Domenica 7 Luglio 2019
Oggi con Anto, Fabrizia,Simonette, Diego e Pino siamo in Valle d’Aosta e precisamente sopra l’abitato di Sarre, nelle vicinanze del capoluogo. Siamo sul versante sinistro orografico della valle centrale e la nostra cima, non molto alta rispetto alle più maestose montagne circostanti, riserva un bellissimo panorama su tutta la valle e in particolare sul Mont Fallere in primo piano e poi la Grivola e l’Emilius. L’escursione percorre un sentiero ormai un pò abbandonato per via di un tratto con numerose piante cadute che ostacolano il percorso, obbligando a piccole deviazioni. Niente di difficile ma bisogna anche fare un lungo traverso senza guadagnare quota per andare a recuperare il grande costone sud della montagna, il qual ci permette di salire poi in cima. Si capisce quindi che non è la via più breve ma se si vuole percorrere un bell’anello non si hanno alternative. La discesa avviene invece per il sentiero più breve che raggiunge direttamente il vallone principale, quello che porta anche al Mont Fallere.
Avvicinamento: da Sarre, piccolo comune subito dopo Aosta sulla strada per Courmayeur si svolta a destra seguendo le indicazioni per Caillod e Remondet e per Thouraz, nostro punto di partenza. Si segue la strada asfaltata che con numerose svolte raggiunge questa piccola frazione a 1600 metri di quota e poco oltre, nei presi di un tornante e alla fine dell’asfalto, si lascia l’auto in uno slargo.
Itinerario: ci si incammina seguendo la sterrata che si inoltra nel vallone del torrente Clusellaz seguendo le indicazioni per la Becca France e il Mont Fallére. Dopo circa 10 minuti di cammina si abbandona la strada principale per seguire sulla sinistra un’altra sterrata che scende in direzione del torrente in vista di due belle cascate. Si attraversa il rio su un ponte e poco dopo si svolta a destra lasciando a sinistra e in discesa il tracciato per Bellun. Si continua sulla strada e dopo alcuni tornanti si trova sulla sinistra una palina che indica la nostra meta. Attenzione a non proseguire fino alla grangia di Arpy, dove termina la forestale perchè anche lì si trova una palina che indica però un sentiero più diretto (volendo si può seguire questo tracciato percorrendo così un breve anello). Si prosegue quindi con un lungo traverso che passa dapprima sotto la grande e visibile frana che nei tempi addietro distrusse un villaggio, poi traversa in pineta incontrando un tratto con alcuni grandi pini caduti che obbligano a alcuni deviazioni sui pendii sopra o sotto il sentiero. Si giunge così sul largo costone dove ci si immette nel sentiero 9A proveniente da Bellun. Si continua sulla dorsale sbucando fuori dal bosco fino a dove diventa cresta facendo attenzione a non prendere a un certo punto un sentiero a sinistra che porta fuori dalla direttrice della cresta. Si percorre facilmente quest’ultima sul filo che man mano si restringe con sulla destra tutta la zona franosa della cima. Un ultima impennata ci porta infine direttamente in cima.
La discesa si effettua sul dorsale opposto di salita fino a un primo colletto ,dove una palina indica il sentiero che sulla destra scende nel bosco. Si prosegue fino a raggiungere la sterrata già visibile dall’alto nei pressi di una grande e vecchia stalla in pietra (la Comba). Si continua adesso sulla strada in discesa e tagliando un tornante per prati (non obbligatorio), si passa sul lato sinistro orografico del vallone. Sempre proseguendo sulla sterrata si giunge così al punto di partenza.