Domenica 6 Dicembre 2015
Oggi siamo a Ivrea e la meta della nostra gita,il Mont Digny, è una panoramica cima che si trova nella in un vallone laterale della valle di Champorcer,il vallone della Mandaz. Con noi oggi c’è anche la nostra cara amica Angela,che troviamo al casello dell’autostrada in quanto arriva da Milano. Usciti al casello di Pont Saint Martin proseguiamo sulla statale per Aosta fino ad Hone,poco dopo il Forte di Bard. Lasciata la statale svoltando a sinistra, attraversiamo il bel paesino e continuiamo sulla strada principale fino a Pontboset. Qui nel mezzo del paravalanghe prendiamo a sinistra la stradina asfaltata che con numerosi tornanti sale fino Devine e Boillas dove termina. Lasciata l’auto nel piccolo piazzale ci incamminiamo sull’unico sentiero che si trova e che passa davanti alle poche case. Qui parte anche una cremagliera di recente costruzione che sale agli alpeggi superiori.

partenza

inizio sentiero

la cremagliera
Il sentiero segue per un bel tratto la cremaglera tenendosi sul versante sinistro orografico di questo selvaggio e poco frequentato vallone. Sopra di noi il versante è bello ripido con numerose balze rocciose. Giungiamo al termine della cremagliera e seguiamo adesso il sentiero che si allarga per il passaggio di mezzi motorizzati che raggiungono l’inizio della seconda cremagliera situata più a monte. Oltrepassate le grange di Bozet desot (sotto) a un bivio con palina prendiamo a destra seguendo il sentiero 3B; questa biforcazione non l’abbiamo capita in quanto il sentiero sale sulla destra costeggiando la stradina che si trova poco più in basso,ma per poi ricongiungersi nello stesso punto alle grange Bozet damon (sopra)

Bozet desot

bivio
Superate le baite continuiamo ancora per un breve tratto per raggiungere l’inizio della seconda tratta della cremagliera. Qui sì che il sentiero si biforca: diritti si segue il vallone principale e che porta all’alpe Mandaz e al Lago Cornouy (Cornuto),mentre a destra,il nostro,sale deciso sul versante al sole per raggiungere l’Alpe Crozet damon. Qui però ci sono solo segni gialli sulle pietre e nessuna palina. Seguiamo adesso la traccia che sale con molte svolte lasciando a sinistra la cremagliera,fino a raggiungere un terreno meno ripido e poco più in su l’Alpe Crozet,situata sotto la nostra cima e su un panoramico pulpito. Qui termina anche la ripidissima cremagliera.

verso l’Alpe Crozet

l’Alpe Crozet

verso valle
Da questo punto il percorso diventa ancora più selvaggio. Una traccia di sentiero taglia adesso in diagonale verso est il versante erboso ma si perde poco dopo nell’erba olina. Puntiamo quindi alla cresta situata poco sopra di noi cercando il passaggio nel punto meno ripido. La raggiungiamo abbastanza sulla destra dove il pendio era più facile da salire. Giunti in cresta il panorama si apre subito sul Cervino e Monte Rosa e sulla valle di Champorcer.

arrivo in cresta con la nostra meta più avanti

il panorama si allarga

la Gran Becca

il Rosa
Seguiamo adesso la bella cresta che in leggera discesa porta ad una sella per poi risalire dolcemente sulla nostra cima. Il Mont Digny è una modesta elevazione sulla dorsale che sale al più alto Mont Giavin,cima che oggi non raggiungiamo per la presenza di neve ghiacciata. Raggiunta la cima ci fermiamo al sole per una meritata sosta.

sulla cresta

le mie compagne di oggi sulla cima
Per riuscire a compiere un percorso ad anello scendiamo adesso direttamente sul ripido pendio per raggiungere più in basso la traccia che tagliava in orrizzontale il versante. Ritornati all’Alpe Crozet non scendiamo più sul sentiero di salita ma prendiamo la traccia segnata che in leggera salita taglia il pendio in direzione sud per inoltrarsi nel vallone principale. Questo tratto taglia ripidissimi pendii ma il sentiero è sempre bello largo,solo in un punto più esposto è stato attrezzato con delle corde fisse. Raggiungiamo così l’Alpe Mandaz recuperando la traccia che sale dal fondo del vallone e lasciata in precedenza alla partenza della cremagliera.

sul sentiero verso l’Alpe Mandaz

tratto attrezzato
Dall’Alpe Mandaz seguiamo adesso il sentiero segnato ma non molto evidente che scende il ripido versante ormai tutto in ombra, passando nei pressi di baite diroccate. Facendo attenzione ad alcuni tratti ghiacciati giungiamo così al bivio lasciato in precedenza e per il sentiero percorso in salita ritorniamo all’auto.