Venerdì 6 Gennaio 2017
Oggi per evitare un pò il freddo intenso che c’è dalle nostre parti decidiamo di fare una escursione “marina” e precisamente il giro del Cap Ferrat,il bel promontorio che si trova nei pressi di Nizza. Con me e Anto c’è mio fratello Jello e Marcello che invece è già sul posto. Raggiunta Ventimiglia imbocchiamo l’autostrada per la Francia e usciamo alla prima uscita di Nizza,quella al fondo della lunga discesa. Di qui il percorso non è dei più evidenti,ci dirigiamo comunque verso il porto ma a causa dell’intenso traffico dovuto alla giornata non festiva qui in Francia,lo evitiamo per proseguire sulla strada che sale e raggiunge Villefranche. Proseguiamo ancora per poco fino all’imbocco della penisola a Saint Jean Cap Ferrat. Lasciamo l’auto in una stradina e ci incamminiamo raggiungendo il punto di partenza che si trova all’incrocio della strada principale costiera con l’ingresso del borgo.
Nonostante ci troviamo al mare la temperatura anche qui oggi è rigida. Il senso di marcia sarà quello orario in quanto percorreremo prima il tratto esposto a est per poi ritornare su quello ovest. Il tracciato è segnato con varie paline ma nella prima parte si confonde un pò tra le vie del paese. Percorso quindi il primo tratto pedonale a bord du mer raggiungiamo il bel porto di St. Jean. Lo lasciamo entrando tra le vie e subito ci fermiamo ad una invitante panetteria-pasticceria con varie cose buone. Dopo questa apprezzata sosta imbocchiamo il bel tratto che compie il periplo del piccolo promontorio di St. Hospice.
Questo tratto è caratteristico in quanto passa praticamente a pelo d’acqua e con mare mosso si rischia di bagnarsi. Raggiunta la punta del promontorio passiamo sul lato sud fino a raggiungere la breve deviazione che ci porta al cimitero militare e alla bella chiesa di St. Hospice.
Ritornati sui nostri passi riprendiamo il sentiero che ci riporta dinuovo all’inizio del promontorio. Proseguiamo adesso seguendo le indicazioni e oltrepassate due anse imbocchiamo un tratto chiuso alle auto con la scritta privée ma che comunque è sul percorso giusto. Superiamo un tratto in abbandono con alcune costruzioni diroccate e malandate per imboccare il bel lungomare che ci porta sulla punta di Cap Ferrat.
Numerose sono le belle ville e appartamenti che abbiamo alla nostra destra e discutiamo sul valore enorme che potrebbero avere. Marcello in quanto architetto è preparato e conosce la storia di alcune delle ville più belle. Continuiamo fino a raggiungere la Pointe Causinière dove inizia il tratto forse più suggestivo del percorso. Infatti il tracciato attraversa una zona di rocce calcaree bianche dove il sentiero è stato praticamente costruito. Raggiungiamo così la Pointe Malalongue e il bel faro ancora in funzione,dove ci fermiamo per uno spuntino-pranzo.
Il percorso di qui in avanti è vietato,non si sa il perchè,forse per una vecchia frana,fattostà che comunque tutti passano senza problemi. Anche noi quindi proseguiamo seguendo il bel sentiero che su questo versante è più selvaggio. Le case sono più distanti e la costa è più ripida e rocciosa.
Con alcuni saliscendi superiamo delle piccole anse e tratti rocciosi,sempre su percorso turistico fino ad arrivare alla fine nei pressi di una scala.
Salita la scala ci troviamo così su una strada asfaltata e in breve raggiungiamo l’auto parcheggiata al mattino.