Giovedi 20 Novembre 2014
Continuano le ferie di Anto e oggi ne approfittiamo per andare in Liguria,nella zona di Loano: Insieme a mio fratello Jello e a Marcello vogliamo salire al rinomato Monte Carmo di Finale o di Loano,punto panoramico di prim’ordine nonostante la quota non elevata. La nostra meta è molto conosciuta tra i liguri oltre che per il panorama anche per essere l’ultima elevazione di una certa importanza della Riviera di Ponente,e fino al massiccio del Beigua,sopra Genova, non si incontrano più montagne degne di tale nome.
Usciamo dall’autostrada a Pietra Ligure,sulla Genova-Ventimiglia,per raggiungere subito dopo Loano; raggiunto il centro svoltiamo a destra per Verzi,che raggiungiamo dopo pochi minuti. Volendo si può partire da questo punto,nei pressi della chiesa del paese,in questo caso bisogna aggiungere più di un’ora di cammino e circa 400 metri di dislivello. Noi proseguiamo con l’auto fino a Castagnabanca,una località a 600 metri di quota e punto di partenza classico per la nostra meta e il Rifugio Pian delle Bosse.

partenza
Lasciata l’auto nel parcheggio seguiamo le indicazioni per il rifugio sul sentiero segnato con il triangolo rosso e due quadrati.
Qui in Liguria i sentieri sogno stati segnati tutti con dei simboli di colore rosso:triangoli,cerchi,quadrati,rombi ecc. Saliamo nella bella faggeta e in circa mezz’ora raggiungiamo il bel Rifugio Pian delle Bosse.

verso il rifugio
In questo periodo è aperto solo i weekend nonostante ci siano i gestori. Dal rifugio partono anche degli itinarari ad anello e didattici. Noi seguiamo le evidenti indicazioni per il Monte Carmo.
Il nostro itinerario segue il triangolo rosso verso il Giogo di Giustenice mentre il ritorno lo faremo per i due quadrati sull’itinerario per cresta. Appena sopra il rifugio i due itinerari si dividono e prendiamo quello di destra salendo nel bel bosco. A una sella una piccola deviazione ci porta sul Bric Pratello.

dal Bric Pratello
La giornata è bella ma iniziano a formarsi alcune nuvole sulle cime più alte; proseguiamo icrociando popo dopo le neviere,antichi pertugi dove veniva conservata la neve e il ghiaccio che serviva per vari scopi.
Ci alziamo ancora nel bosco e con un diagonale raggiungiamo il Giogo di Giustenice,una panoramica sella divisoria tra due vallate,dove passa anche una carrozzabile.

in salita

arrivo al Giogo di Giustenice
La nostra intenzione adesso è di salire al Bric Agnellino,che si trova in faccia a noi su una dorsale dove passa una variante dell’Alta Via dei Monti Liguri,giusto per allungare un pò il percorso visto che il Carmo è poco sopra di noi. Scendiamo quindi per la strada fino a un bivio dove continuiamo seguendo le indicazioni Alta Via; ad una successiva e vicina sella svoltiamo a destra sulla variante che percorre una lunga dorsale. Dopo pochi metri una sorpresa

ultimi frutti
Seguiamo sempre la traccia ben segnata e dopo circa 45 minuti raggiungiamo la cima del Bric Agnellino a 1335 metri.

arrivo sull’Agnellino
Dopo una meritata pausa mangereccia riprendiamo il cammino scendendo sul lato opposto,sempre su traccia Alta Via e attraversiamo una bellissima faggeta fino a incrociare la strada forestale dopo passa la vera Alta Via.

nella bella faggeta

in discesa
Con un lungo e pianeggiante traverso ritorniamo alla sella dove avevamo preso il percorso di cresta.

ritorno alla sella
Saliamo adesso diretti verso il Carmo senza più tornare al Giogo di Giustenice e seguendo una traccia segnata con triangolo giallo ci portiamo sotto la cima incrociando il sentiero ufficiale che arriva dal Giogo. Poco oltre,ad un altro bivio teniamo il sentiero di destra,più lungo ma più dolce.
Raggiunta una dorsale non ci resta che salire in direzione della cima e della grande croce metallica.

in vista della cima
Purtroppo delle nuvole vanno e vengono e la visibilità in alcuni momenti è nulla; ma ciò non toglie di intravedere a momenti tutto l’arco alpino fino alla Valle d’Aosta. Una tavola figurativa sulla cima ci indica il notevole panorama che questa cima offre.

verso Valle d’Aosta

tavola
Velocemente arrivano sempre più nuvole e non ci attardiamo a intraprendere la discesa seguendo i due quadrati rossi verso la cresta sud.

lasciamo la cima
Raggiunta la cresta la visibilità è adesso praticamente nulla; la traccia però è evidente e ben segnata e segue fedelmente tutta la lunga e “penso” panoramicissima cresta.

sulla cresta
Fino al rifugio non vediamo più assolutamente nulla; solo più in basso le nuvole si dissolvono e possiamo intravedere la costa che è rimasta sempre al sole. Lasciamo il rifugio e in breve ritorniamo al parcheggio e all’auto.
Download traccia GPS
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