Sabato 26 Dicembre 2015
Di neve neanche parlarne; continuano le giornate belle e limpide con alta pressione su tutte le Alpi. Oggi siamo a Ivrea e dopo le laute mangiate natalizie andiamo a fare un giro nel biellese,zona mai frequentata prima. La Cima dell’Asnas è una classica scialpinistica e si trova nell’Oasi Zegna,una vasta zona protetta e selvaggia. Il biellese è caratterizzato da un microclima particolare in quanto in estate si formano nelle ore calde continuamente delle nebbie,dovute ai versanti esposti a sud verso la pianura e non di quote molto elevate. Questo periodo è ideale in quanto l’aria è tersa e il panorama da queste montagne è veramente notevole.
Con noi oggi c’è anche Gianni,col quale siamo legati con affetto perchè è la persone che mi ha fatto incontrare Anto. Raggiunta Biella risaliamo la Valle Cervo verso Piedicavallo fino a Rosazza,dove svoltiamo a destra per la strada Panoramica Zegna: Questa lunga strada taglia in quota tutto il versante fino alla stazione sciistica di Bielmonte,da dove poi scende sul versante opposto. Raggiunto il Bocchetto Sessera,poco prima di Bielmonte, lasciamo la strada asfaltata per scendere a sinistra in direzione nord per una sterrata in buone condizioni che porta alla Casa del Pescatore, nella Valle Sessera. Lasciata l’auto al ponte dove si trova anche il divieto di accesso ci incamminiamo per la sterrata che prosegue in piano verso est. Poco dopo svoltiamo a sinistra seguendo una carrareccia più ripida che porta all’Alpe Briolo.
partenza
sulla strada
Sempre seguendo la strada con altri tornanti ci portiamo in una pascoliva sede dell’Alpe Campo della Quara. Qui finisce la strada e iniziano delle tracce di mucche in mezzo a un pendio erboso. Non c’è un vero e proprio sentiero,solo alcune paline in ferro con indicato Giro dell’Asnas. Superato il pendio raggiungiamo la dorsale alla Colla della Quara, dove la vista si apre adesso sulla pianura.
in salita
arrivo all’Alpe Campo della Quara
arrivo sulla dorsale
Di qui il percorso è evidente in quanto segue la bella dorsale in direzione della Colma del Balmello,una cima che copre la visuale sulla Cima dell’Asnas.La traccia però più avanti si perde nel pendio erboso e non c’è un percorso obbligato per salire. Ci portiamo quindi sotto la punta dove riappare dinuovo una traccia che taglia a sinistra verso delle rocce situate su un pulpito.
in salita
verso le Alpi del Sud
sul traverso sotto la Colma del Balmello
abitante del luogo
Di qui la vista si apre sul Monte Rosa,lì a du passi. Saliamo ancora alcuni metri e raggiungiamo la Colma del Balmello,dove in primo piano troviamo la nostra meta e molte montagne sconosciute. Seguendo la dorsale in leggera discesa ci portiamo adesso sotto l’ultimo pendio che ci porta facilmente sulla cima.
la nostra meta
Il panorama si apre sul Monte Rosa in maniera spettacolare tanto che si vede addirittura la Capanna Regina Margherita in cima alla Punta Gnifetti a 4554 metri. Alla nostra sinistra invece la bella Cima di Bo che si raggiunge proseguendo per sentiero che prosegue dalla Cima dell’Asnas. Verso est invece si intravede in lontananza un maestosa montagna che non riesco a riconoscere,forse il Disgrazia o il Bernina.
Anto e Gianni in cima
il Rosa
la Gnifetti
il Disgrazia??
Verso sud invece ci sono le nostre montagne del cuneese con il Monviso ben evidente,ma anche il Matto e l’Argentera e verso sud est addirittura le Alpi Apuane.
le Apuane là in fondo
la Cima di Bo
Dopo una pausa in tranquillità senza anima viva riprendiamo il cammino scendendo verso nord in direzione della Bocchetta Balma delle Basse. Qui un sentiero scende verso nord e un altro sale in direzione ovest verso il Colle di Manzo e Cima di Bo, passando sotto la Punta dello Scaletto e la Punta del Canalaccio. Il nostro invece scende verso a sinistra verso l’Alpe Balma delle Basse situata sotto un grande salto di roccia.
in discesa verso la Bocchetta Balma delle Basse
l’Alpe Balma delle Basse
La traccia fin qui non è molto evidente,si confonde con le tracce degli animali al pascolo per cui bisogna fare attenzione in caso di nebbia. Dalla baita il sentiero diventa più marcato e segnato e segue il fondo del vallone sul lato sinistro orografico dove diventa ben tracciato. Raggiungiamo così il ponte e la strada che porta alle vicine baite di Isola di Sotto dove si trova anche il sentiero che sale alla Bassa della Cavallina.
bivio sulla strada a Isola di sotto
Di qui seguiamo fedelmente la strada scendendo per un lungo tratto. Poco prima della Casa del Pescatore e del ponte sul torrente un sentiero segnato taglia diretto evitando così il lungo giro a sinistra che compie la strada riportandoci così all’auto.
Mi diceva Gianni e confermo che queste zone sono selvagge,i sentieri sono poco evidenti e mal segnati; ci sono sì i cartelli ma poi in caso di scarsa visibilità ci si può perdere facilmente. Per cui bisogna venire con giornate autunnali o invernali senza neve dato che in estate la nebbie sono alquanto frequenti.
Traccia GPS
Statistiche