Domenica 13 Novembre 2016
Oggi siamo a Ivrea e l’escursione che faremo si svolge sul versante sinistro orografico della Valle d’Aosta anche se qui siamo ancora in Piemonte. Questa zona è esposta a sud ovest e data la quota relativamente bassa il clima non è dei più rigidi. Il percorso si snoda in mezzo ai numerosi vigneti che caratterizzano tutto il versante e che danno un ottimo vino simile al nebbiolo,il Carema, e percorrendo le bellissime mulattiere lastricate che univano le varie borgate e che sono ancora in ottime condizioni.
Da Ivrea seguiamo la statale verso Aosta e superato Settimo Vittone svoltiamo a destra per raggiungere le vicine case di Cesnola. Lasciata l’auto nell’unico slargo tra le case,nei pressi di un bel pannello informativo con i sentieri della zona, ci incamminiamo raggiungendo a sinistra la chiesa di Sant’Agata. Passati sotto un arco svoltiamo a destra seguendo che la strada che termina subito dopo nei pressi di un ponte. Qui svoltiamo a sinistra seguendo i segni bianco-rossi del sentiero 852. Il sentiero che invece prosegue senza attraversare il ponte sarà quello di ritorno.
Saliamo tra i vari vigneti e i “tupiun”,caratteristici pilastrini che sorreggono le impalcature delle vigne. Passiamo sotto a una parete rocciosa e sbuchiamo su un colletto dove la vista si apre adesso verso nord e la Valle d’Aosta.
Passati nei pressi del rudere del castello di Cesnola la mulattiera ci porta vicino a una bella casa ristrutturata. Qui escono due cani uno dei quali molto arrabbiato e incazzoso. Ci fermiamo aspettando di vedere cosa vuol fare e dopo due minuti si calma e non ci guarda più. Continuiamo quindi seguendo sempre il bel tracciato che adesso sale più deciso in mezzo ai castagni che han preso il posto delle vigne.
Più avanti ci congiungiamo col sentiero 854 che sale da Torre Daniele, continuiamo passando vicino a delle case per poi immergerci nel bel bosco di castagni salendo fino a Panvoglio.
Lasciate le case ormai diroccate continuiamo nel bosco fino a sbucare su un colletto dove a sinistra si trova una panoramica montagnetta. Ci saliamo sopra per il panorama e le foto.
Ritornati nel bosco continuiamo in direzione di Cianlungo e proseguiamo fino a raggiungere l’ormai abbandonata borgata di Chiaverina,posta su un bellissimo e panoramico poggio. Saliamo ancora per qualche metro sul sentiero e poco prima di raggiungere la strada asfaltata che sale a Trovinasse troviamo il bivio con il sentiero di discesa.
Questo è anche il punto più alto dell’itinerario ma volendo si può continuare sempre su mulattiera fino a Trovinasse. Noi decidiamo di scendere seguendo adesso l’altro bel percorso che porta a Cornaley. Scendendo passiamo per Pellerey e Garda di Las fino a raggiungere la cappella di San Michele.
Continuiamo sempre seguendo il tracciato segnato in bianco-rosso lasciando a destra il sentiero per Sparavera, fino a raggiungere Cornaley con la sua bella chiesa di Maria Ausiliatrice. Scendiamo quindi per una stradina per poi imboccare dinuovo la mulattiera segnata che scende ripida. Ci ricongiungiamo col sentiero che scende da Sparavera e continuiamo su quello denominato adesso E3.
Ritorniamo in mezzo ai bei vigneti fino a raggiungere il ponte e chiudere l’anello. Passando dinuovo dalla chiesa di Sant’Agata ritorniamo quindi all’auto.
Traccia GPS
Video traccia