Venerdì 6 Luglio 2018
L’escursione di oggi si trova in Valle Grana, la valle del famoso formaggio Castelmagno, e percorre un vallone un pò dimenticato che da Campomolino sale a Narbona (o Arbouna,grande albero) storica borgata ormai abbandonata. Si continua poi nell’omonimo vallone fino a raggiungere il caratteristico Pertus d’la Patarasa, situato poche decine di metri sotto il Monte Crosetta. Tutta la salita fino a questa cima percorre dei sentieri poco frequentati e benchè ben segnati senza possibilità di perdersi, essendo poco battuti presentano molti tratti con erba alta che dà un pò fastidio. La prima parte che percorre l’incassata gola del torrente Narbona è da evitare dopo piogge o disgelo in quanto ci sono alcuni guadi che con molta acqua possono essere difficoltosi da attraversare. Nell’ultima parte invece il sentiero è stato recentemente risistemato, evitando alcuni ripidi tratti con traversi e svolte scavate nel terreno. La discesa invece percorre un vecchio sentiero che sale direttamente da Chiotti evitando il largo giro per il Santuario di San Magno, ben segnato per chi lo percorre in salita, ma non sempre evidente in discesa a causa dei numerosi passaggi del bestiame che creano motivo di confusione e i segni bianco-rossi messi un pò a casaccio. L’ultima parte percorre il bel sentiero del Cammino di San Magno che da Campomolino sale fino al santuario, ben segnato anche con segnaletica verticale, ma che presenta ahimè alcuni tratti com erba molto alta.
Avvicinamento: si risale da Caraglio la Val Grana fino a Campomolino, sede comunale delle borgate di Castelmagno, dove si parcheggia negli apposti spazi nella piccola piazzetta.
Itinerario: si segue per alcuni metri la strada asfaltata che sale verso il Santuario di San Magno fino al vicino tornante, dove parte il sentiero per Narbona, palina. Si entra quindi nell’incassato vallone seguendo il sentiero che costeggia il torrente e lo attraversa per 5 volte fino a congiungersi col più frequentato tracciato che giunge dalla borgata Colletto. Si arriva così a Narbona, dove passando tra i numerosi ruderi si trovano ancora delle stanze arredate e la chiesa semidistrutta con i banchi in legno che sembra stiano aspettando i fedeli ormai scappati. Dopo le ultime case a monte si trova il bivio che sulla destra porta a Vallera per il Colletto Bercia, mentre a sinistra si continua sul nostro itinerario. Si traversa in direzione del rio Tanetta oltre il quale si passa tra i ruderi di Grange Casalas, per poi continuare sul versante sinistro orografico del vallone tra i pascoli ormai abbandonati. Il sentiero è segnato nell’erba alta con picchetti in ferro e si porta verso un pronunciato sperone roccioso che si supera sulla destra salendoci sopra, dopo aver erroneamente pensato che si sarebbe passati alla sua base. Con un ultimo traverso si arriva al bivio,palina,col tracciato che a destra sale alla Bassa di Narbona, sulla dorsale tra la Val Grana e Maira. Si prosegue in piano a sinistra attraversando un rio per portarsi sul versante opposto tra i rododendri e di qui in breve al caratteristico Pertus d’la Patarasa. Si tratta di una piccola grotta nel calcare (inghiottitoio), che la leggenda vuole si trovino tutto l’anno le lacrime ghiacciate della bella fanciulla che non si era donata al signorotto di turno, il quale si era vendicato con gli abitanti delle borgate della zona. Noi il ghiaccio non l’abbiamo trovato, solo alcuni resti di neve ma il luogo merita comunque una visita. Si prosegue quindi sul bel sentiero che in circa 15 minuti raggiunge il Passo delle Crocette, percorso da noi tre in occasione della lunga traversata San Magno-Gerbido, e di lì a poco sulla cima del Monte Crosetta, o Crocetta.
La discesa si effettua continuando sulla panoramica dorsale che si segue verso est per poi seguire quella secondaria che si dirige verso sud fino ad un colletto dove si svolta a destra. Per tracce di bestiame si raggiunge quindi la conca dove ci si innesta nel sentiero segnato in bianco-rosso che sale da Chiotti. Seguendo quest’ultimo si costeggia sulla sinistra un’abetaia per poi scendere facendo attenzione a non perdere i segni e non imboccare una delle numerose tracce del bestiame che possono confondere. Si giunge così a Chiotti e quindi sulla strada provinciale che sale al santuario. La si attraversa per poi seguire il Cammino di San Magno, un bel sentiero ultimamente ripristinato e segnato che scende sotto la provinciale e con un lungo traverso ,passando per la bella Cappella di San Bernardo da Mentone,porta a Neirone superiore e inferiore. Si continua sul tracciato che attraversa dei prati con erba alta fino a ritornare così a Campomolino e all’auto.

partenza sentiero

caratteristico vallone

il torrente Narbona

il vallone si apre

bivio col sentiero proveniente da Colletto

a Narbona

bivio per Vallera

torrione sopra Narbona

in salita

si traversa

bivio per la Bassa di Narbona

il sentiero percorso

il vallone percorso

Pertus d’la Patarasa

verso il Crosetta

sguardo sul Tibert

verso valle

a Chiotti

San Bernardo da Mentone

sul Cammino di San Magno

ritorno a Campomolino