Sabato 2 Giugno 2018
Oggi con Anto ritorniamo dopo un pò di tempo in val Varaita, una delle sue preferite. Il meteo è buono ma il pomeriggio prevede formazioni di nuvole e questa valle è la prima a risentire della instabilità pomeridiana. Partiamo quindi di buon ora per essere di ritorno al più il primo pomeriggio. L’escursione di oggi si sviluppa dapprima in una bella pineta per poi seguire un panoramico costone che conduce su una cima senza nome dove si trova un ripetitore e una bella madonnina con bambino. Poco oltre si raggiunge la nostra meta dove sulla cima si trova un monumento alla sanguinosa battaglia tra francesi e piemontesi della metà del 1700. Il percorso nella parte alta presenta alcuni ripidi tratti erbosi privi di sentiero ma ben percorribili sulle numerose tracce degli animali al pascolo. Il ritorno avviene per la sterrata di accesso alla punta per poi abbandonarla e seguire il sentiero Gta ormai abbandonato e invaso un pò dall’erba e che scende direttamente a Chiesa di Bellino.
Avvicinamento: da Piasco si sale la Valle Varaita fino a Casteldelfino dove si svolta a sinistra per inoltrarsi nel vallone di Bellino. Dopo pochi chilometri si raggiunge Pusterle inferiore e poco oltre Pusterle superiore dove si parcheggia comodamente all’uscita del borgo.
Itinerario: si costeggia a sinistra la prima casa del paese e si continua su un sentiero evidente ma un pò abbandonato. Con alcune svolte si sale sopra la verticale di Pusterle sup. per poi salire in diagonale tagliando la pineta in direzione di Puy. All’uscita del bosco il sentiero si perde in alcuni bei prati pieni di narcisi i quali si salgono senza percorso obbligato, evitando così di raggiungere la borgata e di sbucare su una strada forestale pianeggiante. Si segue adesso a sinistra questa strada e la si percorre per un lungo tratto, entrando in una bella pineta. Il percorso supera un costone e passa sul versante nord ovest per salire con alcuni tornanti nel bel bosco fino perdersi in un prato. Qui si sale diritti seguendo dei ripidi tratturi che portano a delle non lontane grange diroccate, situate su un costone a quota 1854. Un evidente sentiero sale adesso a sinistra e con un lungo diagonale taglia il ripido versante fino ad un cancello in legno. Si segue sempre il sentiero delimitato da paletti del pastore fino a sbucare su terreno aperto e su un ripido pendio di terra e erba dove si trova una sorgente. Qui si svolta a destra per seguire un sentiero pianeggiante che taglia il ripido pendio erboso. Giunti al termine in prossimità di un saltino roccioso si sale a sinistra il pendio che nei primi metri è alquanto ripido, ma che non presenta particolari difficoltà, e che permette di raggiungere poco sopra il filo del costone divisorio col vallone di Chianale. Si segue adesso a sinistra il costone su un sentierino di animali evitando alcuni ripidi tratti sul versante Bellino,sinistra. Ci si avvicina così ad alcuni salti rocciosi all’apparenza insuperabili. Con un facile traverso si passa sotto un primo salto roccioso per risalire il successivo ripido pendio erboso situato tra i due salti, raggiungendo così un colletto sul costone con cancello in legno. Si passa per pochi metri sul versante Chianale, destro, e con un’ultima facile salita si raggiunge il tratto in piano poco prima della quota 2270 dove si trova un ripetitore e una bella madonnina bianca. Senza difficoltà si raggiunge questa panoramica cima senza nome e seguendo il costone che adesso è quasi in piano in poco tempo si arriva alla Punta del Cavallo.
La discesa si effettua sulla evidente strada sterrata che scende con ampie svolte sui bei pascoli sottostanti, passando tra alcune baite ristrutturate. Si superano le Grange Furest e a Grange Espeireà, prima che la strada attraversi il torrente per proseguire sul versante opposto del vallone si svolta a sinistra (palina) per imboccare il sentiero Gta che scende diretto. Si scende sui prati per inoltrarsi nel bosco poco più in basso. Si continua nella pineta raggiungendo le diroccate Grange dell’Alp e seguendo il tracciato ormai non più frequentato si raggiungono le case di Mas del Bernard, situate poco sopra la strada di fondovalle. In breve si sbuca su quest’ultima e seguendola in discesa per circa 1,5 chilometri si ritorna così all’auto.
Il sentiero Gta di discesa che si stacca dalla strada alle Grange Espeireà, benchè evidente e segnato è ormai abbandonato e nella parte bassa è invaso un pò dall’erba. Volendo si può proseguire sulla strada sbucando così sulla provinciale più a monte, a un tornante poco prima di Pleyne, allungando però il tratto di ritorno sulla strada asfaltata.

partenza

sul sentiero per Puy

vista sull’alta valle di Bellino

sulla sterrata di salita dopo Puy

sui tratturi poco prima delle grange

il sentiero che parte dalle grange

il ripido tratto nei pressi della sorgente

il sentiero pianeggiante

il traverso del sentiero

ultimi pendii prima di raggiungere il costone

sbucati sul costone il Monviso

la quota senza nome

in cima alla quota

la statuetta della madonnina

la cresta percorsa col sentiero pianeggiante che traversa

sulla Punta del Cavallo

la quota senza nome e a sinistra la cresta percorsa dalla Punta del Cavallo

prati di anemoni

qui si lascia la strada

in discesa
2 Comments
Fatto domenica grazie per la traccia senza sarebbe stato difficile specie l inizio
grazie mi fa piacere, in effetti i sentieri sono un pò abbandonati me sempre percorribili, e poi così c’è anche un pò più di gusto.
ciao buone gite