Sabato 24 Giugno 2017
L’escursione di oggi si trova a cavallo tra la Val Maira e la Val Stura. Queste due valli sono collegate dall’Altopiano della Gardetta e da una spettacolare strada militare che lo attraversa, tutta in quota e percorribile in auto con le dovute precauzioni, percorsa anche da molti mountain bikers. La gita che effettuiamo oggi si divide in due escursioni separate che fanno base al rifugio della Gardetta posto poco sotto l’omonimo colle. Il rifugio si trova in una bella zona prativa ed è stato costruito sui ruderi di alcune costruzione militari che insediavano la zona. L’idea iniziale era di concatenare i due percorsi senza ripassare per il rifugio ma un breve e improvviso temporale ci ha fatto rientrare in anticipo a quest’ultimo. Col rimettersi del bel tempo abbiamo poi effettuato la seconda escursione il pomeriggio con la “panza piena” e non è il massimo.
Il Monte Cassorso è una bella cima panoramica più frequentata in inverno con gli sci per il famoso canalone est, mentre in estate il percorso ufficiale passa dal colle della Gardetta e riserva alcuni brevi tratti rocciosi, che se anche provvisti di catene richiedono il piede fermo. Il sentierino segnato in rosso segue una bella dorsale che diventa cresta, lascia a sinistra il Bric Cassin e con un ultimo ripido pendio porta sulla cima.
L’anello del Colle Bernoir invece non presenta difficoltà se non un breve e facile passo roccioso con catena nella discesa sul versante Oserot. Si risale poi in direzione dell’omonimo colle e si raggiunge sulla destra il caratteristico Passo di Rocca Brancia, dove si trova una spettacolare strada militare che incide la parete rocciosa dell’omonima cima. Si può effettuare questo anello nei due sensi ma è preferibile, su giusto consiglio di Paolo il gestore del rifugio, farlo in senso orario, cioè salire dapprima al Bernoir. Il versante Oserot di questo colle presenta una ripida e minuta pietraia che se effettuata in salita è decisamente più faticosa.
Avvicinamento: il punto di partenza è il Colle del Preit, raggiungibile in auto dalla Val Maira. Si lascia la valle principale a Ponte Marmora dove si svolta a sinistra e si segue la strada fino al bivio poco sotto Marmora. Qui si svolta a destra e superato Canosio si prosegue fino al Preit. Si continua sulla strada asfaltata, adesso più stretta e ripida e senza possibilità di errore si giunge al colle con un ultimo panoramico tratto. Poco prima del valico si trova un ampio parcheggio. Dal colle in su la strada diventa sterrata e volendo, con un auto un pò alta da terra, si può proseguire fino a pochi minuti dal rifugio. Si può giungere sin qui anche dalla valle Stura e precisamente da Demonte si svolta a destra per il Vallone dell’Arma. Si prosegue a lungo sulla strada asfaltata che passa per il Rifugio Carbonetto e sale al Colle di Valcavera. Da questo punto, lasciata a destra la strada in piano che porta al famoso Colle Fauniera dove si trova il cippo a Pantani, si prosegue valicando il colle e scendendo per la sterrata si continua sulla spettacolare strada militare che con un lungo semicerchio percorre tutto l’Altopiano della Gardetta, con vista spettacolare sulla Rocca la Meja.
Monte Cassorso: dal colle del Preit ci si incammina sulla strada sterrata e dopo alcuni metri si può percorrere il sentiero segnato in giallo che taglia alcuni tornanti. Si riprende più in alto la sterrata per lasciarla nuovamente poco dopo seguendo il sentiero nei bei prati che portano direttamente al rifugio della Gardetta. Si prosegue seguendo la sterrata che porta al panoramico Colle della Gardetta. Di qui si svolta a destra e si prosegue su un sentierino che segue la dorsale. Poco oltre dopo un breve ripido tratto, si lascia a sinistra i prati che portano alla Bric Cassin e si prosegue in piano sulla cresta che diventa rocciosa e dall’apparenza impercorribile. Raggiunto un colletto che dà sul Cumbal del Cassorso, altro percorso scialpinistico con partenza da Chialvetta, si segue la traccia segnata in rosso che supera un costone e conduce al tratto più impegnativo. Un facile ma esposto tratto in piano porta al breve salto roccioso da percorrere in discesa e dove si trovano alcune catene. Con l’aiuto di queste si scende il salto e si prosegue poi facilmente fino alla spalla dove sulla destra sbuca il canale est percorso normalmente con gli sci. Si continua per un breve tratto pianeggiante e si sale l’ultima ripida rampa che porta alla croce della cima a quota 2774. Questa è bifida e presenta una seconda punta leggermente più alta (2781) ma raggiungibile solo scalando e con l’attrezzatura necessaria. Le due cime sono divise poi da un profondo e stretto intaglio irraggiungibile da questo lato se non con una calata in corda doppia. La discesa si effettua per il medesimo percorso.
Anello Colle Bernoir – Passo di Rocca Brancia: dal rifugio della Gardetta si scende per un sentierino fino alla strada sottostante. Si segue quest’ultima in direzione del Colle di Valcavera fino a un piccolo colletto a quota 2336, dove sulla destra si stacca una strada militare che porta a una vicina caserma. Si svolta quindi a destra (palina) e passati nei pressi dei ruderi di quest’ultima si continua sul marcato sentiero che con alcune svolta sale il ripido pendio erboso. Dopo un traverso a sinistra ci si trova nella conca sottostante il colle. Con un ultima svolta si raggiunge lo stretto intaglio del Colle Bernoir, dove si trovano ancora due bunker sui due lati della montagna. Si scende sul lato opposto e con le dovute cautele si supera il breve tratto con catena che permette di proseguire sul sentiero sotto il bunker. Si continua facilmente sulla traccia fino a un tratto dove la pietraia è più ripida e sminuzzata. La si scende velocemente fino al termine dove il percorso adesso si sviluppa tra pietre ed erba. Sempre seguendo i numerosi segni rossi si raggiunge un prato erboso e poco dopo il sentiero proveniente dal Vallone di Servagno e dalla valle Stura. Si passa oltre il lago Oserot e si inizia adesso a salire verso la Fonda Brancia, una conca che si trova tra l’Oserot e la Rocca Brancia. Il sentiero prosegue verso il Colle Oserot dove prima dell’ultima ripida rampa lo si lascia per svoltare a destra verso il Passo di Rocca Brancia. Si può evitare il lungo tratto verso il colle Oserot e tagliare come abbiamo fatto noi, su un ripido pendio di sfasciumi che raggiunge direttamente il sentiero poco prima del passo. Dal valico si scende sul lato opposto per la bella strada militare che taglia la parete rocciosa. Dopo un breve tratto si stacca sulla destra un sentiero ben visibile che scende diretto nella conca sottostante e dopo una breve risalita riporta la vicino rifugio. Volendo si può proseguire per la militare verso il Colle della Gardetta e ritornare al rifugio passando per quest’ultimo.
4 Comments
Vorrei proprio ringraziarti Fabrizio. Mi puoi contattare? Grazie grazie
ciao Maura…ti ringrazio molto. Non essendo iscritta al blog non ho la tua email per cui mi puoi contattare al seguente indirizzo:
ciao a presto
Fabrizio
Descrizioni molto dettagliate e precise, belle foto, itinerari anche poco noti,spesso ad anello e non troppo lunghi…in sintesi: complimenti!
ciao Michela
ti ringrazio per gli apprezzamenti, fanno sempre piacere.
Ciao e buone gite!
Fabrizio