Testa Rognosa della Guercia
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26 Luglio 2016
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Monte Casternaud

l'ometto della cima

map

 

 

Domenica 24 Luglio 2016

Dopo un sabato piovoso e con molte nuvole oggi il meteo è un pò meglio anche se in montagna è ancora ben nuvoloso. Il pomeriggio però notiamo un miglioramento per cui decidiamo di andare a fare un giretto nella zona di Roaschia,un bel paesino che si trova in una valle laterale della Valle Gesso,il Vallone di Roaschia appunto, e che si dirama dall’abitato di Andonno.

Raggiunto il paese lasciamo l’auto nel parcheggio dove inizia la stradina che conduce alla vicina Fonte Dragonera e che raggiungiamo subito dopo.

partenza

partenza

 

la bella sorgente Dragonera

la bella sorgente Dragonera

 

Proseguiamo lungo la stradina sterrata percorsa molte volte in occasione delle classiche gite di scialpinismo al Monte Balur,al Testas e al Servantun. Non eravamo mai stati in estate qui e in effetti la parte bassa del percorso non è proprio entusiasmante,si sale su una ripida strada in un incassato vallone con panorama zero. Raggiungiamo più in alto il bivio per i Tetti Virutra dove svoltiamo a sinistra verso di loro lasciando il vallone principale che porta su al Balur e Testas.

 

in salita sulla sterrata

in salita sulla sterrata

 

al bivio

al bivio

 

Superiamo la piccola borgata ormai abbandonata ma con ancora alcuni bei tetti in paglia per inoltrarci nel bosco su un sentiero ben segnato ma ormai in disuso. Poco sopra però riprendiamo una strada forestale che giunge dal vallone principale e la seguiamo fino al suo termine ai Tetti Virutra soprani.

 

bei tetti in paglia

bei tetti in paglia

 

Il sentiero adesso è più pulito e bello e sale ripido nel bel bosco di faggi. Con numerose svolte prendiamo quota fino a sbucare al colletto denominato Punta della Riva dove si trova un grosso spuntone roccioso. La Punta della Riva si trova più in su sulla destra del colletto e in pieno bosco a quota 1350 per cui il cartello è sbagliato perchè non si è sulla cima e la quota è di 1270 metri. Alla sinistra invece si trova la nostra meta, il Monte Csternaud che è fuori dal bosco e con un panorama inaspettato. Seguendo un sentierino che continua sulla cresta superiamo alcune roccette e con facile percorso tra alcuni spuntoni rocciosi giungiamo su questa modesta ma bella cima.

 

al colletto

al colletto

 

verso la nostra cima

verso la nostra cima

 

Anto arriva in cima

Anto arriva in cima

 

l'ometto della cima

l’ometto della cima

 

La giornata è classica estiva per cui la visibilità non è delle migliori. Il periodo ideale per venire qui è il tardo autunno con giornate limpide,clima più fresco e meno erbacce nella parte bassa. Il Panorama comunque si apre sulla pianura e sull’alta Valle Vermenagna.

 

dalla cima verso la Val Vermenagna

dalla cima verso la Colla di Prarosso e la  Val Vermenagna

 

verso la pianura

il vallone di Roaschia con le sue borgate

 

Ritornati al colletto proseguiamo adesso sul versante opposto inoltrandoci in una bella faggeta dove un camoscio solitario ci viene a salutare per poi scappare velocemente. Il bel sentiero sempre ben segnalato scende deciso passando sotto a delle belle pareti per la scalata,ancora da attrezzare ma purtroppo di non comodo accesso. Più in basso passiamo tra i ruderi di un altra borgata non segnata sulla carta per poi innestarci nel sentiero che dal basso sale nella Val Malanus già percorsa molto tempo fa in inverno in occasione della salita della Cascata della Bussaia. Sempre seguendo il sentiero adesso tra erba alta giungiamo ai margini del torrente per poi attraversarlo su un vecchio ponte in legno.

 

in discesa nel bosco

in discesa nel bosco

 

al bivio per la Val Malanus

al bivio per la Val Malanus

 

il vecchio ponte in legno

il vecchio ponte in legno

 

Ancora una breve risalita e sbuchiamo sulla strada asfaltata in un tornante nei pressi della grande condotta in ferro. Seguendo adesso la strada in discesa in circa 20 minuti ritorniamo a Roaschia e all’auto.

 

IMG_2117 copia

si sbuca sulla strada

 

ritorno a Roaschia

ritorno a Roaschia

 

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