Domenica 21 Ottobre 2012
Oggi andiamo nella vicina Francia e precisamente in Val Roja. Questa valle ha un suo fascino,è stretta e incassata nel fondovalle con piccoli borghi che hanno la loro storia ma appena ci si sposta dalla strada principale i dirupi lasciano spazio ad ampi panorami e per di più non si incontra anima viva
La nostra meta è su una linea di fortificazioni che hanno fatto la storia tra il 18° e 19° secolo ….raggiungiamo l’abitato di Fontan e all’uscita del paese svoltiamo a destra sulla strada RD 40 per inoltrarci vel Vallon de Cayros. Seguiamo in auto la strada per circa 8 km fino a uno slargo dove questa diventa sterrata e c’è il divieto per i non autorizzati. La nostra meta è già visibile là in alto con il tozzo forte sulla cima. Ci incamminiamo per la strada e la seguiamo per circa 45 minuti incrociando alcune casette ristrutturate fino ad un bivio con palina per la Baisse de St. Veran
Seguiamo il sentierino segnato di giallo nella fitta vegetazione,dopo aver attraversato il rio usciamo dal bosco,lasciamo il bivio per il Col de Raus a destra e iniziamo la ripida salita in direzione della caratteristica Vacherie de Pampriasque ubicata su uno speroncino roccioso.
Continuiamo sempre sul ripido pendio su sentierino sempre segnato, ad un certo punto sopra la Vacherie, attraversa in piano verso nord ovest in direzione del visibile Col de Raus fino a una magra sorgente.
Di qui si svolta decisamente in direzione sud est verso la già visibile Baisse de St. Veran,che si raggiunge in breve tempo
Il panorama si apre verso la Vesubie e in lontananza si vede la nostra meta inconfondibile. Una bella strada militare taglia in leggera salita tutto il versante della Tete de la Pudriere sul versante Vesubie,la seguiamo in tutta la sua lunghezza fino a raggiungere la piatta zona detta L’Authion.
Ancora 50 metri ci separano dalla cima con la sua fortificazione
Il panorama è notevole con il mare sullo sfondo,neanche così distante,visibile ugualmente anche se la visibilità non era ottimale
Questo punto è stato strategico militarmente,come narra la storia sul bel pannello esplicativo davanti al forte
La temperatura è calda per il periodo,indugiamo un pò ma poi iniziamo la discesa perchè Anto deve entrare questa sera al lavoro. Non scendiamo per l’itinerario di salita ma per il più diretto sentiero che della Baisse de Caran sul versante opposto di quello salito. Seguiamo l’erboso costone fino a Pian Caval dove attraversiamo un nutrito gregge di pecore e gli ultimi baraccamenti di una caserma militare
Il sentiero taglia un ripido pendio erboso e ci porta in breve alla Baisse de Caran,dove un altro gregge di pecore è guardato a vista da due cagnoni dei Pirenei che in questo raro caso sono tranquilli e sonnecchiosi
Da questo colle ci buttiamo letteralmente sul ripido versante nord,seguendo dapprima per circa 50 metri una strada forestale e poi il sentiero ben segnalato con picchetti di legno,che scende ripido nel bosco;
Incrociamo ancora due volte la strada,un ultimo sguardo alla cima salita e in breve tempo raggiungiamo esattamente il parcheggio e l’auto
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