Giovedì 26 Ottobre 2017
Continua questo clima impazzito….o forse no, si sta solo vendicando, con temperature elevate e senza una goccia di pioggia da chissà quanti mesi. L’escursione di oggi si svolge quasi esclusivamente a sud per cui il periodo ideale è l’autunno, con le sue temperature fresche e gradevoli al sole. Oggi invece alla partenza alle 8,30 di mattino e a 1500 metri eravamo già in maglietta. Salendo sul sentiero notavamo le foglie che scricchiolavano sotto i piedi per la secchezza, una minima scintilla le avrebbe incendiate con conseguenze immaginabili. Ne sanno qualcosa i numerosi versanti di molte valle piemontesi che in questo momento stanno bruciando, impegnando persone e risorse e distruggendo bosco e poveri animali che nulla possono contro la mano idiota di qualcuno. Ma tant’è!, finiremo con l’autodistruggerci e forse ce l0 meritiamo, via… reset e inizio di una nuova era…forse.
Il Frioland è una massiccia montagna che si trova sulla lunga dorsale divisoria tra la valle Po e Pellice, dorsale che inizia dal colle Monte Granero e scende giù fino alla Ostanetta e Selassa sopra Paesana. Il panorama con le giornate limpide si apre dalle Marittime al Rosa e in primissimo piano la grande mole del Monviso e dei suoi satelliti. In estate non è una salita da effettuare da questo versante perchè a causa dell’esposizione a sud-est e al microclima di queste zone, normalmente si formano sempre nebbie, che oltre a precludere il panorama aumentano le difficoltà di orientamento a causa dei sentieri poco evidenti in alcuni tratti e senza vegetazione arborea. Il periodo giusto è proprio l’autunno, prima delle nevicate, quando il cielo è terso e le temperature ancora gradevoli. Il percorso ad anello effettuato oggi sale inizialmente su sentiero, per poi seguire un costone con tracce poco evidenti nella prima parte ma poi segnate da numerosi ometti e senza tregua portano in cima. La discesa invece si effettua sulla dorsale della via normale, e noi l’abbiamo allungata continuando ancora sul Briccas, facendo così un anello ancora più ampio.
Avvicinamento: si risale la val Po e si raggiunge Crissolo. Si continua per la strada che sale al Pian del Re e dopo un paio di tornanti si svolta a destra seguendo le indicazione per Borgo. Raggiunta la borgata si prosegue sulla strada verso Brich e Ciampagna, che adesso è in leggera discesa e si inoltra nella valle di Rio Toussiè, parallela alla valle principale. Dopo un centinaio di metri si trova a sinistra l’imbocco del sentiero segnalato da alcuni cartelli in legno. Si lascia l’auto nelle vicinanze, in uno degli slarghi della strada.
Itinerario: Si sale sul bel sentiero che con un lungo diagonale nel bosco raggiunge le meire ormai diroccate di Schalance. Si oltrepassa un marcato rio e si raggiungono le successive meire Riu. Si prosegue in salita e in breve si esce dal bosco in vista delle Meire Coumpercie. Nei pressi di un muretto diroccato di un vecchio gias si abbandona il sentiero principale per svoltare a sinistra in un avvallamento seguendo delle vaghe tracce di animali. Bisogna tenere il lato destro della valletta fino a recuperare una marcata traccia segnata da numerosi ometti. Noi ci siamo tenuti sulla sinistra e solo più in alto abbiamo notato questa traccia alla nostra destra. L’abbiamo quindi recuperata per seguirla fedelmente. Probabilmente si stacca dal sentiero principale più a monte e nei pressi delle Meire Counpercie, ma che non abbiamo verificato in quanto abbiamo svoltato prima. Questo sentiero traversa verso sinistra per portarsi su una panoramica dorsale. Qui si biforca con un tracciato che in leggera salita e con un lungo traverso si porta a sinistra verso la Valle Arpetto, mentre l’altra diramazione svolta a destra e con numerose svolte inizia la salita della dorsale. Entrambe le tracce sono segnate da ometti per cui identificabili. Seguiamo il ramo di destra e con una monotona salita sulla dorsale seguendo i numerosi ometti raggiungiamo un vecchio gias. Qui un ometto più grande segnala il sentiero che adesso con un lungo e ripido traverso verso sinistra raggiunge la dorsale Raisis. Prima di raggiungerne il filo sale sulla destra tra una caratteristica pietraia di pietre piatte (lose) e cona altre svolte porta ad una piccola truna di pietra proprio sulla dorsale. Si continua salendo tra erba e pietre su vaghe tracce ma sempre indicate da ometti per raggiungere una spalla a destra sotto una cima rocciosa. Di qui è visibile il Colle del Frioland e la nostra meta con la croce in cima. Con un traverso quasi in piano si raggiunge il colle e di qui seguendo la traccia leggermente sotto il filo di cresta si arriva sulla panoramica cima.
Si scende seguendo la cresta sul lato opposto passando nei pressi di una cima secondaria con croce e grande ometto. Si prosegue sulla traccia che da questo versante è più marcata ed evidente e ci si abbassa inizialmente per un ripido pendio. Seguendo il filo di cresta leggermente sulla destra si aggira una elevazione e con una ulteriore discesa si giunge ad un colletto erboso. Qui sulla destra si stacca il sentiero più diretto e frequentato che inizialmente è segnato solo con ometti sugli ampi pendii erbosi. Volendo si può scendere e ritornare all’auto per questo itinerario. Noi abbiamo proseguito sulla cresta raggiungendo poco oltre il Colle delle Porte e successivamente risalita l’ampia dorsale che in circa 170 metri di dislivello porta sulla cima del Briccas (croce). Anche di qui volendo si può scendere direttamente per gli ampi pendii e ritornare così all’auto. Per compiere un anello su sentieri ufficiali abbiamo ancora proseguito sulla cresta verso il Colle del Vallone, tra il Briccas e la Punta Ostanetta. Risalita una quota con ometto in cima si prosegue scendendo sul ripido e un pò esposto tracciato che porta al Colle del Vallone. Qui è segnato in bianco rosso il sentiero che porta verso sinistra ad Ostana, mentre noi abbamo divallato direttamente per i facili prati pascolivi in direzione di una strada sterrata visibile in basso. Una volta raggiunta la si segue in piano sulla destra scavalcando un costone e portandosi così dinuovo sul versante sud del Briccas e verso il punto do partenza.. La strada compie un ampio giro per cui la si abbandona scendendo in direzione di un gias con vasca per l’acqua e si prosegue sui parti sottostanti attraversando nuovamente la sterrata. Continuando sempre nella medesima direzione ci si avvicina ad una gorgia dove passa un rio. Si scende sul versante sinistro e lo si costeggia fino a raggiungere i primi larici e una baita diroccata, da dove vaghe tracce permettono di scendere fino a recuperare il sentiero che giunge da destra, tracciato e segnato con recenti bolli bianco-rossi. Lo si segue senza possibilità di errore e passando nei pressi di alcune baite si raggiunge la sterrata alle case di Brich. Di qui non resta che seguire la strada asfaltata verso destra che con un lungo semicerchio passa sul versante opposto del vallone riportandoci così all’auto.

partenza

a Meire Schalance

sul sentiero prima del rio

i compagni di gita

in salita

qui abbiamo abbandonato sentiero e svoltato a sinistra

sulla prima dorsale nei pressi del bivio

la truna di pietre

la nostra meta in vista

arrivo in cima

verso la cima secondaria

dalla cima verso il Rosa

la Marittime

la cresta di discesa con il Briccas e l’Ostanetta

sulla cima secondaria

il costone Raisis di salita

il costone di discesa prima dal primo colletto erboso

il Frioland dal Briccas con la cresta di discesa

al Colle del Vallone

sulla sterrata in discesa

sui prati sopra Brich

ritorno sulla strada asfaltata