In questo periodo sta facendo delle giornate bellissime con temperatura gradevole al sole e fredda il mattino presto. Andiamo a visitare una zona non molto frequentata,vuoi per la lunghezza vuoi perchè un pò scartata e snobbata: la lunga costiera che dall’Aiera va alla Punta della Rua,alla Savina,al Carbonè e ancora Cime della Valletta fino al Colle del Vei del Bouc. Questa costiera divide il Vallone del Muraion da quello dell’Ischietto e Sabbione.
La nostra meta è il Passo del Monte Carbonè (quotato 2800 metri ma in realtà 2755),salendo dal Prà del Rasur e il Lago del Vei del Bouc. Iniziamo a salire la strada chiusa al traffico e raggiunto il pianoro continuiamo fino al bivio per il Rifugio Pagarì. Svoltiamo a sinistra e continuiamo lungo il sentiero che con numerose svolte raggiunge il bel lago del Vei del Bouc
Poco prima del lago un cartello indica il sentiero che prosegue verso il Colle del Vei del Bouc e la nostra meta
Poco più avanti appare il lago e un altro cartello all’ultimo bivio che affrontiamo. Man mano che saliamo la ripida china erbosa su un sentierino un pò malandato il lago ci appare sempre più in basso e proseguendo poi sempre sul sentiero questa volta più evidente e ben tenuto arriviamo ad un colletto che divide il vallone della Roccia da quello della Valletta
Il panorama di qui si apre verso l’Argentera e in primo piano la Maledia e Clapier. Incontraiamo un signore da solo che sta già scendendo e ci dice che è stato sulla vicina e facile Cima del lago del Carbonè,appena sopra il passo. Perchè no?
Pian piano dopo numerose svolte su sentiero a volte monotono perchè veramente senza pendenza e con larghi semicerchi per assecondare il terreno privo di difficoltà,sbuchiamo ad un’altra selletta dove alla nostra sinistra molto più in basso appare il solitario e fuori mano Lago della Roccia
Di qui in breve sbuchiamo al passo,uno stretto intaglio sulla costiera; sul versante opposto appare il bel Lago del Carbonè e verso nord la cima omonima.
Sento un rumore e vedo a poche passi da noi una femmina di stambecco col suo piccolo; non si scompone neanche e si lasci fotografare da vicino
La cima del Carbonè la lasciamo là dov’è,invece salgo da solo sulla vicina Cima del Lago Carbonè; Anto aspetta al passo perchè ci sono alcune roccette da scalare e con suo polso ancora in convalescenza giustamente non si fida. Dalla punta si vede bene tutta la dorsale che va verso la Cima della Valletta piccola e grande fino al colle del Vei del Bouc
La giornata è veramente perfetta,non una nuvola. Ritorno subito al passo,,qui viene ricordato un incidente aereo avvenuto nel 1954,un aereo sulla rotta Roma-Lione si è schiantato sul Monte Carbonè e i rottami sono ancora dispersi nel lago. Un piccola targa ne ricorda l’evento
Dopo esserci riposati un pò e dopo un ultimo sguardo al Lago del Carbonè e alla cima salita iniziamo a ridiscendere
La discesa è lunga e le gambe iniziano a farsi sentire ma con calma e senza fretta e con un ultimo sguardo al vallone del Muraion ritorniamo all’auto a Sa Giacomo
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