Mercoledi 11 Febbraio 2015
Oggi decido con due amici di vecchia data,Marco e Walter,di fare una gita nella sempre bella Val Maira. Il tempo è bello e stabile e la molta neve caduta la settimana scorsa pian piano si sta assestando.
Ci troviamo alle 9 a casa di Enrico,sindaco di Acceglio,anche lui appassionato scialpinista che oggi però non sarà con noi per motivi “di servizio”. Saliamo in auto fino a Chialvetta fra due alti muri di neve. Nel piazzale ci sono già un pò di auto segno che in giro qualcuno c’è. Iniziamo la salita dal piazzale seguendo inizialmente il versante sinistro orografico della valle per poi passare poco dopo sul versante destro raggiungendo così la bella borgata di Pratorotondo.

a Pratorotondo
Attraversato nuovamente il torrente sul ponte di legno iniziamo la salita su un bel prato in leggera pendenza per poi immetterci nel bosco. Il percorso è già ampiamente tracciato e davanti a noi ci sono altre persone.
Saliamo decisi anche perchè fa abbastanza freddo,superiamo un gruppo di francesi e sbuchiamo sull’ampio altopiano in vista della cima.

verso la cima
Ancora un ultimo pendio e giungiamo a pochi metri dall’aguzza vetta.

ultimo tratto

la cima

panorama
Lasciamo la cima là dov’è essendoci già stati diverse volte e poi perchè è raggiungibile solo a piedi. Decidiamo invece all’ultimo momento di scendere per il bellissimo vallone chiamato Cumbal del Vallonetto,ancora tutto intonso e non neve farinosa super essendo tutto a nord.

prima parte
La discesa è veramente super,nessuna traccia e neve sicura.Scendiamo quindi spediti fino a congiungersi con il percorso di salita al Cassorso,oggi tracciato in salita da un gruppo di svizzeri incontrati nel pomeriggio.
Più in basso entriamo nel bosco ma lo seguiamo per un breve tratto finchè ci troviamo in una specie di valloncello che più in basso si trasforma in gorgia,ma perfettamente sciabile con questo innevamento. Seguendo la linea del torrente ariviamo così in breve al ponte di Pratorotondo.

a Pratorotondo
La giornata non è finita in quanto ripelliamo per salire a Viviere a trovare Fabrizio nella sua bella baita adibita a osteria-ristorante con tutte le comodità.
Rifugio Viviere

arrivo a Viviere
Non ci resta quindi che sederci a tavola per mangiare un pranzo da pascià innaffiato da ottimo vino. Uno sguardo dalla finestra e in primo piano vediamo tutto il vallone di discesa.

vallone di discesa
Con la pancia ben piena riprendiamo la discesa che per prati e viottoli su varie tracce di sci e ciastre in circa 20 minuti ci riporta a Chialvetta e all’auto.
Traccia GPS