Domenica 4 Settembre 2016
Oggi ci troviamo con i nostri amici torinesi Pino,Fabrizia,Simonetta e Diego per una escursione in valle Stura e precisamente nel Vallone di Riofreddo,quello dove si trova il rifugio Malinvern. La cima Rocchetta della Paur si trova poco sopra i bei laghetti della Paur,che a loro volta si trovano un pò appartati nel vallone che sale al Colletto di Valscura.
Imboccata la strada che sale al Santuario di Sant’Anna e al Colle della Lombrada la abbandoniamo alla fine dei numerosi tornanti,per svoltare a sinsitra sulla stretta e lunga stradina asfaltata che sale nel vallone e alla diga di Riofreddo. Continuiamo fino alla fine dell’asfalto e dove inizia il divieto di transito per parcheggiare in uno slargo.
La giornata è bella e calda ma qui siamo ancora in ombra per cui l’aria è frizzante. Ci incamminiamo lungo la sterrata che sale al rifugio Malinvern.
Poco prima dell’ultima impennata che porta al rifugio abbandoniamo la strada per seguire il vecchio sentiero a sinistra che evita il rifugio. Non c’è più il ponte,ormai il tracciato ufficiale passa dal rifugio,ma di qui si accorcia il tragitto evitando il saliscendi del promontorio. Con qualche cautela attraversiamo il torrente e iniziamo a salire più decisi sul versante destro orografico del vallone. Passati di fronte al rifugio e incrociato il sentiero che proviene da quest’ultimo proseguiamo con nuemrose svolte salendo il ripido pendio sotto a dei salti rocciosi. Dopo circa un’ora sbuchiamo sul bello e panoramico colletto in vista del lago Malinvern e di fronte alla bella parete nord-ovest del Monte Malinvern.
Qui abbandoniamo il sentiero principale che porta al Colleto di Valscura per svoltare a sinistra e salire su un appena accennato costone seguendo la traccia ben segnata in rosso. Ci inoltriamo così nel valloncello sotto le numerose cime di Valrossa. Poco oltre passiamo tra numerose mucche al pascolo che sono dedite a leccare il sale lasciato dal pastore sulle pietre.
Ancora un modesto pendio e sbuchiamo così nella bella conca dove sorgono i due laghi della Paur. Il primo è molto piccolo e a volte appena accennato,l’altro poco più in su è un bel lago degno di tale nome. Di fronte invece troviamo la nostra meta,la Rochhetta della Paur.
Qui termina anche la traccia segnata in rosso,noi proseguiamo costeggiando il lago per salire in direzione di un colletto posto alla destra della cima. Si rivelerà una scelta sbagliata perchè per arrivare sulla punta c’è un tratto di cresta da arrampicare. Giunti al colletto proseguiamo ancora facilmemnte per un breve tratto fino a trovarci su una antecima dove la cresta diventa affilata e dove un salto di roccia da scendere rende il percorso più alpinistico. I miei compagni decidono di fermarsi qui mentre io proseguo seguendo la cresta che con alcuni passaggi di 2° grado mi porta sull’ometto della cima. Di qui capisco l’errore perchè dal lato opposto il percorso è decisamente più facile, con un pendio erboso che benchè ripido, permetto una progressione più agevole.
Il panorama si apre adesso sulla Rocca la Paur e su tutto il vallone di Riofreddo. Dal alto opposto il Malinvern e i laghetti della Paur.
Ritorno sui miei passi seguendo a ritroso la cresta e raggiungo i miei compagni che nel frattempo hanno mangiato qualcosa e si sono riposati. Il panorama non cambia molto di qui per cui sono contenti ugualmente. Riprendiamo il cammino scendendo adesso più diretti verso il lago per un ripido ma facile pendio, evitando il tratto iniziale della cresta percorso in salita.
Nella foto sovrastante si nota il coletto a destra e la cresta che porta sulla cima. Il percorso corretto sale invece per il ripido pendio erboso a sinitra della cima. Ritornati al lago continuiamo la discesa seguendo il percorso di salita passando però per il rifugio. Una bella polenta e un buon bicchiere di vino da Katia non ce lo leva nessuno.
Purtroppo oggi il gps ha fatto un pò le bizze. Per chi scarica la traccia ha perso in un tratto il segnale mentre la quota della cima non è corretta
Traccia GPS
Video traccia