Sabato 10 Agosto 2013
Per questo fine settimana le previsioni meteo sono perfette…..aria limpida,ottima visibilità,temperature non troppo alte e tempo stabile. Decidiamo quindi di andare a fare un bel giro nelle Alpi Liguri,montagne fascinose e un pò snobbate da molti fuorchè dai liguri. In effetti la morfologia di queste cime è particolare,in piena estate normalmente si formano nubi pomeridiane dovute all’influsso marino che risale il versante sud dei rilievi,formando nuvole e nebbie che riducono la visuale e la visibilità. Il periodo migliore è l’autunno o anche in estate quando ci sono condizioni come oggi o meglio ancora,per gli amanti dei luoghi appartati,fuori dai percorsi classici e con percorsi molto lunghi,il periodo invernale.
Saliamo in auto fino a Pian Marchisio lungo la lunga valle Ellero,e iniziamo subito il cammino nel bel pianoro che conduce al Rifugio Mondovì,gestito da Mariolino, un mio vecchio compagno di interventi col soccorso alpino.
Parcheggio
Pian Marchisio
Non passiamo al rifugio subito ma passeremo al ritorno,abbiamo incontrato Mariolino che scendeva in auto sulla strada per le spese, e ci aspetta al ritorno. Seguiamo la carrareccia che prosegue verso Gias Gruppetti dove termina.
la nostra meta lontana
Gias Gruppetti
Mi volto in su è vedo un bel rapace che volteggia,provo a fotografarlo con lo zoom un pò a casaccio
Dal gias le paline indicano altri percorsi ma non il nostro che sale al Mongioie,in effetti questo versante è molto caratteristico per via delle sule molteplici doline calcaree e sembra un labirinto in mezzo alle rocce.
So però che il labile sentierino è segnato con tacche rosse ma qui nell’erba del gias non sono individuabili; su indicazioni di Mariolino troviamo però la palina che indica il percorso che peraltro è di facile individuazione perchè segue fedelmente un valloncello delimitato a destra dalle rocce calcaree e a sinistra da prati
Man mano che si sale si passa dall’erba alle rocce per cui i segni rossi,peraltro rinfrescati di recente e alcune bandierine rosse su piccoli picchetti,indicano facilmente il percorso.
paesaggio lunare
Continuiamo la salita con alcune giravolte finche’ sbuchiamo sull’ampio dosso o spallone che arriva dal Passo delle Saline,e con leggera discesa al Bocchino delle Scaglie. Di qui il sentiero è più marcato perchè è quello che sale dal Rifugio Mongioie e con alcuni tornanti porta sul crinale spartiacque verso la val Tanaro e in breve alla cima.
arrivo in cima
Il panorama è veramente notevole,con una giornata limpida come oggi si può vedere il mare con il Golfo di Genova ela pianura piemontese fino al Rosa e Cervino.
Golfo di Genova
il Pizzo d’Ormea
la valle d’Aosta
la Cima delle Saline
il paese dove abitiamo
il Cervino in lontananza
Dopo una bella pausa riprendiamo il cammino sul versante opposto e andiamo a far visita alla bella Madonna Nera,una grossa statua in metallo appollaiata sul bordo di una parete di roccia che domina la valle,raggiungibile con una breve e facile scalata.
Scendiamo velocemente per il ripido sentiero al Bocchino dell’Aseo e di qui proseguiamo verso il Lago Raschera.
il ripido versante di discesa
Oltrepassato il bel lago iniziamo la salita verso il Bocchino della Brignola che raggiungiamo in circa 30 minuti
L’idea iniziale era di scendere al laghetti delle Brignola per poi risalire alla Colla Brignola,ma valutando il sentiero e il dislivello decidiamo dal passo di salire direttamente alla Cima della Brignola per un ripido sentierino
verso la Brignola
La raggiungiamo facilmente e di qui abbiamo un bel colpo d’occhio sul Mongioie e sull’itinerario seguito in salita
Mongioie dalla Brignola
Dopo un’altra pausa in tranquillità riprendiamo la discesa e in breve su sentiero segnato arriviamo alla Colla Brignola dalla quale scendiamo al Gias Gruppetti dove chiudiamo l’anello
In breve giungiamo al rifugio dove ci riposiamo e beviamo il dovuto e tra una chiacchiera e l’altra facciamo quasi sera. Un saluto a Monica e al bel gattino del rifugio Garelli che si è perso
Download traccia GPS