Domenica 28 Dicembre 2014
Oggi con Anto e mio fratello Jello ritorniamo nella bella val Roja. La giornata è splendida anche se molto fredda. Raggiungiamo il tunnel del Tenda dove come al solito aspettiamo al semaforo una ventina di minuti.
La nostra metà è nella zona di Saorge,bellissimo borgo appollaiato sul versante sinistro orografico della valle sopra il comune di Fontan. E’ nostra intenzione compiere un anello salendo sulla bella e solare cresta di Pieremont per poi raggiungere la strada che arriva dalla Bassa di Lugo e di qui alla Bassa d’Anan,poi si vedrà. Raggiungiamo Saorge in auto salendo per la strada che parte dal centro di Fontan; da questo lato il parcheggio è molto più ampio che non arrivando dal lato opposto cioè dalla strada che sale dopo le nuove gallerie della statale.
Lasciamo l’auto nel parcheggio basso e di qui saliamo a quello superiore fino al termine della strada nei pressi di un piccolo colletto; scendiamo in mezzo alle case per stretti viottoli fino alla palina 22 che indica la nostra prima meta.

partenza
Superate le ultime case in mezzo a secolari ulivi ci innalziamo sul bel sentiero fino a sbucare al sole.

appena fuori Saorge
Oggi è veramente una giornata fredda ma meno male che qui almeno non tira vento.

Saorge
Il sentiero sale in direzione del costone divisorio tra il Vallon de Pèvé che giunge da Fontan e quello di Pinée che sale da Saorge

la Cime d’Anan in fondo
Sul versante opposto della valle si vede bene il Vallon de Cairos punto di partenza di un’altra nostra escursione alla bella Pointe de Trois Communes di qualche anno fa.

il Vallon de Cairos
Giungiamo così alla Baisse de Cachin dove una palina indica il sentiero che scende a Fontan. Proseguiamo invece a destra salendo il panoramico costone che con qualche saliscendi ci porta al Col de Pieremont.

sul costone

Col de Pieremont
Qui si incrocia un altro sentiero che scende a Fontan mentre sul versante sud c’è quello che scende a la Pinée nel vallone omonimo. Noi invece proseguiamo in leggera salita inizialmente sul costone per poi,dopo pochi metri,passare sull’ombroso e freddo versante nord. Il sentiero taglia tutto il versante della Tete de Troto,con bella vista sulla Cime de Campbel, per portarsi nel Vallon di Fontaine Froide dove incrocia un altro sentiero che sale da Fontan alla palina 203,e infine raggiungere la strada che arriva dalla Baisse de Lugo nei pressi della Fontaine des Chiens.

la Cime de Campbel

verso la Baisse de Lugo

sulla strada della Baisse de Lugo
Siamo sempre in ombra e non vediamo l’ora si sbucare al sole. Continuiamo quindi sulla strada che diventa sentiero fino a sbucare alla Baisse d’Anan. Finalmente siamo al sole anche se purtroppo tira un gelido vento che ci fa rinunciare alla salita alla Cime d’Anan. Ritorneremo un altra volta per effettuare un anello che sale anche alla Pointe de Lugo. Iniziamo la discesa al sole sui bei prati che scendono alle Bergerie d’Anan.

panorama dalla Baisse d’Anan

le Bergerie d’Anan
Questo tratto l’avevamo già percorso in occasione della salita alla Cime de Campbel,ma questa volta decidiamo di effettuare la discesa per il selvaggio vallone di Baragne che scende nel torrente Bendola.

in discesa dalla Baisse d’Anan
Raggiunta quindi la palina 164 abbandoniamo il sentiero che scende a Saorge per riprendere la salita verso un colletto a quota 1230 sulla Crete de Pile.

verso Baragne
La salita è breve ma all’ombra, raggiungiamo il colletto e continuiamo perchè c’è una gelida brezza. Il versante opposto è in pieno sole ed è di un selvaggio pazzesco. Siamo però preoccupati perchè durante la salita al colletto abbiamo incontrato un gruppo di cacciatori i quali ci avvertono che delle voci dicevano che la passerella sul Bendola era crollata. Siamo titubanti anche perchè una risalita è da escludere in quanto il torrente si trova laggiù in fondo, 700 metri di dislivello più in basso. Decidiamo comunque di continuare e al limite guadarlo togliendoci le calzature,sempre se possibile in quanto nessuno di noi conosceva il luogo. Scendiamo quindi sul sentiero per il ripido pendio fino a raggiungere le solari case di Baragne.

verso Baragne

Baragne
Ci fermiamo finalmente al sole a mangiare qualcosa e riposarci un attimo. Il luogo è veramente fuori dal mondo,un vallone unico e selvaggio e non facilmente raggiungibile. Ci sono comunque segni di vita in quanto le case sono ben tenute e ci sono molti escrementi di cavalli neanche troppo vecchie. Davanti a noi in primo piano troviamo il Toraggio e Pietravecchia,due montagne rese famose per il conosciuto Sentiero degli Alpini,scavato nella roccia e da visitare sicuramente.

Toraggio e Pietravecchia
Riprendiamo la discesa ma il sentiero non è facilmente reperibile; ci sono alcuni sporadici segni gialli ma è tutto una traccia dovuto ai muretti a secco e ai vari passaggi degli animali. Più di una volta lo cerchiamo di qua e di là finchè raggiungiamo le case di Baragne inferiore ormai diroccate. Qui lo perdiamo dinuovo,e dopo altri saliscendi lo ritroviamo. Questo tratto è delicato perchè se non si imbocca il sentiero il terreno è subito ripido e diventa impraticabile. Ricapitolando per chi passa in discesa ricordarsi che dalla case superiori bisogna tenere la sinistra e non andare a destra su un sentiero che porta a una presa d’acqua,fino a raggiungere una palina,la 165. Di qui a destra si scende alla belle e meglio fino alle case inferiori diroccate. Qui non bisogna scendere ma tagliare in piano verso destra fino a oltrepassare un piccolo costone,per poi scendere il ripido vallone dietro. Il sentiero adesso è più evidente e ci sono più segni gialli. Il pendio però diventa decisamente ripido e bisogna scendere con le dovute cautele. Più in basso si entra nella vegetazione e si scende fino nei pressi del torrente Bendola. Ma il passaggio è ancora lontano perchè il sentiero costeggia il torrente con vari saliscendi fino a raggiungere finalmente la sospirata passerella che,sollevandoci il pensiero,è tutta intera.

la sospirata passerella

il Bendola
Questo torrente è molto conosciuto per chi pratica il torrentismo,o canyoling,perchè è un classico della zona. Non ci resta adesso che risalire il ripido versante su bel sentiero fino a incrociare quello che sale alla Madonnina,alla palina 166.
Il sentiero adesso taglia in piano il dirupato versante per raggiungere il Pont de Castou dove arriva una forestale da Saorge

sul bel sentiero

Pont de Castou
Seguiamo adesso la strada che in leggera salita porta alla Chapelle Sant’Anne e continua fino a sbucare sulla strada asfaltata verso Saorge.

ritorno a Saorge
Non ci resta adesso che attraversare il paese e raggiungere l’auto

ultimo sole a Saorge
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