Sabato 14 Domenica 15 Agosto 2013
E’ Ferragosto e abbiamo solo questi due giorni per poter fare una escursione. Anto è molto che voleva andare al Mont Fallère,una bella montagna situata in centro alla Valle d’Aosta e forse la più panoramica di tutte. Perdipiù lo scorso anno è stato inaugurato un nuovo rifugio,il Rifugio Mont Fallère,una bellissima struttura privata costruita secondo i più moderni criteri di risparmio energetico,dotata di tutti i confort e con un simpatico gestore-proprietario,Siro e la sua famiglia.
Saliamo nel pomeriggio in auto fino a Vetan,una bella borgata situata in un luogo incantevole a 1800 metri di quota di fronte alle famose valli di Cogne,Valsavaranche e Rhemes,raggiungibile da Saint Pierre subito dopo Aosta e salendo per il bel villaggio di Saint Nicolas. Da Vetan inbocchiamo il sentiero 13 che ben segnalato porta al rifugio
La nostra montagna è subito visibile e voltando lo sguardo di 180 gradi vediamo la bella Grivola e il Rutor
Seguiamo sempre il bel sentiero che lentamente si alza sui prati della Pointe Leysser e saliti in un bel bosco riprendiamo la sterrata che porta al rifugio.
Nell’ultimo tratto lungo la strada si possono ammirare alcune belle sculture in legno costruite da SiroIn poco meno di 2 ore raggiungiamo il rifugio,situato in un luogo bellissimo,prativo e solare con un bellissimo panorama sul gruppo del Gran Paradiso e Grivola; purtroppo la giornata non è delle più limpide e non tutte le cime si possono ammirare.
Dopo che ci è stata assegnata una stanzetta tutta per noi,con addirittura il bagno interno,ceniamo in tranquillità e facciamo due chiacchiere con Siro il proprietario che ci mostra alcune sue realizzazioni come il topino e la marmotta in gabbia.
Il mattino dopo con tranquillità dopo una abbondante colazione ci incamminiamo per il sentiero che porta verso il Col Fenetre,colle che si affaccia sul vallone del Flassin,classica gita di sci alpinismo nella valle del Gran San Bernardo. Lo abbandoniamo e seguiamo il sentierino che porta al Lac Mort e alla cresta di salita della nostra Montagna. La giornata non è delle migliori; nuvole vaganti con qualche sprazzo di sereno e in basso coperto. Le cime più alte però sembrano con bel tempo.
In breve raggiungiamo la cresta rocciosa che in alcuni punti è attrezzata con catene per superare dei saltini di roccia.
La nebbia ci circonda e arriviamo in cima che il panorama è zero; ma in un attimo una schiarita e si vede maestoso il Monte Bianco.
Sono saliti con noi un gruppetto di 4 persone partite direttamente da Vetan,seguite però da due bravi cani che ci hanno accompagnato con alcune difficoltà fino in cima. Il problema è che abbiamo deciso di scendere per il versante sud,più facile ma con un tratto di cresta in alcuni punti affilato e con qualche passaggio di roccia.
Questo tratto è attrezzato con catene ma uno dei due cani,ancora un pò cucciolo, si è bloccato dalla paura e piagniucolava e non c’era verso di farlo proseguire; non volevamo abbandonarlo e solo grazie a uno dei ragazzi dell’altro gruppo che se l’è preso sulle spalle,siamo riusciti a raggiungere il sentiero
Nel frattempo il meteo è migliorato un pò e ci lascia vedere il gruppo del Bianco
Seguiamo il facile sentiero che in non molto tempo ci riporta tutti e quanti al rifugio
Abbiamo appuntamento con il nostro amico Roberto che è salito al rifugio per pranzare con noi.
Pur essendo Ferragosto non c’è quel casino insopportabile e pranziamo con calma all’interno con una bella bottiglia di vino. Dopo un riposino non ci resta che salutare il Siro e ringraziarlo per la bella e cordiale ospitalità,per la buona cucina e per i prezzi modici che applica.
In discesa decidiamo di fare un altro sentiero che scende più a est attraverso dei bei prati e leggermente più lungo ma la giornata si è rimessa al bello e ne approfittiamo per ritornare con calma e ritornare all’auto
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