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Roccasparvera e dintorni

vista dal castello

Relazione

 

Itinerario percorso il 5 Novembre 2017 da Icio e Marcello

 

La breve escursione si svolge sull’altopiano di Roccasparvera, sulla destra orografica dello Stura. Il percorso si sviluppa sui terrazzamenti del fiume in un ambiente naturale bello ed  originale caratterizzato dalla presenza del lago;  porta a contatto di alcuni elementi storici di buon livello e di un impianto industriale del secolo scorso (la diga); il tracciato e’ ondulato con superamento di lievi dislivelli. Dal punto di vista paesaggistico permette di conoscere ed apprezzare la ripa sinistra orografica dello Stura a contatto della diga e la forra dentro cui  corre il fiume.  Dal punto di vista storico percorre tratti della antica “Via Galliarum” che collegava attraverso la Valle Stura la Francia meridionale con la pianura Padana; raggiunge i resti del castello ed attraversa l’antico abitato di Roccasparvera  Sul percorso il Santuario di Madonna delle Grazie ed il “lago” di Roccasparvera. I periodi migliori per percorrerlo sono la primavera o l’autunno, ma può essere piacevolmente fruito in assenza di neve nel periodo invernale e sui “bordi” dell’estate.

 

Avvicinamento: 

per chi arriva da Cuneo, percorrere la provinciale da Vignolo a Gaiola e parcheggiare l’auto sulla destra subito dopo il santuario di Madonna delle Grazie.

 

Itinerario:

Dal parcheggio si scende a destra verso il paese. Si imbocca – sempre a destra – la strada che scende sui terrazzamenti soprastanti la diga. Dopo un piccolo tratto di cammino, si piega a sinistra verso il fiume su evidente carrareccia e si segue il sentiero che costeggia la diga.  Si scende verso il livello dell’acqua aggirando la collinetta attorno a cui gira il fiume. Si cerca il sentiero dei pescatori che passando (a volte con fatica) in mezzo al canneto conduce in punta al lago. Raggiunto il punto terminale si consiglia una breve sosta per godere la bellezza dell’ambiente ed ammirare il volo delle anatre e degli uccelli che frequentano l’area umida. Si torna per lo stesso sentiero e se il livello dell’acqua lo consente si aggira la collina sul lato opposto ricongiungendosi al sentiero da cui si è giunti. Risaliti sul pianoro, si possono raggiungere le sponde del lago in più punti prima di tornare sui propri passi. Si ritorna al Santuario di Madonna delle Grazie nei pressi del punto di partenza; lo si costeggia e si sale verso i resti del castello. Il castello era una delle quattro fortezze (la più imponente) del sistema difensivo che proteggeva il paese e controllava il transito sulla antica strada. Sono pochi i resti ancora visibili, ma molto bella è la vista sul territorio circostante. Si scende in paese da altro sentiero e si raggiunge il centro abitato caratterizzato dalla Parrocchiale, dalla Confraternita e dall’antica fontana adibita a lavatoio. Scendiamo ancora fino al ponte che attraversa la forra sul cui fondo scorre in cui passa il fiume Stura con – poco a monte –  la piccola diga che genera il lago. L’antico ponte che permette di affacciarsi sull’orrido è ad unica arcata ed è stato costruito nel 1542. Siamo di fronte alle conseguenze di un fenomeno geomorfologico importante per le nostre terre (la cattura del Tanaro) che ha provocato un il grande  abbassamento del corso del fiume Stura e nella fattispecie la creazione di  una profonda forra dove corre il fiume. Risaliamo ed attraversiamo il paese passando dalla “Porta Bolleris” . Osservando il territorio appare evidente l’importanza storica che ha caratterizzato la roccaL’auto è a poche centinaia di metri; la possiamo raggiungere.

 

partenza

 

il fiume nei pressi della collina

 

ghiaioni nel lago

 

il fiume attorno alla collinetta

 

riflessi

 

al lago

 

sulla punta del lago

 

ritorno verso il santuario

 

pannello

 

vista dal castello

 

l’antica Via Galliarum

 

la porta Bolleris

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