Sabato 12 Novembre 2016
In questa fredda ma splendida giornata novembrina decido di fare un giro non molto lungo tra i bei castagneti e le numerose borgate che si trovano nel comune di Roccavione,all’imbocco della valle Gesso e Vermenagna. Devo essere a casa per pranzo per cui questi luoghi sono l’ideale per una mezza giornata e per il periodo autunnale. L’escursione di oggi mi è data da uno spunto di Marcello che l’ha percorsa poco tempo fa,ed è un susseguirsi di stradine e sentieri che collegano i vari abitati,alcuni diroccati altri con delle belle case ristrutturate.
Raggiunto Roccavione proseguo sulla strada per Roaschia e appena fuori l’abitato in corrispondenza di una cappella,svolto a sinistra sulla stradina che in breve porta a Tetto Gian di Dio. Qui lascio l’auto nel parcheggio delle storica palestra di arrampicata dei cuneesi,i torrioni di Roccavione. Mi incammino sulla strada sterrata seguendo le indicazioni per il Vallone Cressi e Tetto Griva.

partenza

sulla sterrata
Dopo circa 10 minuti raggiungo il sentierino che a sinistra conduce alla palestra e decido sul momento di andare a fargli un giro sotto. Quanti ricordi mi vengono in mente,quando neanche maggiorenne iniziavo a mettere le mani roccia proprio qui,l’unica falesia attrezzata nei pressi di Cuneo,prima dell’avvento degli spit e di tutta l’evoluzione dell’arrampicata che è venuta a seguire.

sotto la falesia
Dopo questo momento di nostalgia ritorno sulla strada e proseguo giungendo sotto Tetto Carletto. Continuo sempre sulla sterrata fino a raggiungere un panoramico colletto dove si trova Tetto Griva.

Tetto Carletto

al colletto

Tetto Griva
Qui si trova un sentiero a sinistra che porta al Tetto Cioma e al Monte Cuccetto,mentre a destra una sterrata in salita porta a Pian della Reina e a Tetto Angelo Custode in direzione di Robilante. Subito a destra invece in corrispondenza di una palina, una forestale prosegue in piano verso Tetto Rossetto. La seguo passando in una bella pineta fino al termine della stradina. Il percorso continua adesso sua un sentiero che attraversato un piccolo rio scende verso il torrente in basso. Qui riprendo una forestale che in piano mi conduce a Tetto Rossetto.

a Tetto Rossetto
Questa borgata ormai abbandonata si può raggiungere direttamente da Tetto Gian di Dio per un altra forestale,accorciando così il percorso. Svolto quindi a sinistra seguendo le indicazioni per Tetto Avena e Tetto Massa e continuo in un bel castagneto pulito e ben tenuto. Dopo una leggera salita la stradina passa un costone e raggiunge una deviazione. Svolto a destra lasciando la sterrata che prosegue in piano per seguirne un altra a destra. Continuo quindi con alcuni saliscendi fino a raggiungere la bella chiesetta di San Giacomo e i Tetti Avena.

nel castagneto

prati ben tenuti

arrivo da destra e si prosegue a sinistra

il Monte Cuccetto

cappella di San Giacomo

arrivo a Tetti Avena
Volendo qui si può già scendere e ritornare e chiudere l’anello. Vista però l’ora non tarda decido di proseguire ancora verso i Tetti Massa. Svolto quindi a sinistra e seguendo per un buon tratto una sterrata in leggera salita raggiungo questa carina borgata posta su un bel poggio.

antichi attrezzi contadini

arrivo a Tetti Massa
Qui si trova un bel pilone posto nei pressi si una fontana con lavatoio e in centro delle case. Lascio quindi a sinistra la stradina che continua in salita verso Tetto Chiotti e Roaschia, e proseguo in discesa sulla strada di accesso alla borgata.

pilone
Questo lungo tratto segue adesso fedelmente tutta la strada che dapprima sterrata e poi asfaltata raggiunge Tetto Brignola dove si innesta nella provinciale che porta a Roaschia e Andonno.

in discesa sulla strada
Proseguo passando tra le le belle borgate di Tetto Tonietto,Tetto Fantino e Tetto Paracchietto fino alla provinciale. Non mi resta che seguire adesso la strada verso Roccavione e più avanti abbandonarla e svoltare a destra per Tetto Fornace. Qui a sinistra seguo adesso la strada che in breve mi riporta a Tetto Gian di Dio e all’auto.