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Venerdi 30 Ottobre 2015

Finalmente il tempo si è rimesso al bello e ne approfittiamo subito per andare a fare un altro bell’anello. Con i due Marcello oggi siamo in valle Stura e precisamente nel vallone di San Giacomo,quello che si stacca da Demonte per salire al Colle Valcavera e Fauniera. La nostra escursione sale per il selvaggio vallone di Monfieis,il primo sulla sinistra orografica e che inizia nei pressi di una conduttura e centrale elettrica.

Raggiunta Fedio proseguiamo ancora per qualche centinaio di metri fino a un bivio sulla destra che imbocchiamo. Dopo una leggera discesa e attraversato il torrente lasciamo sulla destra la strada privata che porta alla centrale e continuiamo in salita sulla sinistra fino a parcheggiare l’auto in uno slargo nei pressi della grande conduttura. Ci incamminiamo quindi per la strada asfaltata e dopo pochi metri,dove questa è chiusa con una sbarra prendiamo una sterrata sulla destra che in leggera salita si introduce nel vallone.

Madonna del Pino appena partiti

 

Passiamo adesso in ombra e seguiamo il bel sentiero che sale costante fino a una presa d’acqua con tanto di bacino artificiale. Di qui adesso il sentiero è meno marcato ma sempre ben evidente e sale nella bella faggeta. Continuiamo su di esso fino a una zona piena di alberi abbattuti da una vecchia valanga. Con qualche difficoltà attraversiamo questo tratto,fortunatamente non lungo fino a reperire un ponticello sulla sinistra che porta fuori da questo ingorgo di piante e vegetazione.

 

in salita

 

passata la zona malagevole

 

Il sentiero adesso è dinuovo bello e sale fino a uscire dalla faggeta dove si perde un pò nei prati. Poco oltre incrociamo la strada sterrata che sale da Demonte e porta all’alpeggio superiore. La seguiamo per un tratto e tagliato alcuni tornanti con delle scorciatoie giungiamo alla bella baita del pastore.

 

ultimo tratto di faggeta

 

arrivo alla baita

 

La nostra meta è la in alto a destra e presenta ancora un pò di neve nella parte superiore. Continuiamo adesso per una traccia che però si perde poco dopo nel pascolo,ma senza difficoltà e seguendo le tracce delle mucche saliamo il pendio erboso fino a incrociare il sentierino che arriva dalla Rocca Pergo. Qui il percorso è più evidente e con un lungo traverso a sinistra raggiungiamo la panoramica dorsale che ci separa dalla valle Grana.

 

verso la cima

 

sulla dorsale

 

Seguendo adesso il bel costone raggiungiamo la bella e piatta cima dove si trova un cartello segnalatore. Il panorama è ampissimo grazie anche all’aria tersa tanto che in lontananza si vede intravede bene il Cervino e il Rosa.

 

arrivo in cima

 

sulla cima

 

selfie

 

verso la pianura

 

il Cervino

 

l’Argentera

Il nostro percorso adesso continua in discesa lungo l’evidente e facile costone che scende diretto verso est e verso il Colle Pra Collet dove inizia il vallone che seguiremo in discesa. Questo tratto è senza sentiero ma non presenta nessuna difficoltà se non la presenza di ancora un pò di neve in alto. Da evitare però in caso di nebbia o scarsa visibilità. Seguendo sempre la line della dorsale raggiungiamo una bella casetta in legno dove ci fermiamo al sole per mangiucchiare qualcosa.

 

il costone di discesa

 

casetta in legno

 

Non abbiamo più voglia di ripartire ma bisogna scendere per cui ci incamminiamo e raggiungiamo un colletto dove si trova una vecchia baita e dove ero passato questa primavera per la salita al Monte Sapea. Qui parte sulla sinistra scendendo il bel sentiero segnato con un gliglio blu che con numerosi tornanti scende immettendosi nella faggeta che più in basso diventa pineta

al colletto

 

si rientra nel bosco

 

Superata la Rocca del Chiodetto,punto panoramico sulla valle,passiamo sotto delle belle rocce per sbucare infine nella frazione di San Maurizio sulla strada principale del vallone di San Giacomo. Qui non ci resta che seguire la strada asfaltata verso valle che ci riporta con una leggera salita all’auto.

 

arrivo a San Maurizio

 

 

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