Dopo le brutte giornate di Natale e Santo Stefano oggi il meteo prevedeva una giornata splendida e così è stato. E’ però nevicato molto e il pericolo valanghe è molto alto. Decidiamo quindi di andare in una zona sicura,in Valgrisanche al cosidetto Sigaro. Si tratta di un torrione roccioso posto sul contrafforte della Becca di Pré d’Ament,sul versante destro orografico della Valgrisenche,nel bell’anfiteatro del più rinomato Col Cussuna.
Raggiungiamo l’abitato di Valgrisenche e al parcheggio davanti all’hotel Foyer lasciamo l’auto. Il tempo è splendido, -7 gradi ma di neve fresca non sembra ne sia scesa un granchè. Circa 30 cm, ben di meno che nelle nostre montagne del cuneese; meglio così!
Seguiamo la strada che sale verso la diga e con alcuni tornanti la raggiungiamo
Stanno effettuando dei lavori per abbassare l’altezza della diga stessa,non so per quali motivi,per cui non si parte più da Bonne per l’itinerario classico che scendeva sulla diga e la attraversava,per cui bisogna salire circa 100 metri in più di dislivello.
Seguiamo adesso la strada in piano che costeggia il bacino fino a oltrepassare una caratteristica galleria. Poco dopo prendiamo il bivio a sinistra per Rocher.
Fin qui siamo stati i primi a salire anche se c’era un vecchia traccia di un fondista che ci ha aiutato; poi dopo Rocher iniziamo a battere traccia verso la borgata di Prariond
Meno male che sentiamo delle voci in lontananza dietro di noi; altri scialpinisti stanno arrivando per darci man forte. Li lasciamo passare volentieri e seguiamo le loro tracce che si dirigono ai ripiani superiori a delle belle grange ristrutturate.
Il manto nevoso aumenta di spessore ma dove siamo noi è sicuro. La nostra meta è ancora lontana ma i battitori sono decisi e schizzano via.
Ad un certo punto vedo un piccolo distacco di un lastrone su una moderata pendenza e questo mi fa presagire che bisogna stare con le orecchie diritte.
Ma seguiamo le tracce che sono ben fatte,aperte da scialpinisti che a quanto pare conoscono bene il tracciato. A un certo punto si sono però divisi e noi seguiamo quelle che sembrano passino sul meno ripido.
Arriviamo così sotto il Sigaro e benchè i tracciatori sono saliti proprio sotto sul ripido pendio,noi ci fermiamo circa 50 metri più in basso su un cocuzzolo panoramico e tranquillo
Stiamo per iniziare a scendere e vedo giungere anche il gruppetto dell’altra traccia; capirò solo dopo il perchè in discesa
Anche sulle nostre tracce si staccherà un piccolo lastrone sotto il peso di alcuni che ci seguivano,anche qui senza conseguenze perchè la traccia era su un costone relativamente sicuro. Continuiamo la discesa su bella neve direttamente a Pra Londez e a Prariond riprendiamo le tracce di salita
Ritornati sulla strada che costeggia il bacino non ci resta che spingere fino alla diga e di qui velocemente ritorniamo all’auto
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