Giovedi 21 Gennaio 2016
Dopo la bella gita di sci alpinismo effettuata domenica in Valle d’Aosta ritorniamo sulle nostre montagne che di neve non vedono neanche l’ombra. Il bel tempo continua imperterrito per cui non ci resta che fare un bel giro a piedi nella bella valle Maira.
L’itinerario di oggi segue un selvaggio vallone,il vallone Comba della Montagna,che parte da Macra sul versante sinistro orografico della valle. Ero già sceso in questo vallone quando avevo percorso un anello partendo da Camoglieres atraverso il colle Agnelliera,oggi invece vorremmo compiere un anello più verso l’alta valle salendo un cima secondaria ma molto panoramico: la Roccia Castello.
Mi trovo con mio fratello Jello e Marcello e da Dronero percorriamo la valle fino a Macra. Poco prima dell’abitato svoltiamo a destra e saliamo a Macra Villar dove prima della chiesa svoltiamo a destra per la stretta strada prima asfaltata e poi sterrata che porta a Langra. Qui parcheggiamo e ci incamminiamo sulla strada che termina poco dopo a Caricatori. Proseguiamo sul bel sentiero lasciando subito dopo sulla destra il famoso Sentiero dei Ciclami che porta a Camoglieres. Attraversato il torrente su un ponte di legno continuiamo sempre sul sentiero ancora indicato Sentiero dei Ciclamini in quanto più avanti compie una variante più in quota. Lasciato a destra anche questo itinerario proseguiamo sulla bella traccia recentemente segnata in rosso dal titolare della Locanda del Silenzio di Camoglieres,il quale giustamente ha segnato e recensito diversi itinerari ormai abbandonati,dando la possibilità di compiere dei bei percorsi in questa zona che altrimenti sarebbero andati perduti. La conformazione della montagna è calcarea e come tutte queste zone presenta ripidi versanti con numerosi salti di roccia che se non evitati attraverso i vecchi sentieri, tracciati senza gps e cartine dai nostri svegli antenati,sarebbero pericolosi e di difficile percorrenza.
L’itinerario di oggi percorre appunto uno di questi vecchi sentieri che passa attraverso una spettacolare gorgia e in alcuni punti è letteralmente incavato nella roccia.
Caricatori
ingresso nel vallone
sullo spettacolare sentiero
Seguiamo questo bellissimo tracciato che sale in questa selvaggia gola e arriviamo in una zona più aperta dove si trovano sulla destra alcune grange. Poco oltre ci avviciniamo al torrente per attraversarlo e salire per il versante opposto a una grossa grangia diroccata. Questo passaggio era un labirinto di rami e tronchi portati giù dalle valanghe e il superamento era molto complicato. Devo dire adesso che Gigi ha fatto un bel lavoro di disboscamento e di segnaletica. Continuiamo al sole sulla bella traccia per uscire dal bosco e raggiungere una spianata dove si trovano delle grange sempre diroccate in vista del Monte Rastcias e del Lubin.
uno sguardo indietro
la nostra meta
arrivo alla spianata
La nostra meta si trova lì a sinistra non molto lontano. Lasciate le vaghe tracce che portano al Colle Agnelliera e al Colle Rastcias svoltiamo a sinistra seguendo le tacche rosse e con un traverso ci portiamo a un colletto sotto la nostra meta. Un ultimo tratto più impegnativo con un passaggio su roccia da fare attenzione ci permette di raggiungere questa aerea cima.
dalla cima il Rastcias
selfie
C’è un bel sole ma l’aria è frizzante,per cui non indugiamo e riprendiamo la discesa tornando al colletto. L’itinerario segnato prosegue adesso divallando in direzione di una cresta. La raggiungiamo e qui ci fermiamo per il decidere sul da farsi. La nostra intenzione non è seguire il sentiero segnato che in non molto tempo ci avrebbe riportato a Langra ma andare alla scoperta di una vecchia traccia,segnata tratteggiata sulla cartina,che attraversa in quota tutto il versante del Lubin per portarsi alla Rocca Pertus e alle Grange Cucet, sul percorso occitano che porta a Santa Maria di Morinesio. Non sappiamo però se è fattibile anche perchè in inverno possiamo trovare neve o ghiaccio nascosti nelle combe e pendii ombrosi. Decidiamo di andare comunque a vedere se non ci sono tratti impegnativi. Dalla cresta però non vediamo nessuna traccia sul largo pendio erboso alla nostra destra ma Marcello individua più in alto i resti di una baita. Bene, puntiamo lì e in effetti qualche vaga traccia nel pendio la troviamo. Raggiunti ruderi e la sella dove sorgono,notiamo che la traccia adesso è più evidente ma il versante diventa decisamente più ripido e selvaggio con grandi salti di roccia sottostanti. Proseguiamo comunque facilmente seguendo l’appena visibile linea e continuiamo ad attraversare con leggeri saliscendi in direzione di un’altra sella.
sul largo pendio erboso
il rudere di riferimento
il traverso
Continuiamo sempre ad attraversare e solo in alcuni punti dove la traccia non è marcata ed evidente,bisogna prestare attenzione all’erba olina molto scivolosa. Raggiunta una ennesima sella continuiamo sempre nel traverso fino a raggiungere la Rocca Pertus e il colletto dove il terreno diventa più facile e aperto. Il sentiero per continuare di qui non è molto visibile,bisogna risalire alcuni metri per trovarlo per poi seguirlo facilmente fino a dei pascoli e alla congiunzione con quello ben segnato che da Caudano e Centenero porta a Morinesio. Seguendo quest’ultimo in breve raggiungiamo le Grange Cucet ancora usate in estate dal pastore.
il tratto percorso
in uno dei traversi
a Rocca Pertus
i brothers a Grange Cucet
Qui lasciamo il sentiero segnato che sulla destra scende a Caudano per seguire invece una strada che scendendo ci porta alla bella borgata di Centenero,dove finalmente ci fermiamo al sole davanti alla bella fontana a mangiare qualcosa. Dopo una meritata pausa riprendiamo il cammino seguendo in salita il sentiero segnalato per Langra e Macra. La traccia sale leggermente a attraversa in direzione di una panoramica sella dove sorgono due croci in legno.
a Centenero
la bella chiesetta
si riparte per Langra
lasciamo Centenero
la sella
Purtroppo di qui notiamo che il sentiero risale almeno un centinaio di metri di dislivello per raggiungere un’altra sella. Piano piano saliamo fino a questo pulpito per poi girare sul versante nord e iniziare a scendere. Ancora un traverso e raggiungiamo un altro colletto che sembra questa volta essere l’ultimo. Il sentiero ormai in ombra divalla adesso deciso per raggiungere il fondo di questo vallone e seguirlo fedelmente sino a Langra e all’auto.
il sentiero percorso
nell’ombroso vallone
ritorno a Langra
Traccia GPS
Statistiche
Video
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[…] segnato ci si porta in fondo a questo vallone. Si raggiunge il bivio che a sinistra sale alla Roccia Castello, salita un paio di anni fa e infine si scende a Langra dove si trova la strada asfaltata che sale […]