Giovedi 28 Gennaio 2016
L’alta pressione continua sempre a farla da padrone per cui ci adattiamo a fare a piedi le gite che di solito si fanno con gli sci. Questa mattina però è tutto nuvoloso ma uno sguardo alla webcam ci fa vedere che in alto è bello,è solo arai umida che forma la classica copertura sulle pianure mentre in montagna splende il sole con temperature miti. La meta di oggi è la Punta Mirauda,già salita da me quest’estate per il Vallone di Cravina,dalla Val Pesio,ravanando non poco nella terribile vegetazione e senza sentiero. Questo versante invece è in pieno sole e presenta numerosi costoni che scendono dalla dorsale che separa la Val Vermenagna dalla Val Pesio. Uno di questi è il costone delle Testette,classica gita di scialpinismo al Bric Costa Rossa,che parte da un vallone laterale che si stacca a sinistra poco prima di raggiungere Limone Piemonte in val Vermenagna. Oggi lo faremo a piedi visto che di neve non ce n’è neanche l’ombra. Risalgo con mio fratello e Marcello in auto il vallone verso Tetto Cacia e Tetto Marro e prima di questi svoltiamo a destra su un ponte per raggiungere i tornanti dove parcheggiamo,poco prima dei Casali Giocet.
Ci incamminiamo sulla sterrata raggiungendo questo gruppo di case dove la strada termina,continuiamo sul bel sentiero segnato con vecchi segni color arancio immettendoci in un bel castagneto. Siamo nella nebbia e questo è buon segno perchè vuol dire che dovremmo sbucare poco più in su al sole. In effetti sara così,quasi di colpo ci troviamo in una bellissima giornata.
Superati Casali Barat continuiamo nel castagneto che diventa faggeta e raggiungiamo i Casali degli Angeli,un numeroso gruppo di case tutte ormai diroccate. Di qui il costone prima ampio e nel bosco si restringe e diventa più ripido . Il bel sentiero si porta un pò sulla destra compiere un tornante per tenere la pendenza costante,passa vicino a un rudere per poi ritornare sul filo della dorsale. Qui adesso la traccia si fa più ripida e segue il costone che sale deciso.
Il panorama si apre sempre di più sul mare di nuvole e seguendo sempre la bella traccia giungiamo a Colla Piana,una grande distesa erbosa,dove ahimè dovrebbe esserci al neve in questo periodo.
Qui incrociamo il bel sentiero segnato in bianco e rosso che a sinistra porta al Bric Costa Rossa mentre a destra verso la nostra meta. Risaliti alcuni metri verso una quota,ridiscendiamo ad una sella e poi di nuovo in traverso con una leggera risalita evitiamo sulla destra le rocce della Punta Colletto per giungere alla Porta Colletto. Qui giunge anche l’itinerario del vallone Cravina menzionato prima.
Qui abbandoniamo la traccia che traversa lato sud,val Vermenagna,per risalire fuori sentiero verso alcune rocce e raggiunta una antecima portarsi in vista della nostra meta. Ancora pochi metri erbosi in mezzo a diversi piccoli inghiottitoi e ci troviamo sulla bella e panoramica cima.
In cima tira un pò di vento per cui scendiamo pochi metri per fermarsi a mangiare qualcosa presso alcune rocce. Riprendiamo la discesa sul costone fino a riprendere poco sotto il sentiero presso il Colletto Mirauda,dove una traccia prosegue verso il Jurin e la zona del Marguerais. La nostra invece prosegue in discesa ed evitando alcune ripide rocce che lascia sulla destra ci porta sul costone in direzione di Limone.
Seguendo tutta la bella dorsale entriamo in un bosco per giungere ad un colletto dove a sinistra si trova un primo bivio per Limone. Proseguiamo invece diritti e poco più in basso presso un altro colletto la nostra traccia prosegue sulla destra,sul versante nord lasciando un altro sentiero che a sinistra scende a Limone. Di qui in avanti il nostro itinerario è segnato con numerose tacche giallo-verdi,che stanno ad indcare il nuovo percorso segnalato con tanto di cartelli che da Vernante sale a Limone passando per le numerose borgate.
Scendiamo adesso in pieno nord e troviamo qualche residuo di neve ormai dura che però non crea problemi; solo più in basso troviamo un ruscello ghiacciato che ci obbliga a una piccola deviazione. La traccia ben segnata scende decisa e a una sella una deviazione porta al vicino Bec Cucco,un bel punto panoramico. Ritornati alla sella proseguiamo fino al tratto ghiacciato che Margie,il cane di mio fratello, affronta deciso con alcuni problemi.
Più in basso ci portiamo dinuovo al sole e superato un bel prato ritorniamo in breve all’auto.
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