Venerdì 15 Maggio 2020
Finalmente siamo dinuovo “liberi” di andare a scorazzare per le nostre montagne dopo la chiusura forzata a causa di questo maledetto virus. L’escursione di oggi non è molto lunga, ideale da percorrere in mezza giornata, e premette di visitare una vecchia chiesetta del 1300 proprio a ridosso del paese di Brossasco, nella bassa valle Varaita. Il luogo è veramente carino e molto panoramico, con questa piccola cappella situata su un pulpito che domina la valle. Si può giungere qui più brevemente tramite una strada che sale dalla valle centrale, in corrispondenza del ponte sul Varaita all’imbocco della strada per Valmala, con una camminata di circa 15 minuti. Il percorso da noi seguito invece percorre un anello con la salita dal vallone di Gilba, su bel sentiero segnato che serviva alcune borgate ormai abbandonate. La discesa avviene invece per un nuovo sentiero non tracciato sulle mappe ma segnalato con bolli bianco-rossi, che percorre la Costabella toccando la boscosa Roccia Solei, che di sole ne ha ben poco visto che è boscosa ma che probabilmente una volta non lo era, come testimoniamo anche i numerosi muretti a secco presenti nella zona e che sicuramente delimitavano dei pascoli o coltivazioni. Questo tracciato porta al grande bacino che alimenta la Centrale elettrica Balsamo di Brossasco per poi ritornare a Brossasco passando per i Ciabot Tarditi.
Avvicinamento: si risale la Valle Varaita fino a Brossasco e all’uscita del paese si svolta a destra sulla strada per il Vallone di Gilba per poi parcheggiare dopo pochi metri nei pressi della chiesetta ottagonale di San Rocco.
Itinerario: si segue la strada asfaltata in direzione di Gilba per circa 1 km fino a imboccare sulla sinistra la stradina che attraversa il torrente e si inoltra nel bosco (palina indicatrice San Michele). Si segue la sterrata che in breve raggiunge una borgata a quota 677 per poi proseguire sula forestale che termina alle case abbandonate di Combasse. Si segue quindi il bel sentiero segnato che raggiunge un costone e lo segue fino a raggiungere un caratteristico pilone bianco. Si continua senza possibilità di errore raggiungendo le grange diroccate di Riduira, si traversa adesso in direzione sud lasciando sulla propria destra dei salti rocciosi fino a sbucare ad un colletto sulla dorsale che divide con la valle centrale e in corrispondenza di un grande prato. Seguendo il sentiero si raggiunge in breve la strada che sale da Sant’Eusebio, la si percorre in discesa per pochi metri fino a imboccare sulla sinistra il percorso segnato per la chiesetta di San Michele, già visibile in precedenza. Il tracciato attraversa il grande prato per poi salire con alcuni tornanti l’ultimo ripido tratto che porta sulla panoramica cima. La discesa si effettua per un nuovo sentiero, a noi sconosciuto in quanto era nostra intenzione divallare per la strada di Sant’Eusebio. Seguendo il tracciato, più esile ma ben visibile e ben segnato con bolli bianco-rossi. si percorre la bella dorsale che in breve porta sulla Roccia Solei, si prosegue ancora per la dorsale per poi con una brerve risalita ci si sposta sul versante di Gilba e con un ripido tratto ci si dirige sulla verticale del bacino della centrale fino alla recinzione che lo delimita. Scendendo alcuni metri si sbuca sulla strada di accesso alla centrale, la quale è chiusa con una sbarra, (noi abbiamo proseguito ancora un tratto fino nei pressi dei grandi tubi del condotto di discesa). Si segue adesso per un tratto la strada fino a svoltare a sinistra (palina) imboccando il sentiero che scende diretto a Brossasco. Si raggiunge il diroccato Ciabot Tarditi e si prosegue fino a raggiungere le prime case del paese. Si segue un tratto la strada asfaltata e senza raggiungere la strada pricncipale di fondovalle si svolta a sinistra e si prosegue fino alla centrale vera e propria. La si evita sulla destra e per una stradina si raggiunge il ponticello pedonale che attraversa il torrente e che in breve riporta all’auto.

partenza

si svolta a sinistra

a Combasse

sulla dorsale nel bosco

il pilone con a sinistra la nostra meta

il bel prato sotto la chiesetta

a San Michele

panorama

l’alta valle Varaita

inizio nuovo sentiero

in discesa

il condotto della centrale

inizio sentiero di ritorno

ponticello che riporta all’auto