Domenica 21 Agosto 2016
La Cima Croè,denominata anche erroneamante e mio giudizio,Cima Croce, si trova sul lungo sperone esposto a nord-ovest,classica gita di scialpinismo, che da Castellar di Boves sale in cima alla Besimauda,la montagna di Cuneo. L’escursione di oggi è adatta per una mezza giornata in quanto presenta un moderato dislivello e ed è vicina alla pianura. Questo versante della Besimauda è caratterizzato da una fitta rete di sentieri e strade forestali nella parte bassa,fino alla rinomata Fontana Kappa,mentre la parte superiore è quasi impraticabile in estate a causa della vegetazione e di un unico sentiero che sale sulla destra orografica dello sperone nord-ovest, e benchè segnato è ormai anch’esso abbandonato e in stato “vegetativo”.
La cima è stata denominata Croce dalla cartina Fraternali, così pure sulla CTR della Regione Piemonte,mentre da un controllo che ho effettuato su vecchie pubblicazioni e sulla carta degli Stati Sardi del 1852 è chiamata Cima Croè. Agli esperti nominare correttamente questa cima. Quest’anno comunque è stata messa una graziosa croce in legno da tale Turtu d’la noit con la scritta Cima Croce.
Raggiungo in auto Peveragno e dopo il semaforo svolto a destra per salire a Tetti Marro. Continuo oltre le case e lascio l’auto in uno slargo alla fine dell’asfalto appena dopo il Pilone Bellagarda. Mi incammino sulla forestale che si dirama da detto pilone e che si inoltra nel bosco
Raggiunta una strada che giunge a destra da Tetto Cava e subito dopo il tornante con segnali per Fontana Cappa, la abbandono per seguire un sentiero pianeggiante e non segnato. La traccia taglia il pendio poi più in alto in leggera salita raggiunge le Case Ser e la strada abbandonata prima. La seguo adesso per poco fino a un altro bivio nei pressi di una baita in ristrutturazione a quota 1061. Qui un sentierino inizialmente poco visibile ma segnato in giallo sale diretto per raggiungere non molto dopo il grande traliccio della linea elettrica. Qui il sentiero adesso segnato e ben visibile sale in una zona fuori bosco con erba abbastanza alta fino a un colletto nei pressi e a monte della nostra Cima. Svoltato a destra con una breve risalita raggiungo questa panoramica punta.
La giornata non è male anche se ci sono nuvole sulla Besimauda,ma d’altronde siamo in bassa quota e in estate l’umidità e nebbie sono abbastanza frequenti. Il panorama si apre comunque su tutta la pianura e in una bella giornata arriva fino alla Valle d’Aosta. Ridisceso al colletto proseguo in salita sempre sulla traccia segnata sporadicamente in giallo fino a raggiungere la forestale che arriva dal Colle Bercia.
Qui svolto a sinistra per raggiungere in breve tempo la Fontana Kappa. Ero già stato qui per un altro itinerario nei boschi di queste zone circa due anni fa. Proseguo adesso in discesa lasciando a destra la forestale che sale ai Tre Becchi e alla Sella Artondù e per una sterrata mi inoltro in una bella pineta.
Lasciata più in basso sulla sinistra una traccia segnata di recente dal Cai Peveragno proseguo sulla sterrata uscendo dalla pineta per inoltrarmi in una bela faggeta.Tagliando alcuni tornanti raggiungo un ennesimo bivio dove proseguo diritto lasciando a destra l’itinerario in direzione dei Tetti Eretta. Seguendo adesso fedelmente la sterrata principale in discesa giugno infine all’auto.
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