Sabato 16 Marzo 2019
Questo pazzo inverno continua nel suo corso. I versanti a sud anche sopra i 2000 metri sono ormai spogli di neve ed oggi la temperatura è estiva; alla partenza a 1700 metri c’erano 15 gradi, a metà marzo! Queste due cime sono delle classiche dello scialpinismo invernale, non presentano pendii valangosi, sono di modesto dislivello e al cospetto della bella montagna regina della zona cioè il Chersogno. Oggi per la prima volta li saliamo in veste estiva anche se siamo ancora in inverno. Il percorso sale dapprima al Colle di San Michele, sulla cresta divisoria col vallone di Elva per poi raggiungere la prima cima, e di lì per la bella e pianeggiante dorsale la più alta Punta Sarsassi. Di qui in assenza di neve si può continuare al colle di Chiosso dal quale si può raggiungere anche il Chersogno o puntare verso il Camoscere o la Marchisa. Il panorama si apre sul versante destro orografico della val Maira, sulle Marittime e sulla pianura, nonchè sul Monviso. Il ritorno avviene per la bella borgata di Chiosso, con le sue baite ristrutturate e di qui per la facile sterrata di accesso.
Avvicinamento: si risale la Val Maira fino a Prazzo inferiore, dove all’uscita del paese si svolta a destra in direzione di San Michele. Si continua sulla strada asfaltata con numerosi tornanti raggiungendo San Michele e poco oltre si svolta a destra all’unico bivio presente. Si continua a salire raggiungendo Allemandi e poi Falco e si prosegue ancora per circa 1 km fino a trovare la palina sulla destra che indica il percorso (volendo si può anche partire da prima di Falco in corrispondenza dell’indicazione per il Colle Conciuffre).
Itinerario: si segue il sentiero che sale in un piccolo avvallamento in direzione lineare seguendo alcuni segni bianco-rossi e altri gialli sulle piante. Si continua svoltando a destra per sbucare su una strada forestale che proviene da destra. Si svolta quindi a sinistra seguendo quest’ultima fino a una breve deviazione che porta al vicino Colle di San Michele, con vista sul vallone di Elva e le sue borgate. Si recupera adesso un sentierino non segnato ma evidente che prosegue in salita verso sinistra, tagliando il ripido versante della Punta Ciarmetta. Si sbuca su un costone e di lì in breve con un ultimo traverso si raggiunge il panoramico Colletto Passetti, con vista su tutto versante erboso sopra Chiotti e in primo piano il maestoso Chersogno. Si prosegue adesso seguendo un sentiero che sale in diagonale a sinistra per poi abbandonarlo sotto un tratto più ripido. Si svolta quindi a destra per salire senza percorso obbligato e senza difficoltà il pendio erboso, dapprima più ripido poi via via sempre meno, fino a raggiungere la croce in legno della cima, visibile solo negli ultimi metri. Si continua adesso seguendo il largo e pianeggiante costone in direzione ovest verso il Chersogno, evitando sulla sinistra alcune sommità per giungere su una cima con cartello Sarsassi, erroneamente sistemato lì in quanto è più bassa; la vera cima è pochi metri più avanti e con un piccolo ometto in pietre. La discesa l’abbiamo effettuata direttamente verso sud scendendo senza percorso obbligato il largo ed enorme pendio erboso, costeggiando poi sulla sinistra una zona pietrosa. Più in basso si incrocia un sentierino degli animali che traversando verso destra permette di sbucare sul tracciato che proviene dal Colle di Chiosso. In assenza di neve è più corretto però proseguire sulla dorsale fino al colle di Chiosso e di qui per sentiero raggiungere Chiotti. Da questa bella e solare borgata si scende seguendo la strada sterrata di accesso che dopo un paio di tornanti si porta sul versante opposto di un valloncello, per poi raggiungere un costone. Qui si trova il bivio che sulla destra scende a Campiglione mentre a sinistra prosegue traversando in direzione delle borgate superiori di San Michele. Si passa quindi per De Costanzi e Ferreri fino a ritornare infine all’auto.