auto.
Traccia GPS