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Quincinetto – Scalaro Eporediese

il Monbarone e la piana di Settimo Vittone

Traccia GPS
Video traccia

 

 

Lunedì 26 Dicembre 2016

L’escursione di oggi si svolge all’imbocco della Valle d’Aosta e precisamente dall’abitato di Quincinetto,uno degli ultimi comuni piemontesi. Siamo in bassa quota e il punto di partenza è un pò anomalo perchè si trova a 5 metri dal casello autostradale. Precisamente dal piccolo parcheggio gratuito e un pò nascosto che si trova a sinistra appena usciti dal casello. Siamo sul lato destro orografico della valle e la meta di oggi è una piccola borgata che si trova a 1400 metri circa, servita da una strada asfaltata. La borgata non è raggiungibile in inverno a causa delle nevicate ma in mancanza di neve la strada è comunque aperta.

Lasciata l’auto nel suddetto parcheggio ci incamminiamo tra i vari viottoli stretti e ombrosi di Quincinetto recuperando il tracciato ben segnato con bolli bianco rossi e indicazioni di Gta 831. Passati davanti alla bella chiesa continuiamo oltre le ultime case per seguire il bel sentiero lastricato in mezzo ai “tupiun” queste caratteristiche colonne che reggono i numerosi vigneti.

tra le case di Quincinetto

 

i tupiun

 

Percorso un tratto tra muretti a secco entriamo in una piccola valletta dove troviamo un ponte in ferro e un bivio: a destra il sentiero segnato in azzurro dal quale torneremo mentre diritti quello banco-rosso che seguiamo in salita. La traccia raggiunge poco dopo una antica miniera di quarzo con ancora dei muri e una grande cavità. Passati oltre seguiamo la bella mulattiera lastricata che raggiunge un panoramico pulpito con un piccolo pilone votivo.

 

bivio

 

la bella mulattiera

 

dal pulpito l’imbocco della Valle del Lys

 

il Mombarone e la piana di Settimo Vittone

 

Continuiamo sempre sul bel sentiero tracciato e raggiungiamo la strada asfaltata che porta a Scalaro. La attraversiamo parecchie volte sempre seguendo il sentiero raggiungendo le borgate di Preghera e Prabagnolo fino alla bella chiesa di Santa Maria.

 

arrivo a Preghera

 

a Santa Maria

 

Proseguiamo quindi raggiungendo un piccolo slargo dove troviamo una palina con indicazioni che possono trarre in inganno. A sinistra è segnato un sentiero all’inizio poco evidente ma che non è da seguire. Quello corretto è sempre diritto e raggiunge la strada asfaltata poco sopra. La seguiamo per circa 500  metri di sviluppo fino a dove svolta a destra in corrispondenza di un ponte in ferro. Qui la abbandoniamo per seguire il sentiero che attraversato il ponte prosegue su un costone fino a ricongiungersi con la strada più in alto nei pressi di una bella baita ristrutturata.

 

bivio ambiguo

 

sul bel sentiero

 

oltre la baita si raggiunge la strada

 

La strada prosegue verso sinistra per le case di Frera mentre il nostro tracciato invece sale diritto attraverso un bel prato e raggiunge una sterrata con una palina segnalatrice. Qui inizia ad esserci più neve ma la nostra meta è vicina e in pieno sole. La traccia prosegue nei pressi di un rio e lo attraversa su due ponticelli in legno. Continuiamo per un prato e poi in leggera discesa in mezzo a dei muretti in pietra raggiungiamo infine le belle baite ristrutturate di Scalaro.

 

sulla strada verso Scalaro

 

segnaletica

 

a Scalaro

 

Ci fermiamo per uno spuntino al sole nel piccolo prato davanti alla chiesa di San Quirico. Non c’è nessuno in giro e ci godiamo questa tranquillità e il bel panorama circostante.

 

dalla chiesa di Scalaro

 

panorama verso Ivrea e imbocco valle d’Aosta

 

Proseguiamo lasciando sulla destra il sentiero Granin per seguire invece per un breve tratto quello per il Bec Renon. Raggiunta la strada sovrastante la seguiamo verso destra in direzione della borgata di Bioley già visibile da più in basso. Poco prima di raggiungerla prendiamo a destra in leggera discesa per una strada asfaltata, lasciando poco dopo sulla destra il poco visibile sentiero C8 che scende diretto a Santa Maria. Volendo si può scendere per questo itinerario,noi invece proseguiamo sulla strada che adesso raggiunge un costone e attraversa un piccolo torrente. Ancora un breve tratto e in corrispondenza di una piccola salita seguiamo sulla destra una strada che scende decisa, chiusa da una sbarra con cartello Proprietà Privata che porta a una bella casa ristrutturata. Oltre la casa si intravede il nostro sentiero di discesa che in questo tratto è molto malandato.Riusciamo a seguirlo grazie al gps e a una traccia che mi ero scaricato fino a ricongiungersi con la strada lasciata prima che compie un largo giro. Consiglio a chi è sprovvisto di almeno una cartina di non seguire questo tratto la la suddetta strada. Raggiungiamo così le borgate di Lecchia superiore e inferiore.

a Lecchia

Seguita la strada asfaltata dopo alcuni tornanti la abbandoniamo in corrispondenza di un segno azzurro sulla destra che si immette nel bosco di castagni. Il sentiero si perde subito ed i segni azzurri spariscono. Continuiamo in discesa fino a dove il terreno diventa più ripido. Seguendo il tracciato gps ci spostiamo un pò a destra fino a quando la traccia diventa più visibile e marcata. Questo tratto non è di facile interpretazione ma più in basso non ci si può più perdere. Seguendo sempre il sentiero,malandato ma ben percorribile giungiamo ad alcune case e a una strada. La seguiamo verso destra per pochi metri fino a imboccare nuovamente il sentiero sulla sinistra che si infila dinuovo nel fitto bosco.

 

sul malandato sentiero

 

Raggiungiamo altre case e di qui in breve ci ricongiungiamo sul sentiero di salita nei pressi del ponte in ferro. Seguendo il percorso fatto in andata ci infiliamo tra i muretti e le vigne fino a raggiungere il centro di Quincinetto e l’auto.

 

ci avviciniamo a Quincinetto

 

tra i muretti e vigne di Quincinetto

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2 Comments

  1. Giorgio ha detto:

    Complimenti !! Escursione molto bella e interessante !! In una zona secondo me molto caratteristica.

    • icio ha detto:

      ciao Giorgio grazie… si in effetti è una zona molto bella e ancora un pò “selvaggia” e in questo periodo è da gustare al meglio

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