Mercoledi 14 Ottobre 2015
Oggi siamo a Ivrea e dopo una giornata di pioggia il meteo dà delle schiarite in Val d’Aosta. In effetti questa mattina non c’è una nuvola e ne approfittiamo per fare una bella escursione nel Parco del Gran Paradiso e precisamente al Monte Paillasse, una cima che si trova sulla dorsale che separa la Valsavaranche dalla Val di Rhemes, all’inizio della valle.
Superata Aosta saliamo sulla statale per Courmayeur fino a Villeneuve dove svoltiamo a sinistra per Introd,bel borgo che si trova poco prima all’imbocco delle due valli. Poco oltre il paese,dopo le case di Buillet lasciamo l’auto in uno slargo della strada per Valsavaranche, all’inizio del nostro itinerario.
Un pannello indicatore ci segnala il sentiero che con pendenza costante e per un buon tratto taglia in diagonale il roccioso versante sinistro orografico della valle e inoltrandosi nel bel bosco di larici e abeti passa sotto a delle imponenti pareti rocciose,luogo di nidificazione di rapaci.
Proprio per questo motivo un cartello del parco segnala che ci può essere pericolo di caduta pietre,secondo noi molto remoto perchè prima delle pareti c’è il bosco con molti alberi. Salendo costantemente più in alto con alcune svolte raggiungiamo le bellissime case di Arpilles,luogo assolato posto su un panoramico poggio dove si trova una Gite d’Etape le cui chiavi si trovano al comune di Introd.
Lasciamo questo bellissimo e tranquillo posto dove si trova anche un bivio di sentieri segnalati. A destra quello che taglia la dorsale verso Champromenty e accorcia l’anello verso la Val di Rheme,ed è anche quello che recupereremo in discesa,a sinistra un altro che porta ad un alpeggio mentre dritti il nostro,sempre segnato col numero 1.
Saliamo dinuovo nel bosco adesso con alcuni sprazzi si sole e con numerose svolte ci portiamo sotto il Colle di Mont Blanc che raggiungiamo in circa mezz’ora.
Qui si trovano alcuni tavoli da picnic e un casotto del Parco pochi metri sotto alla panoramica cima di Mont Blanc,nome dovuto alla presenza di rocce bianche. Saliamo dapprima su questa cima per poi tornare al colle e proseguire verso al nostra meta.
Ritornati al colle saliamo sulla dorsale e per una forestale ci portiamo sotto la cima. C’è ancora una spruzzata di neve che non dà nessun fastidio e per un ultimo tratto di cresta raggiungiamo la croce di vetta e poco oltre un binocolo fisso con tanto di ruota con le cime segnate.
Inutile dire del grandioso panorama che si vede. Grazie alla bellissima e fredda giornata la vista spazia su tutta la Valle d’Aosta.
Davanti a noi verso sud la cima del Mont de Poignon, salita lo scorso anno,verso nord il Mont de l’Ane, salito quest’anno e più in lontananza la bella piramide dell’Emilius, salito quest’estate.
Dopo una breve pausa ritorniamo al col su Mont Blanc e seguendo le indicazioni di un gentile guardiaparco in servizio incontrato prima, al posto di seguire la strada in discesa verso Champomentry passiamo dinuovo al casotto del parco e seguiamo il bel sentiero,non segnato sulla cartina,che segue tutta la dorsale verso nord fino a raggiungere il sentiero che arriva da Arpilles.
Qui svoltiamo a sinistra e con un lungo traverso su un bel sentiero messo a nuovo raggiungiamo le belle case di Champomentry. Seguiamo adesso un tratto si sterrata e per poi abbandonarla eseguire il sentiero segnato col numero 3 e 3A.
La traccia scende decisa nel bosco attraversando dinuovo la sterrata per poi seguirla per un tratto tralasciando il sentiero n. 3 che scende diretto a Rhemes. Raggiunte le case diroccate di Pramiod sempre seguendo il 3A divalliamo velocemente fino a Fontaine e di qui per la sterrata a Sorressamont dove arriva la strada asfaltata e si trova un bacino artificiale.
Seguiamo per un breve tratto l’asfalto fino a una palina che indica il sentiero per Chevrère; lo imbocchiamo e con un traverso pianeggiante ci ricongiungiamo col sentiero di salita pochi metri sopra la strada e all’auto
Traccia GPS