Venerdi 26 Dicembre 2014
Oggi con mio fratello Jello,vista la supergiornata nitida e fredda,andiamo in Liguria e precisamente nel genovese. La nostra meta è una delle cime del Parco del Beigua e precisamente il Monte Reixa. Usciti al casello di Arenzano svoltiamo a destra e dopo circa 500 metri dinuovo a destra in discesa per immetterci nel valloncello di Lerca e raggiungere le Case Motta,poco prima delle Case Soprano dove termina la strada e punto di partenza per un itinerario dello scorso inverno, il Monte Rama.

partenza
Lasciamo l’auto nel tornante poco prima dell’agriturismo Argentea e una palina indica il nostro itinerario. Siamo in ombra e oggi il vento si fa sentire con delle belle raffiche. Imbocchiamo il selvaggio vallone seguendo dapprima una stradina che termina quasi subito e lascia il posto al nostro sentiero. In breve raggiungiamo un caratteristico ponte in legno.

il nostro vallone

ponte
Il sentiero ben segnato come C1 si innalza adesso sul versante sinistro orografico per raggiungere più avanti il Ponte Negrone,bel ponte in muratura.

ponte Negrone
Poco prima del ponte svoltiamo a destra verso Gianella e iniziamo a salire con numerose svolte il ripido versante. Questo vallone è veramente selvaggio,con il torrente là in fondo,ma solcato da numerosi sentieri,uno dei quali è il famoso Sentiero dell’Ingegnere che praticamente è quello seguito da noi fino al ponte ma che prosegue poi sul versante opposto.
Giungiamo così a immetterci nel sentiero C2 che sale da Arenzano proseguendo sempre in salita nel vallone. Più avanti a un altro bivio prendiamo il ramo di destra verso il Passo della Gava.
Il sentiero taglia adesso a mezzacosta e si porta verso il colle passando poco sotto una strada forestale che arriva da Prato Lissolo. Passa sul versante destro orografico del vallone per giungere infine al Passo della Gava.

in salita

il Passo della Gava
Il vento purtroppo è aumentato decisamente e quando sbuchiamo al passo è veramente forte,con raffiche che mi ricordano la salita al Fitz Roy,in Patagonia,una quindicina di anni fa.

al passo
Non ci fermiamo se non per fare due fotografie e continuiamo la salita seguendo le indicazioni per il Monte Reixa.

al Passo di Gava
Qui giungono anche altri sentieri,quelli dal Monte Argentea,da Sambuco,dal Passo del Faiallo e da Voltri. Il nostro è segnato con una X e sale gradualmente il bel pendio,finalmente al sole, innalzandoci nel lunare paesaggio senza vegetazione caratteristici delle sommità di questi luoghi.

verso la cima

in salita dal Passo di Gava
Seguiamo sempre la bella traccia passando tra formazioni rocciose per raggiungere infine la panoramica cima.

la cima del Reixa
Il vento è terribile ed è anche freddo perchè giunge da nordest. Non riusciamo a fermarci e anche per fare le fotografie dobbiamo impegnarci.

verso ovest con l’arco alpino fino al Rosa

verso est con in lontananza zona Adamello e Bernina
In compenso la visibilità è al massimo e si può intravedere l’intero arco alpino fino al lontano Adamello e Bernina.

verso sud

Genova
Continuiamo sulla dorsale in direzione ovest seguendo adesso il sentiero dell’alta Via dei Monti Liguri verso il Monte Argentea.

sulla dorsale
Il vento non cessa e non abbiamo nessun riparo nelle vicinanze per cui proseguiamo superando la Monte Vaccaria e solo qui riusciamo a trovare alcune rocce dove potersi fermare un momento.
La nostra intenzione era di scendere nel vallone per recuperare il Sentiero dell’Ingegnere. Purtroppo ci sono si dei tracciati che però tagliano in alto il versante ma nessuno che scende diretto. Decidiamo quindi di proseguire sulla panoramicissima dorsale fino al rifugio Argentea.

arrivo al rifugio
Qui almeno riusciamo a fermarci tranquilli al riparo e al caldo del sole.

panorama dal rifugio
A questo punto decidiamo di seguire la traccia verso il Monte Argentea e ritornare alla base seguendo il sentiero che segue il bello e lungo costone sud. Riprendiamo il percorso e in breve raggiungiamo la cima del Monte Argentea,dove ero passato con Anto nell’escursione del Monte Rama.

il rifugio e il Monte Vaccaria a destra

in cima all’Argentea

il rifugio

Genova e in Passo di Gava a sinistra

dalla cima
Il vento finalmente si è un pò tranquillizzato e continuiamo seguendo il sentiero che scende alla Collettassa.

verso la Collettassa
Seguiamo sempre la traccia segnata adesso con un asterisco bianco che prosegue sul panoramico costone evitando alcune rocce sul versante sinistro,est.

in discesa sul costone
Senza possibilità di sbaglio scendiamo rapidamente e entriamo nel bel bosco di pini. Il sentiero scende ripido e la vegetazione pian piano aumenta fino a diventare folta macchia mediterranea. Raggiungiamo così il sentiero che sale da Case Soprane e che prosegue nel selvaggio vallone tra il Rama e l’Argentea. Seguendolo il discesa sbuchiamo sulla strada asfaltata.

sul sentiero cha sale da Case Soprane

arrivo alla strada
Non ci resta adesso che seguire la strada che con alcuni tornanti,superato l’agriturismo,ci riporta all’auto.
Download traccia GPS
Purtroppo oggi il GPS mi ha mollato nei pressi del Monte Vaccaria,non so per quale motivo,per cui la traccia di discesa attraverso il Monte Argentea non è nel file gpx della traccia ma è stata disegnata a mano sulla cartina