Oggi ritorniamo nell’amata valle Gesso,luoghi pieni di ricordi di scalate e avventure e saliamo una bella cima,classica scialpinistica primaverile,che sta di fronte al roccioso gruppo dell’Asta che incombe sopra Sant’Anna di Valdieri.
Lasciamo l’auto nel parcheggio all’imbocco del vallone della Vagliotta e attraversiamo il ponte che ci porta subito sul bel sentiero. Lasciamo quasi subito il bivio per il bivacco Gandolfo e saliamo all’ombra della bella faggeta.
Il sentiero sale sul lato sinistro orografico e esce dalla faggeta fino a imboccare il vallone e attraversare sul lato opposto. Uno sguardo a destra e su un bel colle erboso si vede il bivacco Barbero (mio omonimo) adesso chiamato capanna sociale
Ancora alcuni tornanti e sbuchiamo al Gias della Vagliotta,dove il margaro produce del buon formaggio in vendita di capra e pecora.
Un saluto al margaro e proseguiamo sul bel sentiero che con alcuni lunghi tornanti sale sull’erboso e ripido pendio erboso sulla destra orografica. Dopo circa mezz’ora arriviamo al bivio per il bivacco Costi,situato in uno dei più selvaggi e angusti luoghi della valle,proprio sotto l’Asta sottana e il Punto Nodale che mette in comunicazione con il rifugio Morelli e il vallone di Lourousa.
Lo lasciamo sempre salendo a sinistra,qui bisogna fare attenzione a non imboccare un terzo sentiero,centrale e non segnalato,che porta al Passo del Limbo,e continuiamo salendo gradatamente fino a sotto l’ultimo ripido pendio che porta al Passo Barra della Vagliotta.
Lo raggiungiamo senza difficoltà seguendo la rada traccia ma i numerosi ometti,purtroppo anche raggiunti da nebbie vaganti che salgono dal versante delle Rovine.
Di qui in su si segue la facile dorsale “infestata” da camosci che pascolano tranquillamente; piu in su la traccia è più marcata e segue la cresta leggermente versante Vagliotta.
Le nebbie ormai hanno la prevalenza e arriviamo in cima che il panorama è un pò libero solo verso valle.
Se non altro il luogo è molto tranquillo e isolato e ci fermiamo abbastanza per mangiare e riposarci. Ogni tanto le nebbie di diradano leggermente e si vede qualcosa in più
Riprendiamo la discesa sul sentiero di salita e al colle incrociamo una comitiva che si è fermata lì; in effetti il tempo non migliora e non si vede praticamente nulla. Dopo i saluti ci incamminiamo e al gias facciamo due parole col giovane margaro che si lamenti dei lupi e che con la moto sale a recuperare le pecore e capre che sono salite fin verso il passo del Limbo. Seguendo sempre il sentiero raggiungiamo infine l’auto.
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