Lunedì 16 Aprile 2018
Oggi con Anto ne approfittiamo della sua giornata libera per fare una bella escursione in basa quota e al sole, adatta in questo periodo e non troppo lunga quindi effettuabile anche in mezza giornata. La Croce dell’Ubacco è una panoramica cima situata sullo spartiacque tra il vallone di Valloriate e quello dei Colli di Moiola, con vista sulla pianura e sulle montagne della Resistenza, cioè Tagliarè, Alpe di Rittana e Beccas del Mezzodì. Se in salita si effettua il percorso qui descritto si passa alla bella Cappella di Madonna dell’Incoronata dove il panorama si apre sulla bassa valle Stura e sulla piana di Demonte. Si passa tra antiche borgate, alcune ancora abitate e bei castagneti secolari per cui è anche interessante nel periodo autunnale. Se si lascia l’auto più in basso tra le case di Moiola si può compiere un anello più ampio e scendere direttamente dalla cima per delle strade forestali, allungando così l’escursione.
Avvicinamento: si risale da Borgo San Dalmazzo la valle Stura, si oltrepassa Gaiola e si giunge dopo pochi chilometri a Moiola. Se si parte di qui si lascia l’auto nell’ampio piazzale nei pressi della statale, altrimenti come nel nostro caso siamo saliti in auto sulla strada asfaltata per Tetto Bordone parcheggiando nel tornante poco prima di questa borgata.
Itinerario: dal tornante una vecchia palina in legno indica il sentiero che sale in diagonale si inoltra nel bosco. Poco dopo si svolta a destra per raggiungere un bel castagneto e dei prati pascolivi. Si continua per il tracciato segnato con alcuni bolli di vernice e delle piccole paline per il mountain bike, salendo dapprima verso sud-ovest e poi a est in direzione di un costone, fino a giungere a un bivio segnato con Cappella Assunta e Big Bench (grande panchina). Svoltando a sinistra si raggiunge la panchina ubicata su un panoramico pulpito verso valle. Di qui si prosegue senza tornare al bivio per un sentierino che raggiunge la vicina cappella. Si prosegue adesso il leggera discesa fino a un vago colletto dove si lascia sulla sinistra il sentiero che scende verso la valle Stura, si continua sulla destra e si entra in una bella faggeta abbandonando il costone per restare sul suo lato destro. Il sentiero diventa una forestale e con un lungo traverso con poca pendenza porta al Ciabot del Maro e superato un valloncello raggiunge Tetti Masuè. Si passa tra le case e si prosegue sulla strada asfaltata di accesso fino a Tetti Tederei, ancora abitati. Dove la strada inizia a scendere si svolta a sinistra verso le case e poi subito a destra si prende una sterrata che in diagonale porta a una baita. Si svolta a sinistra poco prima di essa e sempre per la stradina adesso forestale si sale tra bei prati e in breve si raggiunge il Colle Donnarenna, sul costone divisorio con il vallone di Valloriate. Si segue in piano una stradina sulla destra in direzione nord-ovest per poi abbandonarla e imboccare a sinistra un sentierino che sale ripido verso la cresta. Ancora pochi ripidi metri tra alcune rocce e si giunge alla bella croce di vetta.
La discesa si effettua per il percorso di salita fino alla casetta sotto il colle di Donnarenna, si passa adesso davanti a questa per scendere alle sottostanti case di Pellottiero. Qui si riprende la strada asfaltata che scende verso Moiola e raggiunti Tetti Carletto la si abbandona ad un tornante a sinistra per seguire una stradina in piano che passa davanti a una bella casa ristrutturata e abitata. La stradina diventa una forestale che traversa in leggera discesa un valloncello con rio e prosegue in direzione est. Si lascia a sinistra una deviazione in discesa per proseguire in piano entrando nella faggeta, dove si continua tenendo la sinistra attraversando così un bel prato. Poco più avanti la forestale termina e ci siamo accorti solo lì che bisognava imboccare l’ultima stradina sulla destra in leggera salita e prima del prato. Abbiamo comunque continuato per un sentierino che in traverso su un ripido tratto permette di riprendere la stradina che passava poco sopra. Si segue quindi questa in discesa passando tra vecchi castagni potati fino a raggiungere la strada asfaltata di acceso ai Tetti Spa. Senza seguire la strada si passa tra le case ormai abbandonate e traversando in leggera e breve salita un prato e un costone, ci si congiunge col sentiero percorso all’andata. Per quest’ultimo infine si ritorna così all’auto.

partenza

tra bei castagneti

tra bei prati

bivio per la panchina gigante

vista dalla cappella

la cappella

panorama sulla bassa valle Stura

nella bella faggeta

dopo Tetti Masuè

al Colle Donnarenna

in cima

verso il Tagliarè e l’Alpe

da sinistra Lausetto,Oriol,Argentera e Asta sottana

il Saben e la Pissousa

il prato in discesa

a Tetti Spa