Martedì 2 Luglio 2019
Oggi per sfuggire al gran caldo decido di effettuare questa bella e panoramica escursione a cavallo tra la Val Maira e la Val Varaita. La quota di partenza è già elevata e si resta sempre al di sopra dei 2000 metri, con la possibilità di salire una serie di cime seguendo sempre il crinale. Il panorama è di prim’ordine, sulla pianura, sul Monviso e sulle montagne delle due valli fino alla più lontana Val d’Aosta. Un sentierino permette di salire senza difficoltà e in successione queste cime, seguendo sempre la cresta di confine, solo la discesa dal Lubin è leggermente più ripida e con alcune roccette da evitare sui lati, ma senza nessun tratto di arrampicata. Il ritorno avviene poi comodamente per la lunga Strada dei Cannoni, spettacolare sterrata che dal Santuario di Valmala conduce fino al Colle della Bicocca, sotto il Pelvo d’Eva. L’escursione si può in ogni caso accorciare, avendo la possibilità in più punti di scendere facilmente sulla strada sottostante; così come si può allungare continuando verso il Monte Longia.
Avvicinamento: il Colle di Sampeyre si può raggiungere comodamente nel periodo estivo con una strada asfaltata sia dal versante val Maira che dalla Valle Varaita. Nel primo caso si risale la valle fino a Bassura di Stoppo dove poche centinaia di metri prima dell’ingresso nel paese si svolta a destra seguendo le indicazioni per Elva e Cucchiales. Si sale lungamente fino al Colle della Cavallina e senza scendere a Elva si prosegue fino al colle. Dalla Val Varaita si sale fino a Sampeyre dove si svolta a sinistra verso gli impianti da sci e seguendo le indicazioni si giunge, anche qui dopo vari chilometri sempre su strada asfaltata, fino al colle.
Itinerario: dal colle si sale in direzione est, verso valle, seguendo una traccia sulla larga dorsale erbosa che in breve porta al Cugn di Goria. Si prosegue in discesa fino alla sottostante Strada dei Cannoni che la si segue per un breve tratto. Dove questa taglia sulla destra il pendio la si abbandona per seguire la dorsale che in circa 20-25 minuti porta alla cima più alta dell’escursione, il Nebin. Si prosegue seguendo la cresta e scendendo alla Bassa di Rocciaset. Lasciate sulla destra alcune rocce si continua pochi metri sotta la cresta (lato val Varaita) per poi recuperare l’ampia dorsale che comodamente porta in cima al Cugulet. Si prosegue in discesa sulla cresta in direzione della cima Lubin, caratterizzata da una grande faglia geologica visibile in primo piano sotto la cima. Tramite delle tracce la si costeggia sul lato destro di marcia giungendo così senza difficoltà sul Lubin. La discesa da questa cima è leggermente più impegnativa in quanto il pendio è un pò più ripido e ci sono alcuni saltini rocciosi. Li si evitano sul lato destro tramite pendii erbosi seguendo labili tracce tra l’erba a volte un pò alta. Si giunge così al Colle Rastcias in corrispondenza anche qui della Strada dei Cannoni. Per proseguire sul Rastcias si segue la dorsale che inizialmente è un pò più ripida nel raggiungere una quota, ma si sale senza problemi. Si prosegue sulla dorsale adesso ampia seguendo come riferimento alcun pali in legno di riserva di caccia, giungendo così sull’ampia e panoramica cima. Di qui io sono sceso direttamente in direzione sud verso il Colle Agnelliera e la strada sottostante, volendo si può però ancora continuare sulla dorsale verso il Collet Rusciera. Raggiunta la suddetta strada non resta che seguirla lungamente per i circa 7 chilometri ritornando così al Colle di Sampeyre e all’auto.