Ritorniamo oggi in Valle d’Aosta con Angela per salire una bella cima nella zona di La Thuile, il Mont Cormet o Colmet. Usciti al casello di Morgex prendiamo subito a sinistra in centro paese per il Colle San Carlo,su una bella strada che sale al villaggio di Arpy e attraverso questo colle scende a La Thuile.
Lasciamo l’auto nel piazzale del colle e imbocchiamo la bella mulattiera che con un lungo traverso pianeggiante porta al bellissimo lago di Arpy,proprio sotto la nostra cima.
Il panorama si apre subito sul vicino Monte Bianco e le sue cime e la splendida giornata ci permette di ammirare tutto il suo splendore. Dal lago vediamo la nostra meta ancora lontana. Qui sbagliamo però il percorso perchè seguiamo per un pezzo il lato destro mentre bisogna costeggiare il lago e per poi attraversare il suo imissario su delle pietre. Poco danno,torniamo subito sui nostri passi e continuiamo sul bel sentiero che inizia subito a salire deciso.
Più in su bisogna superare una balza rocciosa e qui la traccia diventa una vera e propria scalinata,un lavorone. Sbuchiamo così su un ripiano e seguendo il percorso che si districa adesso in mezzo ad alcune rocce raggiungiamo il bel lago di Pietra Rossa
Da questo lago la cima sembra vicina mentre dal lato opposto il sentiero continua verso la più bassa Becca Pouegnenta.
Qui inizia la parte un pò più impegnativa del percorso,non per le difficoltà ma per la mancanza di un sentiero vero e proprio e per le poche indicazioni che al posto di portare alla cima si dirigono al Col Cormet. Difatti poco sopra il lago sbagliamo percorso e seguiamo gli ometti che salgono la lunga morena di pietre verso il colle. Bisogna invece,nei pressi di un masso incastrato tra la morena e la paretina che la delimita,non seguire l’unica grande freccia gialla che indica verso sinistra sulla morena pietraia, ma abbandonare questa per salire a destra su un ripido ma corto pendio di erba e terra,senza nessuna indicazione,che porta in una zona con piccoli avvallamenti e dove iniziano ad esserci molti ometti.
Seguiamo i numerosi ometti che salgono la lunga e sconnessa pietraia fin dove il terreno diventa più ripido e si trovano i resti di un ghiacciaio. Solo qui purtroppo mi accorgo dello sbaglio ma ormai continuiamo sperando che dal colle si possa salire in cima. Superiamo una zona decisamente friabile e instabile sede del ghiacciaio ormai ritirato e giungiamo finalmente al colle. Vedo con piacere che si può salire abbastanza agevolmente verso la cima che pare vicina.
Purtroppo non è così perchè saliamo parecchio prima di sbucare in mezzo a grossi massi sulla esposta cresta nei pressi della cima. Riusciamo comunque a raggiungerla facilmente a parte gli ultimi metri di arrampicata per toccare la piccola croce.
Il panorama di qui spazia dal Bianco al vicino ghiacciaio del Ruitor
Continuiamo sulla cresta che diventa facile dorsale fino alla sella che divide la cima sud,la più alta,da quella nord nei pressi di un diroccato ricovero chiamato Tenente Chabloz. Qui facciamo finalmente una pausa mangereccia.
La discesa la facciamo seguendo il giusto percorso,segnato da numerosissimi ometti che indicano il passaggio tra varie rocce e saltini. Ci ricongiungiamo al percorso di salita proprio dal masso incastrato.
Torniamo al Lago di Pietra Rossa dove nel frattempo è salita un pò di gente.
La giornata continua a essere splendida e in giro ci sono parecchie persone. Riprendiamo il sentiero percorso in salita che ci riporta al lago d’Arpy che oggi è diventato come una spiaggia.
Seguendo infine la bella mulattiera in piano in mezzo a parecchi turisti ritorniamo abbastanza stanchi all’auto.
Traccia GPS