Giovedi 1 Maggio 2014
Oggi il tempo è bellissimo,una tregua tra la piovosa giornata di ieri e la pioggia che le previsioni indicano per domani. Decidiamo di fare un bel giro panoramico in Valle Gesso e precisamente nel vallone di Desertetto,vallone che si apre tra Valdieri e S.Anna.
Raggiungiamo San Bernardo che è ancora presto e l’aria è frizzante,la temperatura dell’auto segna solo 4 gradi. Parcheggiamo nella piazzetta all’ingresso dell’abitato e ci incamminiamo verso il Colle dell’Arpione.
Seguiamo la strada sterrata che sale leggermente seguendo il centro del vallone.

appena partiti
Raggiungiamo Tetti del Frè dove una cartello indica il brutto passato da non dimenticare
Seguiamo sempre la strada che inizia a salire e poco dopo i Tetti Borghignon diventa un sentiero. Superata una rampa più ripida sbuchiamo sulla bella e larga spianata che porta al Colle dell’Arpione.

in salita

in vista del colle
C’è ancora un pò di neve che però si evita facilmente e che non crea problemi perchè indurita dal freddo mattutino. Raggiungiamo il colle e di qui si vede bene tutta la lunga dorsale che faremo.

dal colle la lunga dorsale
Seguiamo il sentierino verso la Cima di Cialancia seguendo la panoramica dorsale e in circa 20 minuti la raggiungiamo. Siamo stati su questa cima nel dicembre scorso con gli sci e notiamo come cambia l’ambiente anche solo nel giro di pochi mesi. Il panorama verso le come più alte delle Marittime è notevole e dalla parte opposta la Valle Stura,il Bourel in primo e la pianura dalla parte opposta.

verso al Cialancia

arrivo in cima

si intravede il Canalone di Lourousa

la Valle Stura
Uno sguardo alla cresta che vogliamo percorrere e solo adesso notiamo quanto è lunga; non ci fermiamo sulla cima e proseguiamo subito seguendo una vaga traccia con alcuni vecchi segni bianco-rossi.

la cresta da percorrere
Con alcuni saliscendi la traccia segue il crinale poco sotto sul versante Gesso; continuiamo raggiungendo un primo colletto di circa 200 metri più basso della cima,evitiamo una quota sul versante Stura e raggiungiamo un altro colletto. Di qui si inizia a salire più decisamente fino a raggiungere una panoramica antecima

sull’antecima
Di qui vediamo finalmente la nostra seconda meta; il Monte La Piastra o Cima dell’Arp, caratterizzata da un grossa antenna

la meta in vista
Finalmente una sosta un pò più lunga e riprendiamo il cammino scendendo sul ripido pendio ovest in direzione di Valdieri

in discesa
Sapevo di una palina indicatrice che segna il sentiero che ritorna a San Bernardo e alla fine del tratto ripido la raggiungiamo
Purtroppo questo sentiero non è che una misera traccia che taglia inizialmente in salita il ripido pendio erboso. Segnato malamente tanto che all’inizio ci sbagliamo e restiamo troppo bassi; ci accorgiamo dell’errore perchè il pendio si fa roccioso e brutto per cui saliamo ripidi fino a recuperare la traccia che adesso è più evidente e segnata in modo decente.

vaga traccia che taglia il pendio
Raggiunto un colletto con palo in legno notiamo che dalla cima si poteva scendere diretti fin qui su pendio però alquanto ripido e privo si segni e tracce per cui valutiamo che è sconsigliabile questa alternativa. Dopo un altro traverso perdiamo dinuovo i segni proprio dove servirebbero perchè non è presente nessuna traccia; solamente scrutando in lontananza ne troviamo altri che ci indicano il percorso.

il vallone di salita
Scendendo entriamo in un terreno con più vegetazione e la traccia adesso è più marcata fino a un palo nei pressi di una gorgia che indica una direzione da non prendere perchè porta in una zona impercorribile. Seguiamo invece il sentierino che si rivela poi quello giusto in quanto divuovo segnato più in basso. Di qui in breve raggiungiamo il punto di partenza.

arrivo
Download traccia GPS