Sulle antiche tracce (mulattiera verso Montemale e antica strada Caraglio – Dronero)
Sviluppo Km. 13,13 dislivello complessivo mt. 388; Tempo di percorrenza: 3,30 ore circa
L’escursione si sviluppa sul fianco est della collina di Montemale con ritorno pianeggiante sul bordo della pianura.
E’ un percorso bello e piacevole con uno strappo iniziale di circa 200 metri, una discesa intermedia ed un finale caratterizzato da un percorso piano o ondulato
Dal punto vista storico percorre l’antica mulattiera di Montemale; raggiunge l’eremitaggio di S. Pietro di Torrigna; percorre l’antica strada Caraglio Dronero con i piccoli nuclei abitati ed il basamento dell’antico torrione medioevale che sorge accanto alla cappella dedicata a S. Nicola. Il percorso ci mette a contatto con tratti di storia antica e recente (la cava Bramino il tiro a segno)
Periodo migliore per percorrerlo sono la primavera o l’autunno anche se lo si può percorrere in assenza di neve in inverno ed è particolarmente ombreggiato per essere percorso nel periodo estivo.
Avvicinamento:
per chi arriva da Cuneo, parcheggiare l’auto sulla sinistra subito prima della rotonda che immette al ponte sul Maira di Dronero.
Itinerario:
Dalla rotonda, si imbocca Via Ripoli e si passa accanto ad una vecchia fornace di laterizi; si gira a sinistra subito dopo la fornace e si imbocca Via Montemale. Dopo circa 200 metri, si segue la stradina asfaltata che si stacca sulla sinistra. Si superano due bivii e si raggiunge una casa a sinistra della quale inizia la carrareccia. La si imbocca e si comincia a salire. Percorrendola, mi sono fatto convinto che è l’antica mulattiera che portava a Montemale perché procede diretta verso il paese. La mulattiera sterrata, conduce a Ruata Argillosa dove spiana sulla cresta della collina. Siamo ormai a poche centinaia di metri da Montemale ed abbiamo superato il grosso dislivello di circa 200 metri che ci separa dalla pianura. Si raggiunge un bivio e si comincia a scendere su strada asfaltata discretamente ombreggiata in direzione di Ricogno. Proseguire fino ad incontrare sul lato destro una presa dell’acquedotto da cui esce un getto d’acqua potabile. In questo punto svoltare a destra sulla carrareccia sterrata quasi pianeggiante che corre sul fianco della collina. Una piccola salita permette di superare un costone della collina e nella successiva discesa si raggiunge il tornante che porta a S. Lucia. A destra del tornante un piccolo sentiero sale all’eremitaggio di S.Pietro di Torrigna. E’ un luogo appartato con una chiesetta annessa all’antico eremitaggio. Il bel porticato si offre ad un momento di sosta; una piccola targa alla sinistra, ricorda l’ultimo eremita mancato nel 1998 A questo punto chi vuole accorciare il percorso può tornare sui suoi passi e raggiungere S. Lucia dove ritroverà la traccia che stiamo percorrendo. Chi invece vuole proseguire percorre il sentierino che scende poco a destra del porticato dell’eremitaggio diretto verso la pianura. Il sentiero diventa una carrareccia che conduce a Monturone Soprano. Di qui si segue la strada asfaltata che conduce alla provinciale Caraglio – Dronero. Poco prima dell’incrocio, a sinistra si stacca una carrareccia. Percorrendola mi sono convinto che era l’antica strada che portava da Caraglio a Dronero. Dopo un piccolo tratto, la pista attraversa il cortile di una cascina abbandonata poi passa dietro una seconda casa. A questo punto occorre svoltare a sinistra e proseguire a “cane sciolto” per circa 100/150 metri lungo il piede della collina fino a raggiungere un canale di scolo. Seguendo la traccia a destra del canale si raggiunge l’antica pista prosecuzione di quella percorsa poco prima. Ora non si può più sbagliare. Si raggiunge sulla carrareccia e sulla successiva strada asfaltata S. Lucia. Superato il nucleo abitato con la bella chiesetta, la strada ondulata e piacevole raggiunge la cappella di Case Donadio ed i resti del bellissimo torrione medioevale (XII secolo) nei pressi della cappella di S. Nicola. Il torrione era una torre di avvistamento; posto di guardia e di pedaggio. Continuando si raggiunge Murassone. Si devia a sinistra sulla carrareccia poco prima del nucleo abitato. Superati i resti della cava Bramino, si svolta a destra su un rettifilo che passa accanto all’ex tiro a segno. In fondo si piega a sinistra sulla pista in terra battuta che corre accanto al canale. La pista diventa asfaltata e conduce esattamente al punto di partenza.
Marcello Pellegrino