Lunedì 3 Dicembre 2018
Oggi con Anto vado a ripetere una bella escursione da mezza giornata che ho fatto neanche un mese fa con Marcello e mio fratello Jello ma in una brutta e uggiosa giornata con visibilità zero. Per cui ho voluto ritornare col tempo bello anche per fare due foto decenti. Il percorso segue la dorsale sopra Peveragno che parte proprio dalla pianura e prosegue lungamente fin sulla Bisalta. Si sale alla panchina gigante posta nei pressi della bella chiesetta di San Giorgio, situata sulla prima “cima” senza nome che si trova a sinistra della provinciale di ingresso in Peveragno, in corrispondenza del colletto prima del semaforo. L’escursione prosegue poi sulla dorsale passando alla chiesetta di Santa Rita e salendo alla Croce di Moncalvino, per poi salire dopo una breve discesa al poco pronunciato Bric Madamin, interessante solo per il nome. Si scende quindi tra bellissimi castagneti al Colletto di San Giovenale, sulla strada che collega Peveragno con Rivoira di Boves, e di qui si ritorna al punto di partenza per strade e stradine costeggiando la collina. Solo l’ultimo tratto segue ahimè la trafficata provinciale che dalla rotonda verso Peveragno va verso Chiusa Pesio. E’ però possibile evitarla risalendo per la strada al colletto di ingresso al paese per risalire alcuni metri sul percorso di ritorno verso la Chiesetta di San Giorgio per poi seguire sulla sinistra un sentiero che traversa più in basso della sommità. Un altro tracciato segnato sulla cartina che passa più basso ancora è da evitare perchè poi si perde nelle “runse”, con alberi caduti e insuperabili ( quello che abbiamo percorso la volta scorsa).
Avvicinamento: da Cuneo si prosegue per Peveragno e alla grossa rotonda prima della salita al paese si svolta a sinistra in direzione di Chiusa Pesio. Si prosegue fino a innestarsi sulla provinciale proveniente da Beinette e qui si parcheggia nel largo piazzale nei pressi dell’incrocio.
Itinerario: dall’altra parte del parcheggio parte il nostro itinerario segnato da delle paline indicatrici. Si risale sul sentiero segnato in bianco-rosso tra bei castagni, si passa sotto una pianta crollata e dopo una breve e ripida rampa si svolta decisamente a sinistra per passare un pò malagevolmente sotto un altra pianta crollata. Si prosegue in piano per recuperare poco oltre la sterrata proveniente da sinistra. La si segue verso destra lasciando poco dopo una deviazione sulla sinistra per proseguire fino al bivio successivo dove si svolta a sinistra. Si continua raggiungendo il filo della dorsale dove si trova nei pressi di un muretto, un sentiero che scende sul lato opposto. Si prosegue sulla destra costeggiando il muretto fino a raggiungere una sterrata nei pressi di un ripetitore. Si svolta a sinistra e in breve si raggiunge il pulpito dove si trova una grande panchina e un caratteristica meridiana. Si ritorna sulla stradina raggiungendo poco dopo la medievale chiesetta di San Giorgio, posta su una pietra. Si scende per un sentierino sul lato opposto ritornando sulla sterrata e per quest’ultima si giunge così sulla provinciale all’ingresso di Peveragno. La si attraversa per salire un sentiero sul alto opposto che costeggia la strada fino a delle paline., Qui si svolta a destra e si segue la mulattiera che si inoltra nei castagneti. Ad un prossimo bivio si tiene la destra seguendo il tracciato più a valle che con un traverso raggiunge la dimenticata cappella di Santa Rita. Seguendo le indicazioni si sale sul ripido versante seguendo il tracciato più diretto (scorciatoia) portandosi così ad un colletto. Si continua diritti seguendo il tracciato principale che poco dopo si sposta sulla destra traversando sul versante nord. Si raggiunge una grangia dover sulla destra parte il sentiero che scende verso Tetto Dalchin, non segnato sulla cartina ma esistente. Si continua in leggera salita per raggiungere un poco un costone dove si trova a sinistra la deviazione per la Croce di Moncalvino. La si segue e in 7-8 minuti si raggiunge la piccola spianata della sommità, dove solo ultimamente è caduto un grande faggio rasentando la croce. Si ritorna sul sentiero lasciato in precedenza per continuare sulla stradina che traversa fino ad un colletto poco prima di una grezza scultura in legno che rappresenta una capriolo o camoscio. Qui svoltando a sinistra sulla piccola dorsale in pochi minuti si raggiunge la poco pronunciata cima del Bric Madamin, dove nessun segno indica la sommità. Si ritorna sul sentiero passando tra belle radure fino ad un colletto; si continua sul sentiero segnato e nei pressi di un’altra scultura per traversare fino a d una sella. Qui si svolta a sinistra in discesa abbandonando la dorsale e raggiungendo poco più in basso dei bei prati tra castagneti ben tenuti. Si segue la stradina sterrata che in discesa conduce al Colletto da San Giovenale dove si trova la strada asfaltata che collega Peveragno con Rivoira di Boves. La si segue in discesa in direzione ovest verso Rivoira e alle prime case si svolta a destra su una strada più piccola seguendo le indicazioni bianco-rosse. Si segue la strada che sulla destra ha la collina e a sinistra dei bei prati a pascolo fino a dove questa svolta a sinistra. Si prosegue quindi su un sentiero che passa davanti alla vecchia e abbandonata fornace Capello, dove si trova ancora l’altoforno usato per l’estrazione della calce. Si ritorna su una sterrata che la si segue fino dove diventa asfaltata e svolta a sinistra nei pressi di alcune case. Seguendo la strada si raggiunge in breve la provinciale tra Boves e Peveragno. La si attraversa per seguire la stradina che porta alle Case Monbrison e al successivo incrocio si svolta a destra su un’altra stradina che sbuca proprio alla grande rotonda percorsa prima in auto. Di qui esistono due possibilità: 1) si segue la provinciale che in circa 1,5 km riporta direttamente all’auto; 2) si risale sulla strada fino al colletto di ingresso al paese attraversato in precedenza e di qui si svolta a sinistra sul percorso di andata seguendolo in salita per circa 30 metri fino ad una svolta. Si prosegue quindi diritti seguendo le indicazioni e un sentiero che traversa più in basso della Chiesetta di San Giorgio, innestandosi nel percorso di andata poco dopo la partenza. Seguendo a ritroso il percorso di salita si ritorna all’auto.

partenza

tra i castagneti

indicazioni

vista su Peveragno

Anto sulla big bench

la Chiesetta di San Giorgio

appena attraversata la provinciale

Santa Rita

a monte il sentiero di arrivo e il bivio di discesa

vista sulla Bisalta

sul Moncalvino

scultura in legno

belle radure

bei castagneti

al Colle di San Giovenale

sulla stradina di ritorno

la vecchia fornace Capello

vista sul percorso che segue la dorsale

al ritorno con vista sulla prima dorsale e alla chiesetta di San Giorgio