Martedi 26 luglio 2016
Oggi ne approfittiamo della bella giornata per fare una escursione in Val Maira e precisamente nel vallone di Unerzio,quello che da Acceglio sale su a Chialvetta,Pratorotondo e Viviere. Questo vallone è famoso anche per le numerose e belle gite di scialpinismo e per gli itinerari con le ciaspole.
Raggiunta Acceglio svoltiamo a sinistra e dopo pochi chilometri raggiungiamo il bivio per Chialvetta,lo superiamo e proseguiamo sulla stretta strada asfaltata che in inverno è chiusa. Continuiamo superando Pratorotondo e Viviere per parcheggiare poco dopo la fine dell’asfalto e in corrispondenza del bivio per il Vallone di Enchiausa,salito in una delle ultime gite di scialpinismo di questa stagione,Il Colletto.
Ci incamminiamo seguendo per pochi metri la sterrata fino alle paline che indicano il nostro sentiero sulla destra.
La traccia ben segnata sale nel bosco per portarsi poco dopo sopra il bel pianoro di Prato Ciorliero,raggiungibile in auto e partenza per la salita al Colle della Gardetta. Continuiamo seguendo sempre il bel sentiero per immetterci nel vallone dell’Escalon lasciando a sinistra due biforcazioni per il Colle Oserot e il Colletto Vittorio.
La giornata è splendida e calda e la visuale si apre subito sul Monte Scaletta e le cime circostanti. Seguendo il sentiero sul fondo del vallone ci portiamo sotto il Passo dell’Escalon che non è un vero e proprio colle ma una dorsale che divide questo vallone da quello di Roccietta,più diretto ma stranamente senza un sentiero o traccia visibile. Raggiunte le rocce del passo sbuchiamo su terreno più dolce per portarsi in direzione del Passo della Scaletta e della nostra meta visibile sulla destra.
Raggiunta la pietraia sotto il colle Scaletta abbandoniamo il sentiero principale per portarsi verso dei ruderi militari e raggiungere l’evidente traccia che taglia in orrizzontale sotto il Monte Vanclava. Questa traccia è segnata in rosso-blu ad indicare il Sentiero Roberto Cavallero e porta al colletto senza nome sotto la nostra cima e dove si trova una caserma militare. Dopo il lungo traverso a destra saliamo il ripido pendio sulla traccia ben segnata ma appena evidente per sbucare sul panoramico colletto.
Per raggiungere la cima del Bric Content bisogna salire il ripidissimo pendio di terra e pietre alla nostra destra. Ci sono alcuni ometti che indicano dove più o meno passare ma questo tratto non è propriamente escursionistico,e anche se non è molto lungo,circa 80 metri di dislivello,bisogna fare un pò attenzione al terreno franoso e alle rocce instabili. Raggiunta la piccola antecima ci resta ancora un breve tratto di cresta rocciosa e affilata per raggiungere l’ometto della cima che si presenta aguzza e aerea.
La vista si apre sul sottostante Vallone di Enchiausa che sarà quello che seguiremo in discesa e sull’Oronaye proprio lì davanti. Ritornati sui nostri passi ridiscendiamo al colle per proseguire scendendo sul versante opposto.
Il sentiero di qui in avanti è spettacolare perchè taglia con dei saliscendi tutto il ripido versante del Vanclava e del Feuillas. Questo tratto è da fare assolutamente senza residui di nevai perchè altrimenti il pendio molto ripido richiederebbe l’uso di ramponi e piccozza. Con questo lungo ma bel traverso ci portiamo in vista del Col Feuillas e del Bivacco Mario e Enrico,una piccola casermetta riadattata a bivacco già alcuni anni orsono e posta sulle ripidi pendici dell’Oronaye sul tragitto per la Ferrata degli Alpini. Ormai questo bivacco è poco frequentato per via del nuovo bivacco Valmaggia posto più in basso in una più bella e rilassante posizione.
Finito il traverso e passati sotto l’ultimo spuntone di roccia il sentiero sale adesso verso il bivacco Mario e Enrico,noi invece scendiamo per una labile traccia e con alcuni ometti su una vasta pietraia che permette senza difficoltà di recuperare il sentiero che scende dal bivacco, evitando così l’inutile salita. Ripresa quindi la traccia la seguiamo fino al bivacco Valmaggia,una piccola costruzione in legno ma con quasi una ventina di posti letto e con annessa una piccola cucina con tavolo e panche.
Riprendiamo il cammino sul sentiero di discesa che adesso si è innestato con quello proveniente da Colle Enchiausa. Più in basso raggiungiamo il bivio per il Vallonetto,il valloncello che sale al Colletto e che permette di scendere nella conca del lago Visaisa sopra Sorgenti Maira.
Seguendo sempre la bella traccia ci portiamo in fondo al vallone dove si trovano le Grange Gorra e entrati nel bosco di larici,ahimè tutti malati e gialli,in breve ci troviamo sulla strada sterrata. Una piccola risalita ci riporta infine all’auto.
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