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Mercoledi 6 Gennaio 2016
Oggi festa della Befana e ci ritroviamo solo io e Biagio a fare un escursione in montagna. La giornata è limpida e fredda a dispetto delle previsioni che davano bello solo in quota e con copertura nuvolosa sulla pianura. La meta di oggi è una panoramica cima della media valle Varaita,il Monte Ricordone. Questa punta si trova sulla sinistra orografica della valle tra gli abitati di Rore e Frassino e sulla dorsale che separa la valle principale dal vallone di Gilba.
Raggiunta Rore parcheggiamo nel parcheggio lungo la strada poco dopo il ristorante. Ci incamminiamo scendendo pochi metri e passato il ponte che conduce nel vecchio borgo,lo attraversiamo fino a una indicazione sulla sinistra verso la borgata Puy. Passati tra le case riprendiamo poco dopo la strada asfaltata che conduce a questa solare borgata,dalla quale si può in alternativa partire per la salita al Ricordone. Noi siamo partiti da sotto perchè è nostra intenzione percorrere un anello con ritorno diretto a Rore
sulla strada appena lasciato Rore
vista verso l’alta valle
arrivo a Puy
Finalmente sbuchiamo al sole,nella parte bassa in ombra faceva veramente freddo. Raggiunta Puy lasciando sulla destra un paio di sentieri per la borgata Chiaronto, seguiamo il bel sentiero indicato che sale deciso nel bosco fino a un bivio. A sinistra si va verso la Meira Paula,una bella baita ristrutturata adibita a rifugio,ristorante e quant’altro. Dritti invece si prosegue verso il Passo Malaura e la nostra meta. Svoltiamo a sinistra per passare a questo bel rifugio,dal quale una traccia ci riporterà sul sentiero principale.
indicazioni
sul sentiero nel bosco
a Meira Paula
Arriviamo alla meira che è ancora abbastanza freddo e fuori non vediamo nessuno; proseguiamo quindi sul sentiero che sulla destra verso est ci riporta sul quello lasciato in precedenza. Saliamo ancora per un tratto in ombra fino a sbucare sul bellissimo poggio dove si trovano un pilone votivo e le Grange Colletto.
Grange Paula
arrivo a Colletto
Proseguiamo sul sentiero in vista della nostra cima passando tra le case ristrutturate e ci troviamo così su un bel costone panoramico,che sarà la direttrice verso la meta. Più in alto inizia ad esserci un pò di neve ma che non crea problemi. Continuando sulla traccia sbuchiamo così un pò più in su del colletto Malaura sulla cresta che con un ultima impennata porta in cima. Il panorama oggi è veramente notevole,spazia dalle montagne valdostane fino alle liguri e su tutta la pianura immersa in lontananza nelle nebbie.
verso l’alta valle Varaita
la Testa di Garitta Nuova e Viso
il gruppo del Rosa
il Re di pietra
Dopo una breve pausa sulla cima dove si trova una centralina meteo con annesso pannello solare,riprendiamo il cammino senza raggiungere la croce messa più in basso per essere visibile dalla valle,e scendiamo sulla cresta fino al Passo Malaura. Continuiamo quindi sempre sul filo di cresta salendo sulla vicina Rocca Balma Fourn e di qui in breve al Colle del Prete.Questo tratto è molto bello e panoramico e permette attraverso questo colle di scendere sul versante opposto,in pieno sole, del vallone che sale da Rore.
al Passo Malaura
sul costone uno sguardo indietro alla nostra cima
verso il Colle del Prete
Raggiunto il colle lasciamo la sterrata che divalla verso Rua di Becetto e iniziamo la discesa segnata da uno sparuto cartello in legno con indicato Dragoniere. Il sentiero non è molto frequentato e non è segnato ma è evidente.Bisogna però prestare attenzione ad abbandonare quello principale per Dragoniere per seguire invece quello che scende diretto verso Rostagno. Questo bivio non segnato si trova poco prima di una baita diroccata appena dopo una breve risalita su un costoncino. Seguendo questa traccia ormai abbandonata passiamo la Meire Rostagno e per i bei prati che costeggiano il sentiero ormai invaso da rami e rovi giungiamo sulla strada asfaltata che giunge a Rostagno.
in discesa dal Colle del Prete
a Meire Rostagno
sulla strada a Rostagno
Da questo punto vediamo segnata sulla cartina una traccia che segue il filo del costone che divalla verso Rore. Per non seguire la strada asfaltata che scende con un lungo tornante attraversiamo le case di Rostagno e lasciato a destra l’itinerario segnato con palina per Dragoniere, divalliamo su vaghe tracce sul costone. In effetti una vecchia traccia esiste perchè poco più in basso troviamo addirittura un pilone votivo e un muretto a secco. Man mano che scendiamo però vediamo che il terreno diventa più impegnativo e ripido e iniziano ad esserci dei salti di roccia. Cocciutamente continuiamo finchè ci troviamo così su un brutto terreno,con alcune tracce di animali. Evitando a destra e a manca le varie rocce e i rovi riusciamo in qualche modo a scendere nel sottostante rio dove recuperiamo una piccola traccia che ci porta fuori dal brutto e sulla strada che sale a Miretta.
vecchio pilone
Sconsiglio vivamente di seguire la nostra traccia gps dalla borgata Rostagno in giù,in quando su terreno infido e ripido con tratti esposti su salti di roccia. O si segue la strada asfaltata che scende tranquilla a Rore oppure il sentiero segnato che da Rostagno porta a Dragoniere e prima di raggiungere il paese si scende per un sentiero su un costone che passa per il Pilone del Castello.
Raggiunta la strada asfaltata la seguiamo adesso fino a Rore e all’auto.
Traccia GPS
Statistiche