Oggi con il nostro amico Gigi,proprietario della bella Locanda del Silenzio a Camoglieres,decidiamo di andare in Valle Maira per fare un lungo anello passando per il famigerato Passo delle Terre Nere,ardito e impegnativo passaggio che collega il vallone dell’Infernetto con quello di Fouillouse. Nessuno di noi è mai stato e la giornata è bellissima nonostante qualche nuvola in pianura. Lasciamo l’auto sopra Chiappera, praticamente sotto le belle Cascate di Stroppia dove parte anche il sentiero per l’omonimo rifugio.
Seguiamo la strada che sale in direzione del Vallone dell’Infernetto e lasciata quella che porta alle Grange Collet e al Colle del Maurin iniziamo la risalita del bel vallone.
Alle nostra spalle lasciamo il bel gruppo della Castello-Provenzale,meta di tante scalate negli anni passati, e seguendo il bel sentiero segnalato ci innalziamo nel vallone fin ad incrociare il bivio per il Colle dell’Infernetto.
Lasciamo a sinistra la traccia verso questo colle e proseguiamo nel fondo del vallone,costellato da innumerevoli laghetti e “baciass”,in direzione del Colle di Ciaslaras.
Sulla sinistra si intravede il Passo delle Terre Nere e sembra impossibile riuscire a raggiungerlo. Lasciamo più avanti il sentiero che sale al Colle di Ciaslaras per proseguire verso sinistra salendo diretti il pietroso pendio,fino a incrociare la traccia che sale verso il nostro passo e che arriva da poco sotto il Colle Ciaslaras; in questo modo evitiamo la salita fin quasi a quest’ultimo colle per poi ritornare con un lungo traverso sulla verticale del nostro passo. La salita adesso diventa più ripida e seguiamo una labile traccia,segnata però molto bene con bolli rosso-blu che indicano il Sentiero Roberto Cavallero (SRC).
Arriviamo così sotto una parete rocciosa salendo gli ultimi ripidi gradini, per poi recuperare una lunga catena che ci permette si superare un ripido camino e un diedro,fino a una nicchia sotto a strapiombi di roccia rossa.
Di qui inizia un facile ma espostissimo traverso,sempre attrezzato con ottime catene,che segue una cengetta a sinistra e esce fuori dalla parete al Passo delle Terre Nere.
Il paesaggio cambia completamente: dal severo e roccioso versante italiano al più dolce e ancora nevoso versante francese con in primo piano il bel Lago dei Nove Colori,ancora leggermente ghiacciato e le due grandi montagne di Chambeyron,il Brec e l’Aiguille.
La nostra intenzione era di salire la vicina Tete de l’Homme ma dopo circa un centinaio di metri abbiamo desistito a causa di un paio di nevai di neve ripida e dura che necessitavano dell’attrezzatura adeguata. Meglio non rischiare anche perchè la discesa è dal medesimo itinerario, per cui salire si sale ma poi bisogna anche scendere, che come ben si sa è molto più difficile. Ritornati al passo seguiamo la facile traccia che scende in direzione del lago ma che poi sparisce sotto l’ancora abbondante innevamento di questa zona. Attraversiamo così i facili nevai in direzione del Colle di Gipiera la nostra prossima meta.
Raggiungiamo così questo aperto colle, con la Tete de la Frema in primo piano già senza neve e il Brec de Chambeyron sopra di noi.
Dopo una breve pausa riprendiamo la discesa in direzione del Bivacco Barenghi che raggiungiamo in breve tempo.
Qui facciamo una puasa un pò più lunga e mangereccia; non c’è nessuno ache se 5 o 6 persone le abbiamo viste sulla Tete de la Frema. Riprendiamo la discesa lasciando il Sentiero Dino Icardi che attraversa verso il Colle dell’Infernetto e seguiamo quello che scende nel centro del vallone.
Alla nostra sinistra si vede bene il passaggio della Finestra,caratteristico colletto che porta verso il Colle dell’Infernetto.
Seguiamo sempre il bel sentiero che divalla dolcemente nel vallone passando sotto le maestose pareti del Parias Coupà e Nubiera. Lasciamo a destra la traccia segnata verso il Colle Nubiuera e continuiamo nel vallone che porta verso il rifugio Stroppia e alle omonime cascate.
Il sentiero adesso si fa più ripido e passa sotto il salto superiore delle cascate fino a raggiungere il rifugio.
Superato il rifugio iniziamo la ripida discesa seguendo lo spettacolare sentiero che permette di superare questa grande parete rocciosa e più in basso passa sotto il salto inferiore delle cascate,il più alto e spettacolare.
Di qui in breve raggiungiamo l’auto proprio sotto di noi.
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