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Monte Vecchio

sul costone


Domenica 12 Ottobre 2014

Il meteo continua a essere instabile; questa mattina però c’è una finestra di tempo buono e ne approfittiamo per andare su una montagna classica sopra Limone e famosa per lo sciaplinismo,il Monte Vecchio. Vogliamo però salire dal vallone di Palanfrè o più correttamente Vallone Grande. Raggiunto Vernante svoltiamo a destra al semaforo e proseguiamo in direzione di Palanfrè per circa 3 km fino a un ponte sulla sinistra e una stradina asfaltata che sale nel vallone della Sausa. Continuiamo ancora per circa 1,5 km e lasciamo l’auto nei pressi di un ponticello poco prima di Tetto Rivoira dove termina la strada.

poco dopo la partenza

Iniziamo la salita seguendo la strada fino al suo termine presso alcune case. Poco prima si stacca a destra una sterrata che bisogna seguire,segnata con segni color arancio. Noi abbiamo proseguito seguendo il sentiero sulla cartina e che passa nel mezzo delle case ma che poi sparisce,ormai invaso dalla vegetazione e ci ritroviamo poco dopo dinuovo sulla sterrata. Il sentiero segnato fa un lungo zigzag per raggiungere Tetti Fustin,ed è la soluzione migliore.

Tetti Fustin

Qui arriva il sentiero segnato in bianco che proviene direttamente da Vernante e dove termina quello arancio. Il sentiero adesso ben evidente sale ripido con numerose svolte nel bel bosco di castagne prima e faggi poi,attraversando ognitanto alcune radure.

in salita

Inizia poi a fare un lungo traverso il direzione del Colle Cagera lasciando a sinistra una traccia che sale alla Rocia del Pino.

il Vecchio

Passiamo sotto a un bel salto roccioso e poco dopo sbuchiamo sul colle dove arriva la forestale che sale da Limone.

Il tempo si sta guastando, come da previsione,arrivano le prime nebbie e la visibilità nonè più ottimale. Proseguiamo adesso per il sentiero che sale in direzione del panoramico costone nord che avevo già salito lo scorso anno partendo però da Limone.

verso il costone

Raggiunto il costone le nebbie si diradano per un momento e la visibilità è dinuovo buona anche se in direzione della Rocca dell’Abisso ci sono nuvoloni per niente piacevoli.

sul costone

in vista della cima

Raggiungiamo al cima che si è alzato un forte vento e iniziano a cadere dello grosse gocce di pioggia.

in cima

In fretta e furia ci vestiamo e iniziamo subito la discesa per il versante opposto verso il Colle Arpiola.

in discesa sotto la pioggia

Intanto sul versante Palanfrè si sono formate spesse nebbie,ma non ci preoccupano perchè il sentiero è ben segnato e evidente. Raggiunto colle dell’Arpiola esce invece dinuovo un raggio di sole.

verso colle Arpiola

Qui si incontrano i sentieri che arrivano da Limone e quello che prosegue verso il Gias Crosa; il nostro invece,ben segnato in blu inizia a scendere sul versante Palanfrè. Meno male che non piove più e anche se siamo rientrati nelle nebbie la discesa è piacevole nel bel bosco.

Scesi a un colletto a circa 1450 metri di quota,lasciamo a destra una traccia non segnata che scende direttamente verso Tetti Liboe,proseguiamo invece sempre su quella ben segnata in blu che porta restando sempre nei pressi del costone a Meira Tempie.

Più in basso lasciamo a sinistra la traccia verso Folchi e Tetto Verna e svoltiamo a destra sempre sulla traccia blu.

 

Seguendo sempre il bel sentiero arriviamo a Tetti Berc e Musun dove una strada non asfaltata ci riconduce in poco tempo all’auto

Download traccia GPS

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