Visto la bella gita di mercoledì scorso,decidiamo oggi di andare in valle Maira,di neve dovrebbe essercene,come in val Stura. Preferiamo una punta corta e con fondo su prati perchè gli ultimi due giorni ha fatto caldo e non so come saranno le condizioni.
Costa Chiggia è ideale,è un pò al sole ma tanto non penso che troveremo farina. In effetti arriviamo a Marmora e vediamo che le grondaie buttano acqua anche alle 8 di mattina. Neve poca, arriviamo a Parrocchia ce n’è un pò di più ma comunque scarseggia. Iniziamo a salire sui prati e la neve è marcia,ma va bè la giornata è bella e chi se ne frega della neve.
Il lariceto qui è molto bello con pini non troppo fitti e pendenza ideale. I colori e la luce poi sono bellissimi. Una traccia di un solitario che ci precede ci agevola la salita nella neve molle.
Usciamo dalla pineta è qui purtroppo la neve è già gelata per cui,anche se ce n’è di più,è abbastanza crostosa. Arriviamo un punta,un ringraziamento al solitario che ha battuto traccia e ammiriamo il bel panorama su tutta la valle Maira e addirittura verso le l’Appennino,che si intravede lontano,oltre la fine delle Alpi Liguri.
Anto a un certo puno nota qualcosa che si muove vicino a un piccolo larice,non capiamo cos’è,poi spunta fuori e ci guarda…è un piccolo ermellino,che non ha ancora cambiato colore.
Gironzola un pò,la neve lo regge,e poi saprisei sotto un altro larice. Ci giriamo dall’altra parte e due capriolo col sedere bianco si muovono tranquillamente verso la dorsale a poca distanza da noi. Scappate! che poco fa abbiamo sentito degli spari neanche troppo lontano….
Ancora uno sguardo al Pelvo e poi iniziamo la discesa. Evito di descriverla in quanto crosta orrenda e insciabile in alto,dove c’è più neve; nella pineta molle sciabile e poi in basso scarsa da fare attenzione.
E’ ancora presto per cui passiamo a salutare Sergio e Monica a Garino
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