Sabato 19 Novembre 2016
Oggi mi trovo in val Maira con Giuseppe e Diego. Le nostre compagne sono a fare il corso per intersiare i cestini in legno su a Marmora da Monica e Sergio. Noi ne approfittiamo visto che abbiamo due auto, di fare una bella traversata sulla sinistra orografica della valle. La partenza è appena dopo il bivio per il Vallone di Elva,nei pressi di un recente parco avventura, quelli con scalette,funi e traversate sugli alberi, e con arrivo a Prazzo superiore. Lasciata quindi un auto in questo paese ridiscendiamo fino a parcheggiare sulla statale proprio davanti al prato dove si trova il parco.
In realtà il Sentiero delle Ginestre è un percorso ad anello decisamente più corto, che parte dalla borgata Allemandi di San Michele di Prazzo e raggiunge la borgata San Vittore. Noi lo raggiungeremo invece da uno spettacolare sentiero che parte direttamente dal fondovalle e ne percorreremo solo la parte alta.
Ci incamminiamo attraverso il bel prato fino a raggiungerne il fondo. Qui si intravede un sentierino segnato sugli alberi con tacche giallo-blu che sale ripido nel bosco. Il tempo è nuvoloso e lugubre e fino a qualche minuto prima piovigginava. Le previsioni davano però un veloce miglioramento specialmente in quota, per cui partiamo speranzosi. Il primo tratto è decisamente ripido e sale sul versante destro orografico del vallone di Elva.

partenza

sul ripido sentiero iniziale

in salita
Continuiamo a salire ma di miglioramento neanche l’ombra anzi, la nebbia è ancora più fitta con visibilità zero. Continuiamo comunque sul sentiero che adesso è molto più marcato e visibile e con pendenza normale. Poco oltre finalmente intravediamo una luce più forte finchè dopo altri 10 minuti di salita sbuchiamo fuori dalle nebbie in una giornata bellissima.

ambiente spettrale

il Bettone e Betunet
Davanti a noi in primo piamo troviamo il Bettone e il Betunet mentre verso valle le belle baite della borgata di San Martino di Stroppo.

vista su San Martino di Stroppo
Il sentiero dopo un traverso verso destra passando sotto a delle rocce, sale un ripido pendio con alcune svolte per poi attraversare lungamente a sinistra in direzione sud. Raggiunto un panoramico costone l’ambiente cambia decisamente passando dall’ombroso bosco al solare e caldo versante esposto a sud. In realtà di caldo oggi ne vediamo ben poco a causa del vento forte a raffiche e della perturbazione che si vede sulle alte montagne di confine.

si traversa sul versante sud
Questo tratto è spettacolare per il panorama a picco sul fondovalle e sulla valle intera, ma soprattutto per i numerosi muretti che sostengono il tracciato,ancora tutti in buon stato e che permettono una salita agevole su un roccioso e ripido versante.

il sentiero

particolare

in salita
Dopo il traverso e alcune svolte sostenute sempre da bei muretti raggiungiamo il panoramico Passo Ruvera. Qui incrociamo il Sentiero delle Ginestre che proviene,o porta a seconda del senso di percorrenza, alla borgata San Vittore. Volendo si può già scendere per questo tracciato e raggiungere Prazzo inferiore. Noi invece continuiamo in salita seguendo la traccia segnata che sale su un panoramico costone.

al passo

panorama verso la bassavalle

panorama verso l’altavalle
Dopo circa 150 metri di dislivello il sentiero lascia a destra una traccia che sale al colletto dal nome impronunciabile, Charjaa d’Ase. Volendo si può salire a questo colle ma poi ridiscendere perchè dal tracciato sulla cartina il sentiero termina lì o poco oltre. Probabilmente è un bel punto panoramico su tutto il vallone di Elva. Continuiamo adesso seguendo la traccia che taglia a sinistra in piano. Ci inoltriamo in un bel lariceto lasciando una forestale che scende a sinistra e continuiamo a traversare in leggera salita finchè sbuchiamo su una sterrata.

al bivio per Charjaa d’Ase

nel bel lariceto
La mappa mi segnala il sentiero poco prima di raggiungere la strada,ma sul terreno non lo troviamo mentre quello che seguiamo è segnato con bolli gialli ma non sulla cartina. La strada poi porta in alto verso il Colle Conciuffre mentre noi dobbiamo scendere. La seguiamo comunque per circa 300 metri finchè troviamo una traccia a sinistra segnata Viol de Laberier, che inizia a scendere verso Allemandi. Siamo giusti anche se sulla cartina questo tratto non è segnato. In breve raggiungiamo così le belle casette di Allmendi.

verso Allemandi

incontri sul sentiero
Raggiunta la borgata con in primo piano il Chersogno, seguiamo un tratto in discesa di strada asfaltata per poi imboccare il sentiero che scende diretto verso San Michele di Prazzo e alla sua bella chiesa.

il Chersogno

a San Michele
Qui volendo si può scendere direttamente a Prazzo inferiore, accorciando ancora un pò l’itinerario se si è preventivamente lasciata un auto lì. Noi invece seguiamo il sentiero che passa sotto la chiesa e traversa in direzione delle borgate Rubiera e Petrini. Attraversata la strada scendiamo fino a passare il torrente su un ponte di legno e raggiungiamo Petrini. Anche qui si può scendere a Prazzo inferiore seguendo la strada asfaltata. Noi invece svoltiamo a destra e passati tra le case continuiamo in leggera salita sulla strada che porta alla bella borgata di Chiotto.

arrivo a Chiotto
La strada termina qui mentre il sentiero di discesa inizia passando tra le case. Questo tracciato è un tratto del Sentiero della Canapa che sale da Prazzo superiore ;è un pò malandato, ma sempre ben segnato di bianco-rosso sugli alberi. Nel primo tratto dopo aver attraversato un rio, troviamo alcuni arbusti e rovi ma più avanti raggiungiamo un bel prato dove il sentiero non si vede ma è segnato con alcuni pali in legno.

sui prati verso Prazzo superiore
Più in basso il tracciato è dinuovo evidente e ben percorribile. Lo seguiamo così fino a raggiungere Prazzo superiore e l’auto. Non ci resta che salire a Marmora a trovare Sergio e Monica che con le nostra compagne stanno lavorando ai cestini in legno.

a casa di Monica e Sergio

l’allegra compagnia
Traccia GPS