Sabato 10 Dicembre 2016
Continua il campo di alta pressione con giornate splendide e neanche troppo fredde. Oggi da solo decido di fare un giretto non troppo lungo su una classica montagna della bassa Val Stura,l’Alpe di Rittana montagna simbolo della Resistenza in quanto in una borgata delle sue pendici,Paraloup,è nato il primo gruppo di partigiani guidati da Duccio Galimberti.
Frequentavo questa montagna nelle prime uscite di scialpinismo e dopo le prime abbondanti nevicate per via dei suoi pendii non troppo ripidi,per la vicinanza a Cuneo e per il non eccessivo dislivello. La borgata di Paraloup fino a pochi anni fa era tutta diroccata mentre oggi è stata ripristinata,alcune baite sono state ben ristrutturate si trova anche un carino rifugio con bar e ristoro raggiungibile in auto.
Imboccata la Valle Stura da Borgo San Dalmazzo proseguo fino all’ingresso di Gaiola dove svolto a destra per Castelletto. Dopo un chilometro circa svolto a sinistra seguendo le indicazioni per Rittana. Risalgo il vallone e superato il paese proseguo sulla strada che diventa più stretta ma comunque sempre asfaltata fino all’ultima borgata di Gorrè. Nelle gite di scialpinismo si partiva di qui in quanto la strada oltre non era sgomberata dalla neve. Oggi si può invece salire tranquillamente al Chiot Rosa punto di partenza della gita di oggi. Raggiunto questo panoramico luogo dove si trova una grande spianata lascio l’auto e mi incammino sulla strada che prosegue verso Paraloup. Dopo pochi metri seguo il sentiero sulla destra che evita la strada per raggiungerla più in alto. Raggiunte le case di Chiapera la abbandono definitivamente seguendo la traccia che prosegue sulla dorsale a destra.
Proseguo t bella traccia che raggiunge una faggeta,passa nei pressi di una fitta abetaia per raggiungere un colletto nominato Poggio Francila, Qui la traccia principale segnata in bianco rosso traversa verso destra in direzione del Pilone Rocca Stella passando sotto le rocce dell’omonima cima. Io invece proseguo su una piccola e ripida traccia che sale diretta sul costone e raggiunge la dorsale principale nei pressi della Croce dell’Arpiola. Durante l’inverno con gli sci passavo sempre si qui per raggiungere la dorsale e la cima. Il panorama qui si apre subito ampiamente sul versante della Val Verde e su tutta la piana cuneese fino alle montagne valdostane.
Proseguo lungo la dorsale passando vicino alla grande croce in legno dell’Arpiola e continuo salendo il costante pendio che porta direttamente in cima. Su questo ultimo tratto sono passato una anno fa con mio fratello durante la salita del Beccas di Mezzodì con partenza da Damiani. Raggiungo la cima in completa solitudine senza anima viva in giro e con un panorama stupendo sulle Alpi Marittime con in primo piano l’Argentera e il Corno Stella.
Dopo una breve pausa riprendo il cammino proseguendo in discesa sulla dorsale verso il Colle Roccasson. Qui lascio la traccia che prosegue verso il Beccas di Mezzodì e il Colle dell’Ortica e svoltando a sinistra seguo il sentiero che con un traverso taglia il ripido versante in direzione di un costone. La traccia prosegue ancora in traversata fin sulla verticale del Colle della Gorgia che si raggiunge con una ripida e diretta discesa. Passo quindi in ombra e seguo le tracce che scendono sul pianoro sottostante. Qui lascio il sentiero visibile che traversa il pianoro verso destra per portarmi su un colletto davanti a me. Seguo il tracciato ben segnato sulla mappa ma non più presente sul terreno per cui proseguo alla belle e meglio su dei prati in mezzo alle betulle. Più in basso recupero una vecchia traccia che però sparisce nuovamente ma comunque senza difficoltà raggiungo il sentiero segnato proveniente da destra. Lo seguo per poco fino a sbucare su una strada sterrata che con alcune svolte mi porta a Paraloup.
Non mi fermo e proseguo adesso per la strada di accesso che mi riporta a Chiapera e in breve all’auto.
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