Sabato 22 Febbraio 2014
Da cuneese d’oc ho sempre snobbato le Alpi Liguri e ancor di più la riviera ligure con le sue modeste montagne. E’ solo ultimamente e iniziando a frequentarle che ho dovuto ricredermi e iniziare ad apprezzarle come tutte le altre. Se frequentate in inverno o nelle mezze stagioni,evitando il periodo estivo per il troppo calore e numerosi insetti e mosche,rivelano tutta la loro bellezza,con panorami mozzafiato che vanno,nelle belle giornate invernali dalla Corsica al Rosa e ancor più in là nelle Alpi lombarde.
E’ così che oggi,una splendida giornata invernale limpida e fresca,io e Anto imbocchiamo l’autostrada per Savona per dirigerci nel Parco del Beigua appena prima di Genova. All’uscita di Arenzano seguiamo per pochi metri la statale per poi seguire una stretta stradina che in breve ci porta a Case Soprano,partenza della nostra escursione. Lasciamo l’auto appena più in su dell’agriturismo Argentea dove inizia il sentiero per l’omonima cima
Più che un sentiero è una vecchia strada forestale che sale abbastanza ripida nel bosco,con in primo piano la seconda meta del giro ad anello che prevediamo di fare.

poco dopo la partenza
Seguiamo sempre il bel tracciato tralasciando sulla destra alcune deviazioni. Il monte Rama è lì sempre davanti a noi.

Monte Rama
Superata la baita Segace attraversiamo un ruscello e passiamo sull’altro versante più soleggiato per raggiungere la casa di Padre Rino

sorgenti

casa Padre Rino
Proseguiamo sul sentierino che diparte sul retro del caseggiato per raggiungere in circa 20 minuti la dorsale nei pressi della nostra prima meta,l’Agentea

sul sentierino
Svoltando a destra,sud,in breve raggiungiamo la panoramica cima

la nostra prima meta

in cima
La giornata è limpidissima e fresca e il panorama è notevole,sotto di noi il mare e dalla parte opposta ben visibile il Rosa e il Cervino
Dopo una breve pausa riprendiamo il cammino in quanto ancora lungo,è nostra intenzione percorrere tutta l’ampia e lunga dorsale in direzione di Pra Riondo e del Monte Rama.

la dorsale che seguiremo
Nei pressi della cima sorge il bel rifugio Argentea,chiuso in questo periodo ma a sentito dire anche nel periodo estivo.

verso il rifugio Argentea
Raggiungiamo la dorsale,esposta oggi al fresco vento da nord e con alcuni saliscendi la seguiamo sul bel sentiero segnalato Alta Via dei Monti Liguri
Superato il Pian di Lerca entriamo in un bel bosco per poi scendere leggermente nei pressi di Pra Riondo.

Pian di Lerca

Pra Riondo
Raggiunto un colletto abbandoniamo a destra il sentiero verso Pra Riondo,a sinistra quello diretto verso Arenzano per seguire invece la dorsale che in circa 15 minuti ci porta in cima al Monte Rama

in cima al Monte Rama
Anche su questa punta in panorama è notevole e si apre di più verso le montagne di casa,le Alpi Marittime.

uno sguardo all’Argentera e Matto
Dal lato opposto invece,sotto di noi la città di Genova.

Genova
Ancora una breve pausa al tepore del sole e poi iniziamo la ripida discesa seguendo la Diretta,un ripido sentiero segnato con pallino rosso. Passiamo sotto delle belle pareti dove incontriamo anche una cordata che sta scalando. Più in basso il sentiero diventa quasi mulattiera.

in discesa
Seguiamo la dorsale del Monte Camulà restando poco sotto sul versante ovest finchè raggiungiamo un bel quartiere,nuovo e isolato; di qui un sentierino a mezzacosta nel bosco ci riporta nei pressi dell’auto
3 Comments
io vorrei sapere certa gente come fa ad inventarsi sempre gite nuove? avranno una qualche ispirazione di notte mentre dormono? ciao siete sempre il massimo. Renato
ciao Renato
troppo buono….è che bisogna cercare un pò e poi ci sono tanti di quei posti nuovi da andare che non ti immagini…è proprio vero che i cuneesi sono dei bugianen 🙂
io personalmente andrei sovente a camminare verso il mare ma non trovo mai nessuno, mi sento dire “ma andare lontano così, bisogna partire un prima, alzarsi presto, e poi abbiamo tanta neve qui a camminare abbiamo poi tempo…..” sempre così, uscire dai soliti posti pochissimi| Mah a ‘è parei cosa vos feie. Ciao