L’idea di oggi è di salire sulla montagna di Cuneo ovverossia la Bisalta, o più propriamente detta la Besimanuda in quanto con termine “Bisalta” si intende anche la cima più alta della bifida (o trifida?) montagna insieme al Bric Costa Rossa. Poco importa, la Bisalta è lì che sovrasta Cuneo e nelle limpide giornate autunnali e invernali lascia spazio alla vista fino alle montagne valdostane e al Golfo Ligure. L’itinerario di oggi l’ho percorso numerose volte con gli sci, essendo la salita una classica gita scialpinistica, ma mai nel periodo secco, e devo dire che un pò di effetto lo fa nel vedere i pendii bianchi e lisci del periodo invernale lasciar posto alla grande pietraia che sorregge la cima. L’itinerario è ben segnalato e si percorre su comodo sentiero fino alla pietraia finale, dove il tracciato segue le numerose tacche bianco rosse che ne indicano il cammino. Dalla panoramica cima si percorre poi il lungo crestone che porta alla Cima Centrale e infine al Bric Costa Rossa, punto culminante della grande Bisalta. Tra quest’ultima e la Cima Centrale un sentiero permette di scendere verso est (Pesio) nel Vallone Croeusa e passando per il Gias Pravinè di Mezzo di ritornare alla Sella Morteis percorsa in salita. La mia idea iniziale era questa ma siccome giunto al bivio ho visto la cima del Bric Costa Rossa lì vicino ho deciso di proseguire fino su quest’ultima.
Avvicinamento: da Cuneo si raggiunge Chiusa Pesio e proseguendo per la val Pesio si solta a destra poco prima di un’area attrezzata in direzione di Pradeboni. Si continua sulla strada per pochi metri fino al tornante che sovrasta il paese e di qui si imbocca la stradina asfaltata che porta alla localita delle Meschie. Si lascia l’auto nei numerosi spazi prima del cartello di divieto di transito sulla stradina che diventa sterrata.
Itinerario: si segue la sterrata che sale nel bosco fino a raggiungere un ponte a sinistra sul torrente Rio Grosso. Poco oltre si prende a destra un sentiero segnato che sale dapprima tra boscaglia e poi in pineta costeggiando il rio fino a sbucare sull’ampia e panoramca Sella Morteis. Si lascia a sinistra l’Osservatorio e la sua cupola per seguire sulla destra la strada che con un lungo tornante passa alla bella Fontana ‘d Camilu e porta alla Cima Previnè, posta su un costone in vista delle nostre cime. Qui si abbandona la strada per seguire sulla destra il sentiero segnato che sale ripido sulla Costa della Mula fino a sbucare al Gias Pravinè Soprano. Sempre seguendo il costone ci si dirige verso la visibile cima fino a raggiungere una grande pietraia; la si supera seguendo i numerosi bolli bianco-rossi giungendo così sulla cima della Besimauda. Si prosegue adesso seguendo la lunga cresta in direzione sud e con numerosi saliscendi raggiunge la croce della Cima Centrale. Sempre seguendo il crestone si arriva così ad un colletto dove sulla sinistra si stacca il sentiero che scende direttamente nel Vallone Croeusa e che permette di accorciare l’itinerario di rientro. Con un ultima salita sulla dorsale in circa 15 mimuti si giunge sulla cima più alta della Bisalta, il Bric Costa Rossa. Si divalla adesso verso est su un pendio erboso e seguendo le tracce delle mucche che evitano i numerosi rododendri ci si porta su una sella dove sorge un grande ometto o meglio un menhir. Si prosegue sul costone per tracce di animali raggiungendo altri due grandi ometti per poi innestarsi poco più in basso nel sentierino più evidente che giunge dal Gias della Valletta, in corrispondenza di un ampia sella erbosa. Qui si svolta decisamente a sinistra per scendere nella comba sottostante dove sorge il visibile Gias Sot. Lo si raggiunge e oltrepassata una zona di “sagne” verso sinistra si imbocca il sentierino di discesa, non visibile inizialmente ma segnato da un palo in legno (attenzione a non scendere verso il vallone ma stare a sinistra). Una volta trovato lo si segue senza problemi perche ben segnato da vecchi segni gialli e rossi. Con un lungo traverso su un ripido costone e alcuni tratti un pò esposti si raggiunge il costone che divide il Vallone Sot dal Vallone Croeusa e poco oltre ci si congiunge col sentiero proveniente dalla cresta percorsa in precedenza. si divalla adesso fino al Gias Pravinèè di Mezzo e pe rla sua stradina di accesso si ritrona alla Cima Pravinè. Qui volendo evitare la strada si puà seguire il vecchio sentiero, ancora ben percorribile, che porta direttamente alla Sella Morteis. Ripercorrendo adesso il percorso di salita si ritorna così all’auto.

partenza

alla Sella Morteis

dalla Cima Pravinè

inizio Costa della Mula

la nostra prima meta

panorama verso la piana

la lunga cresta da percorrere

verso il Golfo Ligure

dalla Cima Centrale

la Cima Centrale col dietro il Bric Costa Rossa

la lunga cresta percorsa

verso la Cima Pittè

il primo ometto della discesa

il pendio di discesa dalla cima

il Gias Sot

il palo che indica l’inizio del sentierino di discesa

un tratto del traverso

il versante sceso