La giornata oggi è bella e decidiamo di fare un bel giro ad anello in Valle Stura. Partenza dai Prati del Vallone sopra Pontebernardo con meta il Becco Alto del PIz,una maestosa montagna che domina il vallone del Piz e quello di Pontebernardo.
Arriviamo al bel pianoro che è ancora presto e ci sono poche auto nel piazzale. Iniziamo la nostra camminata con una temperatura freddina.
Seguiamo il bel sentiero che sale nel vallone principale tralasciando l’indicazione per il colle di Stau e per il Passo sottano di Scolettas da dove invece torneremo.
Dopo circa 20 minuti ad un tornante della mulattiera seguiamo la piccola indicazione per il Rifugio Lausa,che proprio rifugio non è ma un bivacco-ricovero che si trova sul Colle della Lausa a 2900 metri circa per la normale della cima dell’Ubac.
Il sentiero ritorna in ombra e pian piano saliamo superando una grossa mandria di mucche fino au un ripiano dove a sinistra si stacca la traccia segnata in rosso che sale al Passo del Vallone
Seguiamo la ripida traccia già un pò malandata in alcuni punti ma comunque segnata molto bene e impossibile da perdere.
Ero stato in questa zona l’ultima volta con gli sci ma qualche anno prima in estate ero salito con il mio amico Ugo alla cresta est della Testa del Vallone,una bella e non difficile scalata su bella roccia; ricordo che avevamo incontrato un branco di mufloni che stazionano sovente in questo appartato vallone,e anche questa volta li incontriamo.
Li lasciamo tranquilli al loro girovagare e continuiamo nella pietraia fino alla conca sotto il Passo del Vallone.
Ci sono ancora alcune lingue di neve peraltro evitabili; la traccia adesso sale a sinistra per raggiungere attraverso un ripido canale il passo estivo,leggermente più alto di quello che invece si attraversa nel periodo invernale. Stranamente il sentiero non sale a questo colle che sarebbe anche il più logico perchè più basso e privo di difficoltà.
Dal colle svoltando a sinistra,nord,si sale l’ultimo ripido pendio che porta in cima attraverso alcune facili roccette da scalare.
La cima si presenta con due punte distanti circa 50 metri tra di loro. In circa 15 minuti saliamo alla cima più alta che stranamente è quella senza croce e non segnata come principale sulla cartina.
Per dovere salgo anche sulla cima ufficiale.
Il panorama è veramente esteso con una bella visibilità. Dopo una pausa mangereccia riprendiamo la discesa che in breve ci riporta al Passo del Vallone. Di qui divalliamo sul versante opposto per un ripido canalino di rocce rotte e seguendo sempre i bolli rossi attraverso una pietraia raggiungiamo il sentiero principale che sale il Vallone del Piz verso il Tenibres
Avevo visto una volta che ero stato in questa zona che poco più in basso era segnata una traccia che dava alla parete NE del Becco Alto del Piz,ma non avevo fatto molto caso a dove salisse. Sbinocolando invece vedo che porta al Passo superiore di Scollettas attraverso un ripido ma corto canale erboso. Fa proprio al caso nostro perche così evitiamo di scendere fino al bivio per il rifugio Zanotti per risalire al Passo sottano di Scolletas. Seguendo il percorso alto si passa attraverso una bella zona di piccoli laghetti.
Questa zona è un altipiano proprio sotto il Becco alto del Piz e benchè non ci sia nessun sentiero il terreno è facile da percorrere; ero passato di qui in salita con gli sci e sapevo che non c’erano salti di roccia o difficoltà varie. Ci sono alcuni ometti che indicano il percorso che comunque è da evitare in caso di scarsa visibilità. Ci dirigiamo così verso il Passo sottano di Scolettas che si intravede in basso.
In breve lo raggiungiamo; un ultimo sguardo al vallone del Piz e iniziamo a scendere allontanandoci anche dal chiassoso luogo a causa della numerose presenze umane.
Il sentiero adesso scende diretto nel Vallone delle Scolettas e superato l’omonimo gias si infila nella folta vegetazione che si trova più in basso, verso i Prati del Vallone e la nostra auto.
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