Domenica 23 Aprile 2017
Oggi con mio fratello Jello e Marge ritorniamo in valle Varaita per un altro bel giro ad anello sopra Rore, nella media valle. Anto invece con le sue amiche Simo e Fabri decidono di fare due passi e raccogliere delle erbe (che solo loro conoscono), per cui partono più tardi e si dirigono al Colletto di Rore e a Meira Paula.
Lasciata l’auto a Rore nei pressi del Ristorante degli Amici ci incamminiamo tra le case seguendo le indicazioni per il Tumpi de la Pisso, caratteristico percorso che si snoda in una forra dove si trovano diversi Servanot, piccoli pupazzi di stoffa che ti osservano e scrutano e che ho già percorso con Anto alcuni anni fa. Dopo pochi minuti dalla partenza lasciamo però a sinistra il tracciato per il tumpi e proseguiamo sul bel sentiero in direzione di Dragoniere seguendo un panoramico costone.

partenza

a Rore

qui svoltiamo a destra
Il sentiero prosegue sul costone e raggiunge più avanti subito dopo una biforcazione che si lascia a destra, il Pilone del Castello. Continuiamo sempre sul costone lasciando altre deviazioni fino a incrociare un altro sentiero in località I Tampe. Qui lasciamo a destra il sentiero per Meiretta e i Puy e a sinistra quello per Para e proseguiamo diritti fino a uscire dal bosco al Pilun dla Gardeto.

Pilone del Castello

I Tampe

al Pilun dla Gardeto
Qui svoltiamo a sinistra e proseguiamo in piano sul bel sentiero che in circa 10 minuti ci conduce a Dragoniere. Questa borgata con la sua bella chiesetta bianca e il suo bel campanile è raggiungibile in auto da Sampeire seguendo la strada per Becetto.

verso Dragoniere

a Dragoniere
Lasciata la strada per Becetto imbocchiamo il sentiero che costeggia la chiesetta e prosegue in salita sul costone per i bei prati sovrastanti. Continuiamo fino a raggiungere alcune grange diroccate e un ennesimo pilone senza nome a quota 1430. Qui lasciamo il tracciato a sinistra per Serre e un altro che prosegue diritto in salita per seguire invece quello a destra che continua dapprima in leggera discesa verso Meira del Pian.

lasciamo Dragoniere

per i bei prati

al pilone senza nome
In breve raggiungiamo le Meire la Porta e proseguiamo attraversando una zona ricca di acqua fino a superare un costone e raggiungere la Meira del Pian. Il sentiero adesso prosegue in direzione di un valloncello, supera il piccolo corso d’acqua e con un ultimo traverso in direzione ovest ci porta al Colle del Prete, sulla displuviale con il vallone di Gilba.

a Meira del Pian

al Colle del Prete
Il panorama si apre sulla Testa di Garitta Nuova e sulle cime che circondano il Vallone di Gilba mentre a sud troviamo il Monte Ricordone. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino scendendo diretti dal colle in direzione sud. Questo tratto presenta un sentiero ormai abbandonato con un vecchio muretto in pietre che lo delimita. Scendiamo a fianco su comodi prati fino a raggiungere più in basso delle grange diroccate. Continuiamo sempre per prati e senza percorso obbligato fino alla Co di Bergia, grange ancora abitate e dove troviamo la strada sterrata di accesso.

pannello al Colle del Prete

i prati in discesa

arrivo a Co di Bergia
Seguiamo adesso la sterrata che più in basso diventa asfaltata, lasciamo quindi a sinistra la strada di accesso chiusa da una sbarra che conduce a Meira Paula e dopo un paio di tornanti imbocchiamo a sinistra il bel sentiero che con un traverso in una bella faggeta ci porta al grazioso rifugio-agriturismo posto su un solare costone.

verso Meira Paula
Ci fermiamo adesso in attesa di Anto, Simo e Fabrizia che sono ancora in giro per erbe e ne approfittiamo per mangiare pranzo. Dopo il loro arrivo e un altro bel tagliere misto siamo pronti per ritornare all’auto che le ragazze hanno lasciato al Puy superiore. Mio fratello è rientrato prima mentre io termino l’escursione con le mie compagne al Puy.

in partenza da Meira Paula

arrivo al Puy